di Nicola Zuccaro. Sono ore decisive per il futuro dell'As Bari. E' in corso, mentre si va in scrittura, l'incontro tra l'ing. Domenico De Bartolomeo e gli imprenditori Ladisa, Guastamacchia e De Gennaro, interessati ad affiancare nella gestione societaria oltre agli stessi De Bartolomeo, che detengono il 10% del pacchetto azionario, il socio di maggioranza rappresentato dalla famiglia Matarrese, a tutt'oggi detentore del restante 90%. Si tratta di un primo incontro che servirà a preparare il terreno per il secondo e decisivo fissato nella prossima settimana e che dovrà chiudere con una risposta positiva o negativa una trattativa che vedrà in caso dell'eventuale ingresso dei nuovi soci sopra menzionati ridurre la quota di maggioranza dei Matarrese ma non, come da molti è stato erroneamente appreso, la loro uscita di scena dai riflettori del calcio barese. Si assisterà alla nascita di quel regime o periodo transitorio che dovrà condurre lentamente e/o gradualmente all'uscita dalla scena calcistica di coloro che vi comparvero sulla stessa nell'ottobre del 1977 dopo l'improvvisa scomparsa dell'allora presidente prof. Angelo De Palo.
In città gli stati d'animo sono contrapposti fra lo scetticismo (alla luce delle precedenti fumate nere per la cessione del pacchetto di maggioranza) e la trepidante attesa per conoscere il futuro di un blasone che superato il secolo di vita necessita di una immediata rifondazione e riprogrammazione.
In città gli stati d'animo sono contrapposti fra lo scetticismo (alla luce delle precedenti fumate nere per la cessione del pacchetto di maggioranza) e la trepidante attesa per conoscere il futuro di un blasone che superato il secolo di vita necessita di una immediata rifondazione e riprogrammazione.