Barletta, ecco l’esercito dei candidati sindaco che sfideranno Nicola Maffei

di Nicola Ricchitelli. Con tanto di benedizione da parte dall’arcivescovo di Trani-Bisceglie-Barletta è partita ufficialmente la campagna elettorale per queste amministrative 2011. L'alto prelato per l’occasione ha tra l’altro stilato un decalogo del “Buon politico cristiano” di cui vi citiamo alcuni punti: elaborare progetti utili alla collettività evitando gli interessi particolari e il deleterio clientelismo, affrontare le sfide amministrative secondo i principi del bene comune, evitare comportamenti disonesti e immorali. In attesa della chiusura delle liste, ad oggi senza dubbio alcuno sembrano essere certe le candidature di: Mariagrazia Vitobello(Pdl), Giuseppe Paolillo(Io Sud), Sen. Giuseppe Di Paola(Mida-Udc), Michele Rizzi(Alternativa Comunista), Enzo Torre(Il Futuro è Oggi), Ruggiero Di Benedetto(VoglioTe) e Sabrina Salerno(La Puglia per Vendola). Insomma per ora almeno in sette proveranno a spodestare il sindaco uscente Nicola Maffei dallo scranno più alto di Corso Vittorio Emanuele. La girandola di presentazioni ufficiali è iniziata qualche settimana fa con Enzo Torre e la sua lista civica “Il Futuro è oggi”. Per Enzo Torre – dottore commercialista, quarant’anni e padre di ben 5 figli – il cambiamento di Barletta deve passare attraverso il suo Piano D’Azione Bioetica: «Il piano d’azione bioteca ha come filo conduttore la salute dell’uomo e quindi tutto una serie di progettualità che si riversa in tutti i settori della società. Noi intendiamo fare un qualcosa che va dal popolo ai vari settori industriali, al turismo ecc, non c’è una prevalenza di un settore rispetto ad un altro, il filo conduttore è la salute dell’uomo». Per Michele Rizzi – candidato sindaco di Alternativa comunista – Barletta deve cambiare attraverso una serie di iniziative che vanno dal reddito sociale, case popolari e gestione operaie delle fabbriche: «I punti salienti del nostro programma sono: reddito sociale per i disoccupati finanziato dai tagli al padronato che delocalizza dopo aver ottenuto tanti soldi pubblici. Gestione operaia delle fabbriche. Il padronato le chiude e noi le riapriamo facendole gestire direttamente dai lavoratori, come in Argentina. Requisizione delle case sfitte della rendita edilizia. Programma di nuove case popolari che sconfigga la speculazione edilizia di Barletta. Abolizione della tassazione che si chiama "grattini" a pagamento per i parcheggi. Ripubblicizzazione delle spiagge, con lidi pubblici e gestiti da lavoratori presi dagli elenchi dell'ufficio di collocamento. Lotta contro le autorizzazioni ai grandi centri commerciali che annientano le piccole attività commerciali e le proletarizzano». Mariagrazia Vitobello, già Assessore alla cultura nel secondo mandato Salerno, insegnante e attuale consigliere comunale all’opposizione – candidata sindaco del Pdl – vorrebbe una Barletta da “Dieci e Lode”:«Barletta con il suo programma per il centrodestra non è piu un miraggio. Oggi far rinascere Barletta è possibile, Barletta potrà essere una città da dieci e lode», e quindi il fotografo Rino Ribenedetto che con la lista “Voglio Te” si è presentato alla cittadinanza con una spettacolare presentazione: «Programma? Sono mesi che lo scriviamo sui manifesti, essere differenti, creare occupazione, creare solidarietà, far conoscere la nostra città. Anziché vedere i nostri figli che vanno in cerca di lavoro fuori città, dobbiamo essere in grado di creare una Barletta dove i nostri figli trovano lavoro nella propria città, e dove siano gli altri a venire nella nostra città. Sono stanco di incontrare genitori arrabbiati con la politica perché incapace di creare le giuste condizioni affinché i loro figli restano in questa città a lavorare». Dopo un testa a testa con il dott. Domenico Spinazzola, il senatore Giuseppe Dipaola proverà la scalata al Palazzo di città con l’Udc presentando un programma elettorale che dovrebbe poggiare le proprie basi su temi quali lavoro, vivibilità e legalità, ma soprattutto biopolitica: «Sono uscito dal Pd dopo aver toccato con mano la nullità di questa amministrazione. Io sono convinto che Barletta sia stanca di questo pantano. Ogni tornata elettorale c’è circa un 30% dell’elettorato stanco che non si reca alle urne. Ecco, noi dobbiamo rivolgerci a quel 30% oltre agli elettori di centrodestra e centrosinistra. Le nostre liste saranno composte da persone che non hanno mai fatto politica, e altresì da coloro che da essa sono rimasti delusi». Per il risanamento della comunità e pronto a sbracciarsi e lavorare per quel mutamento che i barlettani richiedono e che otterranno c’è l’avv. Giuseppe Paolillo che sposa il progetto della senatrice Adriana Poli Bortone “Io Sud” queste le parole pronunciate in occasione della sua presentazione: «Seppur per un lungo periodo assente dalla mia città ripenso a quell'antico movimento industriale della città, industrie fiorenti e attive; moltissime, ora delocalizzate e improduttive e che hanno seminato nuove indigenze che i barlettani non meritano» (Fonte Barlettalife). A chiudere la candidatura di Sabrina Salerno – figlia del compianto Francesco – che dopo la chiusura del centro sinistra alle liste civiche e movimenti vari ha deciso di correre da sola con il movimento de “La Puglia per Vendola” il quale lavorerà in caso di elezione per:«la formazione di un gruppo di lavoro in grado di cogliere e portare ad attuazione le misure previste dal Piano straordinario del Lavoro 2011 della Regione Puglia. Uno strumento completo e fondamentale per favorire lavoratori e imprese soprattutto nei settori chiave della nostra economia: moda e calzaturiero, agricoltura e pesca. La progettazione e realizzazione di un piano che porti ad aumentare la raccolta differenziata porta a porta e miri alla conclusione virtuosa del ciclo dei rifiuti: il riciclo (con la progettazione di un centro per il riciclo). Un ruolo fondamentale sarà svolto dalla società civile nella campagna di sensibilizzazione e informazione. La realizzazione e progettazione di un piano per il sociale basato sull’erogazione di voucher, o buoni acquisto, rilasciati da parte dell’amministrazione comunale a favore degli aventi diritto e differenziati in base alle capacità reddituali delle famiglie, che possono essere impiegati per l’acquisto di servizi specifici (assistenza domiciliare, asilo nido, assistenza educativa) presso ogni fornitore autorizzato e accreditato dal Comune ma scelto dal cittadino possessore del titolo. Sviluppo di momenti e spazi per l’arte, lo sport e la socialità per coinvolgere tutti i cittadini e rafforzare l’identità della nostra comunità». Ancora da chiarire la posizione di Ezio Spina(Insorgenza Civile) dato per candidato sindaco fino a qualche giorno fa ma che stando a quando dichiarato nelle ultime ore dovrebbe rinunciarvi definitivamente appoggiando quindi la candidatura del senatore Giuseppe Dipaola: «i veri Eroi dei giorni d'oggi e i veri Briganti siamo noi! Compatrioti impegnati non solo al sud ma anche all'Estero scrittori attori gente del popolo magistrati ed emigrati che quotidianamente diffondono con documenti la vera storia nascosta dal regime per 150anni. Ecco perchè bisogna insorgere contro i partiti della Casta e del mattone» ma soprattutto la posizione di Raffaella Porreca - seconda moglie del compianto sindaco Francesco Salerno – che dopo l’uscita di scena dal partito de “la Buona Politica” aveva fondato l’originalissimo e innovativo movimento “La Buona Città” prima, per poi supportare in seconda battuta un progetto unitario di area centrista con candidato Raffaele Fiore. Dopo il «no» di quest’ultimo – fonte Carmen Carbonara, Corriere del Mezzogiorno - Raffaella Salerno quindi avrebbe deciso di non appoggiare il candidato dell’Udc Giuseppe Dipaola, e quindi entro una settimana dovrebbe sciogliere la sua riserva sulla sua possibile candidatura.

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