di Nicola Ricchitelli. Tra non meno di qualche ora presenterà la sua ricandidatura al consiglio comunale – presso la sede del comitato elettorale di Via F. D’Aragona 25 – in vista delle amministrative di Maggio. Per l’occasione abbiamo raggiunto il consigliere comunale del Pd, Franco Ruta, nel proseguimento di quel cammino intrapreso da Giornale di Puglia qualche mese fa attraverso la conoscenza dei vari candidati che proveranno a spodestare Nicola Maffei dallo scranno più alto del Palazzo di città , ma non solo, il giro di interviste sarà allargato anche a coloro che hanno seduto negli ultimi cinque anni in consiglio comunale – e a coloro che proveranno a sederci - cercando di capire più a fondo il lavoro compiuto dall’amministrazione uscente. Tanto gli argomenti affrontanti con l’esponente del Pd che nell’amministrazione Maffei ha ricoperto diversi ruoli - consigliere e vice presidente del consiglio comunale, componente della commissione cultura, dal 2010 delegato del sito archeologico di Canne del Battaglia – una chiacchierata che ha toccato diversi punti e quindi i cinque anni di amministrazione Maffei che stanno volgendo a termine, Canne della Battaglia, ma anche qualche parola a ricordare Francesco Salerno. Ma è bene non anticiparvi nulla, e vi lasciamo a quando detto con Franco Ruta.
D: Signor Ruta cinque anni di legislatura qui a Barletta stanno volgendo a termine, cinque anni in cui lei ha ricoperto vari ruoli – da vicesindaco a componete della commissione cultura, delegato del sito archeologico di Canne del Battaglia - volendo fare un po’ un bilancio di questi suoi cinque anni all’interno del consigli comunale, questo può dirsi positivo o negativo?
R:«Per mia natura ritengo in generale tutte le esperienza positive e quindi anche questa. Credo che l’importante è che tutto sia fatto con passione ed onestà e al servizio della propria comunità ».
D: Signor Ruta la domanda può sembrare scontata ma è bene farla, quali i motivi di questa sua ricandidatura?
R:«La domanda non mi pare affatto scontata, al contrario, sono felice che lei me l’abbia posta; ritengo di aver svolto abbastanza bene il mio lavoro considerando le difficoltà di una prima volta. In un consiglio comunale con molti consiglieri direttamente interessati su molte problematiche, eravamo in pochi ad avere una visione d'insieme scevra da particolari interessi sulle varie questioni, spero che il prossimo Consiglio Comunale possa avere una maggiore presenza di tali soggetti».
D: Signor Ruta nella seconda amministrazione Salerno lei ha coordinato la lista “Barletta Democratica e Popolare”, che ricordo conserva di questo grande uomo che un anno fa purtroppo ci ha lasciato?
R:«Nei miei ricordi Francesco Salerno è l’uomo che ha sempre tenuto saldo il suo “essere di sinistra” anche nei momenti più difficili».
D: Signor Ruta, cinque anni di legislatura qui a Barletta stanno volgendo a termine, vogliamo dare un voto? Sono più gli obiettivi raggiunti o quelli mancati? Nel caso di vittoria quali saranno gli elementi di continuità rispetto ai cinque anni appena passati e quali quelli di rottura?
R:«Più che un voto darei un parere positivo sull’amministrazione di questi cinque anni, credo che gli obiettivi posti siano stati raggiunti nonostante le difficoltà economiche e politiche che stanno da 15 anni trasformando questa città . Nel caso di una mia riconferma mi impegno a sostenere il lavoro già iniziato in questi anni. Vedo tra gli elementi di continuità indubbiamente tutto ciò che concerne la realizzazione di opere pubbliche, veri e propri elementi di svolta per la città come l’interramento degli elettrodotti, la rivalutazione dell’area portuale ed il superamento dei passaggi a livello; bisogna andare avanti con una gestione dei rifiuti ottimizzata, da implementare nel rapporto tra centro e periferia, che ha permesso a Barletta di raggiungere ottimi risultati, come nella raccolta del vetro; ed ovviamente trovo una linea di continuità nella possibilità di intravedere nel turismo e nella cultura una grande risorsa per lo sviluppo occupazionale del territorio. Per quanto riguarda gli elementi di rottura credo che ci debba essere nella scelta dei dirigenti e degli assessori un parametro che si attenga alla valutazione della qualità professionale e della competenza di settore».
D: Signor Ruta, le due parole d’ordine se vogliamo con cui da più parti è stata apostrofata l’amministrazione Maffei sono state familismo e divisioni interne. Quale la suo opinione in tal senso, quali le misure da adottare per risolvere queste due annose questioni?
R:« Il familismo e le divisioni interne sono purtroppo un problema tutto italiano a cui Barletta non fa eccezione. Ritengo che una buona via d’uscita possa essere il recupero della centralità delle decisioni operate all’interno dei veri partiti e non dei movimenti di aggregazione occasionale».
D: Da circa un anno lei ricopre il ruolo di delegato del sito archeologico di Canne del Battaglia, in tante occasioni il Presidente del Comitato Pro Canne della Battaglia Nino Vinella non ha mancato polemiche nei confronti dell’amministrazione Maffei, in che modo il Palazzo di città poteva intervenire per sopperire alle tante problematiche sorte con il declassamento del sito archeologico?Quale sarà il vostro impegno in caso di rielezione verso Canne della Battaglia?
R:« Ho ricevuto l’incarico di delegato del sito archeologico di Canne del Battaglia solo nel 1 ottobre 2010 e da quel momento ho subito cominciato a lavorare per la valorizzazione di questo luogo inserendo il sito nell’itinerario europeo della Rotta dei Fenici, partecipando alla vetrina internazionale del Salon du patrimonie culturelle di Parigi e stringendo accordi con la provincia di Rimini ed il comune di Tuoro sul Trasimeno per una serie di iniziative da svolgersi nell’ambito dei percorsi storici sulla figura di Annibale. Credo che in soli quattro mesi si siano poste le basi per un network nazionale ed internazionale che possa portare Canne oltre i confini della conoscenza regionale. Al momento della mia nomina Canne della Battaglia viveva già una situazione di declassamento che ha portato alla successiva chiusura del bookshop e biglietteria da parte del governo centrale a causa dei tagli alla cultura e vista la drammatica situazione ho subito provveduto a richiedere la revisione del protocollo che impegna il Comune di Barletta nei confronti della soprintendenza».
D: Il risultato delle primarie farebbe pensare alle prossime elezioni ad una partita già vinta. A suo modo di vedere la partita è già vinta? Quali a suo modo di vedere gli avversari che potrebbero insidiare il risultato
elettorale?
R:«Ritengo che l’operato dell’amministrazione Maffei anni non possa che essere riconfermato».
D:Ad oggi registriamo ben otto candidati sindaci, senza escludere che nelle prossime ore possano essere di più, ma sarà ben più numeroso l’esercito degli aspiranti al consiglio comunale, in cosa si distingue Franco Ruta e perché votare Franco Ruta?
R:« La coerenza di vedute è un mio elemento distintivo che mi ha sempre accompagnato sia nelle opinioni politiche che negli impegni da me portati avanti. Vorrei che la cittadinanza mi votasse per questo, vorrei continuare ad essere un punto di riferimento nei tre argomenti cardine, lavoro – cultura – socialità - per i quali ho sempre cercato di occuparmi efficacemente nell’ordine delle mie competenze».
D: Signor Ruta cinque anni di legislatura qui a Barletta stanno volgendo a termine, cinque anni in cui lei ha ricoperto vari ruoli – da vicesindaco a componete della commissione cultura, delegato del sito archeologico di Canne del Battaglia - volendo fare un po’ un bilancio di questi suoi cinque anni all’interno del consigli comunale, questo può dirsi positivo o negativo?
R:«Per mia natura ritengo in generale tutte le esperienza positive e quindi anche questa. Credo che l’importante è che tutto sia fatto con passione ed onestà e al servizio della propria comunità ».
D: Signor Ruta la domanda può sembrare scontata ma è bene farla, quali i motivi di questa sua ricandidatura?
R:«La domanda non mi pare affatto scontata, al contrario, sono felice che lei me l’abbia posta; ritengo di aver svolto abbastanza bene il mio lavoro considerando le difficoltà di una prima volta. In un consiglio comunale con molti consiglieri direttamente interessati su molte problematiche, eravamo in pochi ad avere una visione d'insieme scevra da particolari interessi sulle varie questioni, spero che il prossimo Consiglio Comunale possa avere una maggiore presenza di tali soggetti».
D: Signor Ruta nella seconda amministrazione Salerno lei ha coordinato la lista “Barletta Democratica e Popolare”, che ricordo conserva di questo grande uomo che un anno fa purtroppo ci ha lasciato?
R:«Nei miei ricordi Francesco Salerno è l’uomo che ha sempre tenuto saldo il suo “essere di sinistra” anche nei momenti più difficili».
D: Signor Ruta, cinque anni di legislatura qui a Barletta stanno volgendo a termine, vogliamo dare un voto? Sono più gli obiettivi raggiunti o quelli mancati? Nel caso di vittoria quali saranno gli elementi di continuità rispetto ai cinque anni appena passati e quali quelli di rottura?
R:«Più che un voto darei un parere positivo sull’amministrazione di questi cinque anni, credo che gli obiettivi posti siano stati raggiunti nonostante le difficoltà economiche e politiche che stanno da 15 anni trasformando questa città . Nel caso di una mia riconferma mi impegno a sostenere il lavoro già iniziato in questi anni. Vedo tra gli elementi di continuità indubbiamente tutto ciò che concerne la realizzazione di opere pubbliche, veri e propri elementi di svolta per la città come l’interramento degli elettrodotti, la rivalutazione dell’area portuale ed il superamento dei passaggi a livello; bisogna andare avanti con una gestione dei rifiuti ottimizzata, da implementare nel rapporto tra centro e periferia, che ha permesso a Barletta di raggiungere ottimi risultati, come nella raccolta del vetro; ed ovviamente trovo una linea di continuità nella possibilità di intravedere nel turismo e nella cultura una grande risorsa per lo sviluppo occupazionale del territorio. Per quanto riguarda gli elementi di rottura credo che ci debba essere nella scelta dei dirigenti e degli assessori un parametro che si attenga alla valutazione della qualità professionale e della competenza di settore».
D: Signor Ruta, le due parole d’ordine se vogliamo con cui da più parti è stata apostrofata l’amministrazione Maffei sono state familismo e divisioni interne. Quale la suo opinione in tal senso, quali le misure da adottare per risolvere queste due annose questioni?
R:« Il familismo e le divisioni interne sono purtroppo un problema tutto italiano a cui Barletta non fa eccezione. Ritengo che una buona via d’uscita possa essere il recupero della centralità delle decisioni operate all’interno dei veri partiti e non dei movimenti di aggregazione occasionale».
D: Da circa un anno lei ricopre il ruolo di delegato del sito archeologico di Canne del Battaglia, in tante occasioni il Presidente del Comitato Pro Canne della Battaglia Nino Vinella non ha mancato polemiche nei confronti dell’amministrazione Maffei, in che modo il Palazzo di città poteva intervenire per sopperire alle tante problematiche sorte con il declassamento del sito archeologico?Quale sarà il vostro impegno in caso di rielezione verso Canne della Battaglia?
R:« Ho ricevuto l’incarico di delegato del sito archeologico di Canne del Battaglia solo nel 1 ottobre 2010 e da quel momento ho subito cominciato a lavorare per la valorizzazione di questo luogo inserendo il sito nell’itinerario europeo della Rotta dei Fenici, partecipando alla vetrina internazionale del Salon du patrimonie culturelle di Parigi e stringendo accordi con la provincia di Rimini ed il comune di Tuoro sul Trasimeno per una serie di iniziative da svolgersi nell’ambito dei percorsi storici sulla figura di Annibale. Credo che in soli quattro mesi si siano poste le basi per un network nazionale ed internazionale che possa portare Canne oltre i confini della conoscenza regionale. Al momento della mia nomina Canne della Battaglia viveva già una situazione di declassamento che ha portato alla successiva chiusura del bookshop e biglietteria da parte del governo centrale a causa dei tagli alla cultura e vista la drammatica situazione ho subito provveduto a richiedere la revisione del protocollo che impegna il Comune di Barletta nei confronti della soprintendenza».
D: Il risultato delle primarie farebbe pensare alle prossime elezioni ad una partita già vinta. A suo modo di vedere la partita è già vinta? Quali a suo modo di vedere gli avversari che potrebbero insidiare il risultato
elettorale?
R:«Ritengo che l’operato dell’amministrazione Maffei anni non possa che essere riconfermato».
D:Ad oggi registriamo ben otto candidati sindaci, senza escludere che nelle prossime ore possano essere di più, ma sarà ben più numeroso l’esercito degli aspiranti al consiglio comunale, in cosa si distingue Franco Ruta e perché votare Franco Ruta?
R:« La coerenza di vedute è un mio elemento distintivo che mi ha sempre accompagnato sia nelle opinioni politiche che negli impegni da me portati avanti. Vorrei che la cittadinanza mi votasse per questo, vorrei continuare ad essere un punto di riferimento nei tre argomenti cardine, lavoro – cultura – socialità - per i quali ho sempre cercato di occuparmi efficacemente nell’ordine delle mie competenze».