Barletta, speciale amministrative 2011: chiacchierando con Antonio Carpagnano (Partito Socialista)
di Nicola Ricchitelli. Ama definirsi "prestato a tempo limitato” alla politica, quella parola, politica appunto - che aldilà delle otto lettere – a cui lui dà otto significati diversi, appunto: Progresso, Occupazione, Lavoro, Investimenti, Turismo, Infrastrutture, Cultura, Ambiente. Socialista prima di tutto ed innanzitutto, ma anche affermato cardiologo - Responsabile della U.O. di Cardiologia Riabilitativa – un impegno quello di Tonino Carpagnano che non risparmia il sociale, infatti nel 2007 fonda l'Associazione di Volontariato "amici del Cuore BAT CUORE", che conta oggi oltre settecento iscritti, di cui è Responsabile Scientifico. Grazie all’attività della sua associazione, ad oggi, è stato possibile realizzare una serie di manifestazioni tese alla sensibilizzazione della cultura della prevenzione cardiovascolare, specie contro la morte improvvisa. Nel corso della sua esperienza politica ha rivestito incarichi amministrativi di Assessore all'Urbanistica con delega di Vicesindaco, firmando atti come l'adozione della 167, contribuendo con il Partito Socialista alla conclusione ultima dell'iter amministrativo.
D: Dott. Carpagnano cinque anni di legislatura qui a Barletta stanno volgendo a termine, volendo fare un po’ un bilancio di questi suoi cinque anni all’interno del consiglio comunale, questo può dirsi positivo o negativo?
R: « Ritengo che sia stato un bilancio sostanzialmente positivo, relativamente a quanto è stato realizzato con il contributo mio personale e del gruppo politico cui appartengo, il gruppo socialista. Abbiamo lavorato sempre facendo prevalere il gioco di squadra, sia in consiglio comunale in cui,spesso, siamo stati determinanti per il raggiungimento del numero legale utile per l’approvazione dei provvedimenti, che sui tavoli amministrativi dove abbiamo dato un contributo forte alla realizzazione dei progetti messi in campo dalla amministrazione Maffei (che ha certamente sofferto per le problematiche, perenni, interne al PD)
D: Dott.Carpagnano lei sicuramente può dirsi un politico di lungo corso visto il quasi ventennale impegno sulla scena politica cittadina, in tutti questi anni, quanto la politica le ha dato, e quanto le ha tolto?
R:«Non mi sono mai ritenuto un politico di lungo corso, avendo da sempre privilegiato l’aspetto professionale della mia vita. Mi sono sempre considerato un “prestato a tempo limitato” alla politica. Naturalmente l’impegno, come in tutte le mie attività, l’ho reso con passione e al massimo, a prescindere dai risultati. La politica mi ha dato molte amarezze, specie agli esordi, (oltre 30 avvisi di garanzia e un numero illimitato di processi, conclusi tutti con l’assoluzione con formula piena) per le ripercussioni negative sui miei cari. Non credo possa dire che mi ha tolto qualcosa, forse un po’ di tempo agli affetti, ma al pari di un hobby».
D:Dott. Carpagnano di tutti questi anni di militanza politica, quale sarà il ricordo più bello che porterà sempre dentro di sé, e quale il più brutto che vorrebbe cancellare?
R:« I ricordi della politica si sono incasellati nel mosaico della vita. E tu con questa domanda mi fai precipitare nella tristezza del lungo tempo trascorso, anche se non credo che sia giunto ancora quello dei bilanci. Sono nuovamente candidato alle prossime amministrative… con la voglia di essere rieletto! E credo la capacità, anche maturata nella lunga esperienza, di poter ancora dire qualcosa!»
D:Dott.Carpagnano vogliamo dare un voto a questi cinque anni di amministrazione Maffei? Sono più gli obiettivi raggiunti o quelli mancati? Nel caso di vittoria quali saranno gli elementi di continuità rispetto ai cinque anni appena passati e quali quelli di rottura?
R:« Non mi diverte dare voti, anacronistici anche a scuola. Meglio un giudizio Considerando le difficoltà in cui ci si è mossi, credo di poter dire che molto è stato realizzato ma molto ancora si dovrà fare per dare una risposta di efficacia alla città di Barletta. Credo che bisogna lavorare molto per eliminare gli elementi di rottura. Spero che prendano spunto dalla modalità di procedere del mio gruppo politico e cioè Ascoltare la gente per farsi un’idea precisa della domanda sulla quale elaborare un progetto condiviso e pronto per la realizzazione. Da soli, anche se a colpi di potere, non si va da nessuna parte. Ed errori in tal senso sono stati commessi, ma fortunatamente anche ammessi!».
D:Dott.Carpagnano le due parole d’ordine se vogliamo con cui da più parti è stata apostrofata l’amministrazione Maffei sono state familismo e divisioni interne. Quale la suo opinione in tal senso, quali le misure da adottare per risolvere queste due annose questioni?
R:« Familismo e divisioni interne sono figlie del ricatto! E’ sufficiente che il Sindaco Maffei non si metta nelle condizioni di subirle nuovamente. L’unica soluzione è lavorare in squadra! La condivisione rende impossibili le imposizioni personali e il lavoro di squadra è l’unico deterrente».
D:Dott.Carpagnano il risultato delle primarie farebbe pensare alle prossime elezioni come ad una partita già vinta. A suo modo di vedere la partita è già vinta? Quali a suo modo di vedere gli avversari che potrebbero insidiare il risultato elettorale?
R:«Ogni competizione elettorale si affronta con lo spirito della battaglia da vincere, mettendo in campo le forze migliori. L’avversario non deve mai essere demonizzato né sottovalutato perché è sempre espressione di un consenso elettorale che gli viene dai cittadini di Barletta ai quali va riservato sempre il massimo rispetto, a prescindere dagli schieramenti. La lettura della situazione politica attuale, con le disgregazioni tutte interne al centro e al centrodestra giocano a favore del nostro candidato. Avrebbero dovuto fare anche loro le Primarie per rimettere agli elettori il gradimento e non autoreferenziarsi. Al momento prevale un protagonismo autoreferenziale. Le primarie del centrosinistra hanno decretato la vittoria di Maffei, ma anche, spero, abbiano dato allo stesso gli elementi utili per una seria riflessione.Circa il 40% del popolo di centrosinistra non gli ha confermato il gradimento. Spero che serva ad evidenziare gli “elementi di rottura” e a modificarli al meglio, per la città».
D:Dott.Carpagnano ad oggi registriamo ben otto candidati sindaci, senza escludere che nelle prossime ore possano essere di più, ma sarà ben più numeroso l’esercito degli aspiranti al consiglio comunale, la prima domanda è cosa la spinge dopo tante campagne elettorali a ripresentarsi nuovamente per sedersi in consiglio comunale, perché votare Antonio Carpagnano e da cosa si distingue dagli altri?
R:« l’elenco dei candidati alle amministrative è sempre stato elevatissimo. Io la competizione elettorale la paragono ad una maratona; lungo il percorso molti penseranno bene di ritirarsi unendosi a quanti, tanti, come riempitivi di lista non inizieranno nemmeno. Per quanto mi riguarda credo di poter dare ancora tanto a questa città, forte non solo del rinnovato entusiasmo ma soprattutto della esperienza maturata in tanti anni. Credo di poter svolgere un ruolo propositivo e di mediazione anche grazie alla stima che mi sono guadagnato lavorando con serietà e senza alcun interesse personale. Ripeto, la politica per me non è mai stata una fonte di approvvigionamento ma solo passione e sano divertimento, anche quando sembra che i miei interventi, tantissimi, in consiglio non sono poi tanto pacati. Io chiederò, come ho sempre fatto, il consenso elettorale tra quei cittadini che hanno avuto modo di conoscermi e dalla cui continua frequentazione desumo di apprezzarmi. Mi chiede “ da cosa si distingue dagli altri”? Io sono Carpagnano, “Tonino” per i miei amici elettori, dottore per gli estimatori. Se vengono tutti il 15 e 16 maggio a votare sono tra gli eletti. Se anche in questa tornata elettorale sarà prevalente il voto di scambio e se questo sarà in grado di attecchire anche sui miei elettori allora non avrò alcun rammarico ad abbandonare il campo della politica. Mi resterà quello della famiglia, della professione di Cardiologo e quella del volontariato, campi di gioco in cui l’unica regola valida è l’onestà e il rispetto reciproco. Forse mi conviene perdere le elezioni!!».
D: Dott. Carpagnano cinque anni di legislatura qui a Barletta stanno volgendo a termine, volendo fare un po’ un bilancio di questi suoi cinque anni all’interno del consiglio comunale, questo può dirsi positivo o negativo?
R: « Ritengo che sia stato un bilancio sostanzialmente positivo, relativamente a quanto è stato realizzato con il contributo mio personale e del gruppo politico cui appartengo, il gruppo socialista. Abbiamo lavorato sempre facendo prevalere il gioco di squadra, sia in consiglio comunale in cui,spesso, siamo stati determinanti per il raggiungimento del numero legale utile per l’approvazione dei provvedimenti, che sui tavoli amministrativi dove abbiamo dato un contributo forte alla realizzazione dei progetti messi in campo dalla amministrazione Maffei (che ha certamente sofferto per le problematiche, perenni, interne al PD)
D: Dott.Carpagnano lei sicuramente può dirsi un politico di lungo corso visto il quasi ventennale impegno sulla scena politica cittadina, in tutti questi anni, quanto la politica le ha dato, e quanto le ha tolto?
R:«Non mi sono mai ritenuto un politico di lungo corso, avendo da sempre privilegiato l’aspetto professionale della mia vita. Mi sono sempre considerato un “prestato a tempo limitato” alla politica. Naturalmente l’impegno, come in tutte le mie attività, l’ho reso con passione e al massimo, a prescindere dai risultati. La politica mi ha dato molte amarezze, specie agli esordi, (oltre 30 avvisi di garanzia e un numero illimitato di processi, conclusi tutti con l’assoluzione con formula piena) per le ripercussioni negative sui miei cari. Non credo possa dire che mi ha tolto qualcosa, forse un po’ di tempo agli affetti, ma al pari di un hobby».
D:Dott. Carpagnano di tutti questi anni di militanza politica, quale sarà il ricordo più bello che porterà sempre dentro di sé, e quale il più brutto che vorrebbe cancellare?
R:« I ricordi della politica si sono incasellati nel mosaico della vita. E tu con questa domanda mi fai precipitare nella tristezza del lungo tempo trascorso, anche se non credo che sia giunto ancora quello dei bilanci. Sono nuovamente candidato alle prossime amministrative… con la voglia di essere rieletto! E credo la capacità, anche maturata nella lunga esperienza, di poter ancora dire qualcosa!»
D:Dott.Carpagnano vogliamo dare un voto a questi cinque anni di amministrazione Maffei? Sono più gli obiettivi raggiunti o quelli mancati? Nel caso di vittoria quali saranno gli elementi di continuità rispetto ai cinque anni appena passati e quali quelli di rottura?
R:« Non mi diverte dare voti, anacronistici anche a scuola. Meglio un giudizio Considerando le difficoltà in cui ci si è mossi, credo di poter dire che molto è stato realizzato ma molto ancora si dovrà fare per dare una risposta di efficacia alla città di Barletta. Credo che bisogna lavorare molto per eliminare gli elementi di rottura. Spero che prendano spunto dalla modalità di procedere del mio gruppo politico e cioè Ascoltare la gente per farsi un’idea precisa della domanda sulla quale elaborare un progetto condiviso e pronto per la realizzazione. Da soli, anche se a colpi di potere, non si va da nessuna parte. Ed errori in tal senso sono stati commessi, ma fortunatamente anche ammessi!».
D:Dott.Carpagnano le due parole d’ordine se vogliamo con cui da più parti è stata apostrofata l’amministrazione Maffei sono state familismo e divisioni interne. Quale la suo opinione in tal senso, quali le misure da adottare per risolvere queste due annose questioni?
R:« Familismo e divisioni interne sono figlie del ricatto! E’ sufficiente che il Sindaco Maffei non si metta nelle condizioni di subirle nuovamente. L’unica soluzione è lavorare in squadra! La condivisione rende impossibili le imposizioni personali e il lavoro di squadra è l’unico deterrente».
D:Dott.Carpagnano il risultato delle primarie farebbe pensare alle prossime elezioni come ad una partita già vinta. A suo modo di vedere la partita è già vinta? Quali a suo modo di vedere gli avversari che potrebbero insidiare il risultato elettorale?
R:«Ogni competizione elettorale si affronta con lo spirito della battaglia da vincere, mettendo in campo le forze migliori. L’avversario non deve mai essere demonizzato né sottovalutato perché è sempre espressione di un consenso elettorale che gli viene dai cittadini di Barletta ai quali va riservato sempre il massimo rispetto, a prescindere dagli schieramenti. La lettura della situazione politica attuale, con le disgregazioni tutte interne al centro e al centrodestra giocano a favore del nostro candidato. Avrebbero dovuto fare anche loro le Primarie per rimettere agli elettori il gradimento e non autoreferenziarsi. Al momento prevale un protagonismo autoreferenziale. Le primarie del centrosinistra hanno decretato la vittoria di Maffei, ma anche, spero, abbiano dato allo stesso gli elementi utili per una seria riflessione.Circa il 40% del popolo di centrosinistra non gli ha confermato il gradimento. Spero che serva ad evidenziare gli “elementi di rottura” e a modificarli al meglio, per la città».
D:Dott.Carpagnano ad oggi registriamo ben otto candidati sindaci, senza escludere che nelle prossime ore possano essere di più, ma sarà ben più numeroso l’esercito degli aspiranti al consiglio comunale, la prima domanda è cosa la spinge dopo tante campagne elettorali a ripresentarsi nuovamente per sedersi in consiglio comunale, perché votare Antonio Carpagnano e da cosa si distingue dagli altri?
R:« l’elenco dei candidati alle amministrative è sempre stato elevatissimo. Io la competizione elettorale la paragono ad una maratona; lungo il percorso molti penseranno bene di ritirarsi unendosi a quanti, tanti, come riempitivi di lista non inizieranno nemmeno. Per quanto mi riguarda credo di poter dare ancora tanto a questa città, forte non solo del rinnovato entusiasmo ma soprattutto della esperienza maturata in tanti anni. Credo di poter svolgere un ruolo propositivo e di mediazione anche grazie alla stima che mi sono guadagnato lavorando con serietà e senza alcun interesse personale. Ripeto, la politica per me non è mai stata una fonte di approvvigionamento ma solo passione e sano divertimento, anche quando sembra che i miei interventi, tantissimi, in consiglio non sono poi tanto pacati. Io chiederò, come ho sempre fatto, il consenso elettorale tra quei cittadini che hanno avuto modo di conoscermi e dalla cui continua frequentazione desumo di apprezzarmi. Mi chiede “ da cosa si distingue dagli altri”? Io sono Carpagnano, “Tonino” per i miei amici elettori, dottore per gli estimatori. Se vengono tutti il 15 e 16 maggio a votare sono tra gli eletti. Se anche in questa tornata elettorale sarà prevalente il voto di scambio e se questo sarà in grado di attecchire anche sui miei elettori allora non avrò alcun rammarico ad abbandonare il campo della politica. Mi resterà quello della famiglia, della professione di Cardiologo e quella del volontariato, campi di gioco in cui l’unica regola valida è l’onestà e il rispetto reciproco. Forse mi conviene perdere le elezioni!!».