Barletta, speciale amministrative 2011: intervista al consigliere comunale Pasquale Corcella (Pd)

di Nicola Ricchitelli. Eletto nelle file dei Democratici di Sinistra cinque anni fa, e confluito quindi nel nuovo soggetto politico del Partito Democratico costituitosi il 14 Ottobre del 2007, anche per Pasquale Corcella – quarantottenne dottore commercialista – è tempo di bilanci in vista del volgere al termine di questi suoi in assoluto primi cinque anni tra i banchi del consiglio comunale. Presidente della Commissione bilancio, a Pasquale Corcella abbiamo posto le usuali domande che stiamo ponendo un po’ a tutti i candidati fin qui incontrati, tra bilanci, obiettivi raggiunti e ciò che ci aspetta alle prossime elezioni.

D:Signor Corcella la domanda può sembrare quasi scontata ma è bene partire di qua, quali i motivi di questa candidatura?

R:«Molti delle idee e dei progetti che si cerca di portare avanti non hanno avuto la giusta concretizzazione nel mio primo quinquennio. Con l'esperienza maturata e la convinzione che non sarebbe nè giusto, nè opportuno per la città lasciare incomplete o anche inevase alcune dei punti del programma del centrosinistra di cui si conoscono le problematiche».

D: Ad oggi registriamo ben otto candidati sindaci, senza escludere che nelle prossime ore possano essere di più, ma sarà ben più numeroso l’esercito degli aspiranti al consiglio comunale, in cosa si distingue Pasquale Corcella?

R:« Difficile ed anche non corretto parlare delle differenze che possono esserci tra chi sta già partecipando e contribuendo attivamente alla esecuzione dei vari programmi e chi invece si appresta per la candidatura non potendo valutare le sue potenzialità. Ad ogni buon conto posso senza alcun dubbio confermare l'impegno e la costanza sulle varie problematiche, a differenza di molti già presenti in Consiglio Comunale che a mala pena leggono la documentazione riguardante i vari provvedimenti».

D: Cinque anni di amministrazione Maffei, quanti gli obbiettivi raggiunti, cosa lascia in eredità?

R:«Tra gli obbiettivi raggiunti senza alcun dubbio è da elencare il gran lavoro svolto in Commissione bilancio, della quale mi onoro di esserne il Presidente, insieme ad altri quattro componenti. Tra i maggiori punti di attenzione ricordo provvedimenti e delibere della Commissione prese avvolte a maggioranza anche assoluta: Tutela del patrimonio, Lotta all'evasione, Pareri ed emendamenti vari sui bilanci previsionali e variazioni degli stessi (ad esempio agevolazione dei tassi sui mutui, maggiori attenzioni alle classi sociali più disagiate) con inserimento di poste in aumento a quelle previste, Lotta all'abusivismo dei pannelli giganti, i cosiddetti 6x3 che deturpano il paesaggio, Villa del castello, eliminazione della imposta addizionale irpef; attenzione a chi usufruisce di beni pubblici per scopi commerciali, imponendo il pagamento di imposta stabilite e non rispettate in contratto ecc».

D:. Le due parole d’ordine se vogliamo con cui da più parti è stata apostrofata l’amministrazione Maffei sono state familismo e divisioni interne. Quale la suo opinione in tal senso, quali le misure da adottare per risolvere queste due annose questioni?

R: «Senza alcun dubbio la prima dovrà in futuro dare risposte certe che non creino incertezze, eliminando ogni qualsivoglia dubbio circa il familismo che non contribuisce a dare trasparenza. Circa le divisioni interne è indubbio che ci possano essere (soprattutto in un grande partito), sintomo anche di vivacità e di pluralità di opinioni, in tal senso non giudico a priori negativamente la diversità di vedute, su vari provvedimenti, certi che comunque si esca alla fine con una voce unitaria e compatta».

D:Il risultato delle primarie farebbe pensare alle prossime elezioni ad una partita già vinta. A suo modo di vedere la partita è già vinta? Quali a suo modo di vedere gli avversari che potrebbero insidiare il risultato elettorale?

R:«Non ritengo la partita già vinta ed il positivo esito delle primarie dimostra la bontà del lavoro svolto dalla maggioranza, si spera che in avvenire ci si possa confrontare meglio con una minoranza che ha denotato molti limiti. Secondo me altre ad una compatta maggioranza serve anche una seria e costruttiva opposizione, che gioverebbe senza alcun dubbio a tutta la città in un confronto duro, ma leale, perchè il paese cresce anche con un'attenta ed oculata opposizione».

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