di Nicola Ricchitelli. Ospite del nostro spazio web in questo “Speciale amministrative 2011” quest’oggi è Luigi Torre candidato del Partito Democratico al consiglio comunale. Luigi Torre trentuno anni – agente scelto della polizia di Stato – inizia a far politica circa quindici anni fa, nel più classico degli scenari e nel più classico dei modi, l’iscrizione e la militanza nella Sinistra Giovanile quindi nel lontano 1997 – impegnato nelle attività quali affissioni di manifesti e servizi di volantinaggio nel corso delle campagne elettorali – fino alla nomina di Assessore nel biennio 2005/2006 nel secondo mandato dell’amministrazione Salerno. Successivamente vi è da registrare la candidatura nella lista “I Socialisti” alla circoscrizione S.Giacomo – Sette Frati nelle amministrative del 2006 fino a confluire nel nuovo soggetto politico del Partito Democratico. Di Luigi Torre – attualmente Consigliere Nazionale S. I. L. P. (Sindacato Italiano Lavoratoti di Polizia) e Consigliere di Sezione della A. N. P. S. (Associazione Nazionale Polizia di Stato), oltre che membro del direttivo cittadini del Partito Democratico - non sfugge una certa schiettezza che traspare dalle risposte alle domande da noi poste; come al solito alcune domande sono comuni a quelle fatte a tutti i candidati, altre entrano nello specifico delle questione politiche.
D: Signor Torre che si parta pure dalla solita domanda, quali motivi della sua candidatura, cosa ha da dare alla politica Luigi Torre?
R:«Non voglio rispondere con la solita frase fatta o con il solito luogo comune del bene comune o giù di li, bensì ti dico che mi alletta l’idea di confrontarmi con dei mostri sacri della politica barlettana, ed essendo un uomo di partito e condividendo i principi fondamentali della politica del Sindaco Maffei mi sono messo subito a disposizione, per cosa ho da dare alla politica, credo che in questo momento non bisogna illudere nessuno, ricominciamo con la certezza che esiste un futuro».
D: Signor Torre, più che dare un voto all’amministrazione Maffei diamo un voto ai consiglieri comunali, ed in modo particolare ai consiglieri del Pd come giudica il loro operato nell’arco dei cinque anni?
R:«Strano».
D: Partito Democratico appunto, cosa ha da dirci in merito alle supposte divisioni interne?
R:«Stessa risposta della domanda precedente, strane ma da stanare, forse cominciando a ringiovanire gli organici…».
D: I quasi 11.000 votanti delle primarie farebbero pensare ad una vittoria già scritta, quali potrebbero essere le questioni e i motivi che potrebbero portare ad una debacle? Ma soprattutto, viste le tante forze in campo quale l’avversario che potrebbe insidiarvi in una qualche maniera?
R:«Facendo i dovuti scongiuri, credo che se il Partito Democratico dimostri come è avvenuto per le elezioni Regionali di essere un grande partito, dovremmo farcela, se poi qualche miope politico anteponga gli interessi personali alla crescita del partito allora, vale la frase “Dai nemici mi guardo io, dagli amici mi salvi Dio”».
D: Ancora primarie, dei 6320 voti e quindi il 58,73% dei quasi 11.000 votanti che interpretazione bisogna dare? Di un centrosinistra spaccato o voto di partito?
R:«Di un grande partito, di un ottimo sindaco»
D: Che campagna elettorale si aspetta?pensare ad una sana campagna elettorale dove il fenomeno della compravendita del voto sia definitivamente estirpato, e dove contenuti e programmi siano protagonisti è un utopia?
R«Mi aspetto una campagna elettorale diversa, ovviamente agguerrita dove vinca una sana competizione senza pettegolezzi e senza falsa retorica.
D: All’orizzonte si profilano ben dieci candidati sindaci, ma sarà ben più numeroso l’esercito degli aspiranti al consiglio comunale, vota Luigi Torre perché?
R:Perchè come dice il mio slogan “possiamo davvero”….il resto del pensiero voglio scriverlo con chi crederà in me, nel progetto che insieme realizzeremo, non lascio mai le cose a metà non incomincerò certamente ora».
D: Signor Torre che si parta pure dalla solita domanda, quali motivi della sua candidatura, cosa ha da dare alla politica Luigi Torre?
R:«Non voglio rispondere con la solita frase fatta o con il solito luogo comune del bene comune o giù di li, bensì ti dico che mi alletta l’idea di confrontarmi con dei mostri sacri della politica barlettana, ed essendo un uomo di partito e condividendo i principi fondamentali della politica del Sindaco Maffei mi sono messo subito a disposizione, per cosa ho da dare alla politica, credo che in questo momento non bisogna illudere nessuno, ricominciamo con la certezza che esiste un futuro».
D: Signor Torre, più che dare un voto all’amministrazione Maffei diamo un voto ai consiglieri comunali, ed in modo particolare ai consiglieri del Pd come giudica il loro operato nell’arco dei cinque anni?
R:«Strano».
D: Partito Democratico appunto, cosa ha da dirci in merito alle supposte divisioni interne?
R:«Stessa risposta della domanda precedente, strane ma da stanare, forse cominciando a ringiovanire gli organici…».
D: I quasi 11.000 votanti delle primarie farebbero pensare ad una vittoria già scritta, quali potrebbero essere le questioni e i motivi che potrebbero portare ad una debacle? Ma soprattutto, viste le tante forze in campo quale l’avversario che potrebbe insidiarvi in una qualche maniera?
R:«Facendo i dovuti scongiuri, credo che se il Partito Democratico dimostri come è avvenuto per le elezioni Regionali di essere un grande partito, dovremmo farcela, se poi qualche miope politico anteponga gli interessi personali alla crescita del partito allora, vale la frase “Dai nemici mi guardo io, dagli amici mi salvi Dio”».
D: Ancora primarie, dei 6320 voti e quindi il 58,73% dei quasi 11.000 votanti che interpretazione bisogna dare? Di un centrosinistra spaccato o voto di partito?
R:«Di un grande partito, di un ottimo sindaco»
D: Che campagna elettorale si aspetta?pensare ad una sana campagna elettorale dove il fenomeno della compravendita del voto sia definitivamente estirpato, e dove contenuti e programmi siano protagonisti è un utopia?
R«Mi aspetto una campagna elettorale diversa, ovviamente agguerrita dove vinca una sana competizione senza pettegolezzi e senza falsa retorica.
D: All’orizzonte si profilano ben dieci candidati sindaci, ma sarà ben più numeroso l’esercito degli aspiranti al consiglio comunale, vota Luigi Torre perché?
R:Perchè come dice il mio slogan “possiamo davvero”….il resto del pensiero voglio scriverlo con chi crederà in me, nel progetto che insieme realizzeremo, non lascio mai le cose a metà non incomincerò certamente ora».