Barletta, speciale amministrative 2011: chiacchierando con Michelangelo Acclavio(Sel)

di Nicola Ricchitelli. Lo scenario politico barlettano è in continua evoluzione e pieno di colpi di scena, non ultimo quello di qualche giorno che ha visto l’annuncio della candidatura di Sabrina Salerno – figlia del compianto Francesco Salerno - con il movimento de “La Puglia per Vendola”. Ospite quest’oggi di Giornale di Puglia è il ventinovenne Michelangelo Acclavio coordinatore cittadino del partito Sinistra, Ecologia e Libertà, soggetto politico che come tutti ben sappiamo fa riferimento al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. Con il dott. Acclavio tanti sono stati gli argomenti affrontati avendo sempre un unico comune denominatore che è Barletta per l’appunto. Dalla coalizione di centrosinistra alle primarie, dalla candidatura della Salerno alla campagna elettorale che ci apprestiamo a vivere, una piacevole chiacchierata con uno dei giovani più promettenti dello scenario politico barlettano, a cui va il nostro ringraziamento per la disponibilità avuta nei nostri confronti, non mancando di riportare i saluti dello stesso Acclavio ai lettori di Giornale di Puglia e alla redazione tutta.

D: Un saluto a Michelangelo Acclavio coordinatore cittadino del partito Sinistra Ecologia e Libertà qui a Barletta. Dott. Acclavio partiamo da quanto accaduto nelle ultime ore e quindi dalla candidatura a sindaco di Sabrina Salerno per La Puglia per Vendola il quale non correrà nella coalizione di centro sinistra, come mai due soggetti politici facente riferimento a Nichi Vendola corrono uno contro l’altro?

R:« Una premessa è doverosa, il partito di Nichi Vendola è, e sarà, soltanto Sinistra Ecologia Libertà e non altri, solo così si può sgombrare il campo da equivoci e malizie. Noi abbiamo chiesto da mesi sia ai referenti regionali de La Puglia per Vendola, lista civica creata in occasione delle scorse regionali che per altro abbraccia l'area molto moderata e non certo quella di sinistra, sia alla candidata Salerno di unire le nostre forze visto che in SEL possono trovare spazio tutto coloro che si riconoscono in un progetto di sinistra unita ed allargata, rispettiamo il loro diniego e la loro scelta di autonomia e di tanto prendiamo atto ma tentare di confondere un partito con una lista elettorale è cosa ben diversa che rifiuto».

D:Dott.Acclavio quali i motivi da parte del centro sinistra di chiudere le porte della coalizione alle varie liste civiche e ai vari movimenti?

R:« Il motivo principale è stato quello di un timore, poi rivelatosi fondato viste la svariate candidature a sindaco, che la politica locale si tramutasse in una sorta di tram per le centinaia di liste civiche da condominio che non esprimono alcun ideale se non quello del loro referente di diventare consigliere comunale. Abbiamo voluto mettere sulle spalle dei partiti una responsabilità grande nella selezione della classe politica, perché riteniamo che negli ultimi anni sia stata di scarso valore sia politico che intellettuale. Ritengo questo un motivo più che fondato per sperimentare in una città capoluogo come Barletta la rielaborazione di un centrosinistra storico che potrà vincere ad avere giusto risalto anche a livello nazionale, dove le smanie centriste a volte annebbiano e confondo la mente di più di qualcuno».

D:Dott.Acclavio visto il suo ruolo di coordinatore cittadino si Sel, ci tolga una curiosità, è piu difficile dirigere un partito o ricoprire una carica politica?

R:«Il ruolo di coordinatore me lo sono ritrovato addosso un venerdì 17, quando mi hanno eletto all'unanimità nel primo congresso cittadino, per me il lavoro per il partito non è cambiato affatto, insomma faccio quello che ho sempre fatto, dedico tempo, passione, e disponibilità. Se con "ricoprire una carica politica" intendi dire fare il consigliere comunale o l'assessore ti rispondo come lo farei io: esattamente con le stesse modalità con cui adesso lavoro per SEL, ritengo infatti che chiunque sia eletto debba essere espressione della linea politica del partito e non protagonista di iniziative personali che sgancino poi la fiducia della gente dal partito al singolo consigliere o assessore. Se si lavora in questi termini tra le due cose non vi è differenza, sono entrambe impegnative».

D:Dott.Acclavio in occasione delle primarie in più occasioni ha rimarcato come la vittoria sia stata frutto del binomio Pd-Sel, un matrimonio abbastanza diffuso nelle varie realtà locali ma che stenta a celebrarsi a livello nazionale, come mai?

R:« SEL garantisce ed ha garantito anche a Barletta una stabilità della coalizione (per esempio non candidando alcuno dei suoi iscritti in occasione delle primarie) ed una stabilizzazione anche del PD come partito più grande della coalizione. Questa funzione è chiaro che ha un maggior impatto a livello locale rispetto a quello nazionale, ma sono fiducioso che SEL e sopratutto il PD potranno essere l'asse portante di una coalizione nazionale per una sinistra rinnovata, larga e popolare. A livello locale SEL ritiene che la pari dignità politica sia imprescindibile per cui, senza voler parlare di matrimonio, dico che alcune nostre scelte sono state lungimiranti ma operate sempre in un'ottica di unità della coalizione e rispetto degli altri partiti».

D: Dott.Acclavio, ripercorriamo un po’ le varie fasi che ci hanno condotto, e che ci stanno conducendo verso queste amministrative, tra queste le primarie appunto, il risultato ha riconfermato con 6320 voti Nicola Maffei, il circa 40% restante si è diviso tra Antonio Carpagnano e Sabino Dicataldo,che significato bisogna darne? Di un centrosinistra spaccato o voto di partito?

R:« Ne l'una ne l'altra ipotesi, non bisogna mai sottovalutare il dato complessivo, le primarie non sono uno scontro fisico tra partiti, sono un momento di democrazia. certo è normale che perdere anche la più piccola competizione non piace a nessuno, ma non è questo lo spirito con sui devono essere analizzate. Le primarie locali hanno registrato la più alta affluenza al voto su scala nazionale in proporzione ai votanti e sol per questo non può parlarsi di spaccatura, anzi, semmai può dirsi di un rafforzamento complessivo, sia quello di un Sindaco uscente ma anche quello di una coalizione, è chiaro che con questo bagaglio così ricco il centrosinistra affronta con fiducia la vera competizione delle comunali, ce certamente vedrà vittoriosa questa alleanza di partiti».

D: Ancora primarie, Dott.Acclavio dopo le tensioni post primarie qual è il vostro rapporto con il Partito Socialista e i socialisti?

R:« Non le sto a dire quanta mitologia si è fatta, fortunatamente siamo tutti uomini seri e per questo posso dire che i rapporti sono ottimi, tali da andare a cenare assieme al mio collega Mezzina non più tardi di una settimana fa, non dico altro perchè davvero non c'è altro da dire».

D: Facciamo un gioco: immagini di essere per un momento il Presidente Nichi Vendola, ed immagini di dover salire su di un palco prima per sostenere Nicola Maffei e poi per sostenere Sabrina Salerno cosa direbbe per convincere i suoi elettori, e quanto sarebbe arduo il compito?
R:« Ovviamente lavorando molto di fantasia, perchè questa ipotesi duale da lei prospettata non potrà realizzarsi, salirei sul palco del partito del quale sono fondatore e leader nazionale, Sinistra Ecologia Libertà, che domanda! Quello che direi per convincere gli elettori?, bhè mi creda mi chiede uno sforzo di fantasia enorme, non sono Nichi Vendola, e credo che lui più di chiunque altro abbia un modo così personale di gestire la folla ed il palco che faccio fatica anche ad immaginare di essere al suo posto a parlare. Rivendico la mia personalità e sarei piuttosto lieto di annunciare l'arrivo di Nichi ed introdurre il suo comizio».

D:Che campagna elettorale si aspetta?pensare ad una sana campagna elettorale dove il fenomeno della compravendita del voto sia definitivamente estirpato, e dove contenuti e programmi siano protagonisti è un utopia?

R:« SEL sta già lavorando ad una serie di linee programmatiche da portare all'attenzione del tavolo politico, ricordo che SEL è stato il primo partito che ha promosso la creazione di un tavolo partecipato per la creazione del programma dei prossimi 5 anni, per questo posso annunciare a lei in anteprima che al massimo lunedì prossimo saremo in grado di presentare a Maffei quello che vogliamo si realizzi e si pianifichi a Barletta; sulla questione del voto di scambio, bhè io garantisco per il mio partito e par i miei candidati, nel ricordarle che le comunali sono sempre un carnaio politico, le dico che deve essere anche la stampa ed il cittadino singolo a vigilare perché questo fenomeno di malcostume non si verifichi così frequentemente come da ultimo sta succedendo».

D:Volendo dare un voto all’amministrazione Maffei che voto darebbe? Sono più gli obiettivi raggiunti o quelli mancati? Nel caso di vittoria quali saranno gli elementi di continuità rispetto ai cinque anni appena passati e quali quelli di rottura?

R:«Non mi piace dare voti, le responsabilità nel bene e nel male vanno sempre condivise quando si parla di ambiti politici, certo a Maffei ricordo sempre come su di lui ricade molta della responsabilità e per questo chiediamo una discontinuità di approccio alle problematiche e di soluzione delle stesse e nulla più. Un buon timoniere deve avere una buona nave ed un buon equipaggio altrimenti non potrà mai mettere in mostra le sue doti».

D: Dott.Acclavio, vota Sel perché?

R:« Mi è venuta in mente per un attimo la canzone di Gaber "qualcuno era comunista" dove nel testo si diceva che "...qualcuno era comunista perché non c'era niente di meglio...", bhè, voto Sinistra Ecologia Libertà perchè rappresentiamo la nuova sinistra italiana, democratica e plurale, con all'interno anime diverse che producono alternativa e non stallo e con la immancabile voglia di lavorare per una Barletta Migliore di come l'abbiamo trovata noi».

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