Barletta, speciale amministrative 2011: intervista al candidato Ezio Spina (Insorgenza Civile)

di Nicola Ricchitelli. Ci sarà anche il progetto politico Insorgenza Civile di Ezio Spina alle prossime amministrative 2011 qui a Barletta. Ad oggi Ezio Spina non ha ancora sciolto le riserve se correrà alla carica di sindaco o di consigliere. Nato a Bisceglie nel lontano 1950, Spina da sempre è impegnato nel sociale, fondatore tra l’altro di diverse Associazioni, CTG, Forconi, Scacchi, SFIDA - sindacato per i diversamente Abili – nonché responsabile politico dei CDS - Comitati Due Sicilie - che è la parte Culturale della storia del Regno, mentre la parte partitica e politica è affidata a Insorgenza Civile che è presente in molte Regioni di cui Campania, Puglia, Calabria, Abruzzo, Molise, Sicilia. Tanti appunto gli argomenti trattati con il signor Spina dalla politica all’insorgenza civile, le risposte sono talvolta forti ma allo stesso tempo anticonformiste.

D: Un saluto da Giornale di Puglia ad Ezio Spina candidato per la lista “Insorgenza Civile”. Il nome della lista ha qualche attinenza con la sua attività di Coordinatore della Puglia del Comitato delle due Sicilie?

R:« I veri Eroi dei giorni d'oggi e i veri Briganti siamo noi! Compatrioti impegnati non solo al sud ma anche all'Estero, scrittori, attori, gente del popolo, magistrati ed emigrati che quotidianamente diffondono con documenti la vera storia nascosta dal regime per 150 anni. Ecco perchè bisogna insorgere contro i partiti della Casta e del mattone»

D: Signor Spina, Giuseppe Garibaldi per molti è l’eroe dei due mondi. Qui in Italia è l’eroe per eccellenza, anche se lei qualche tempo fa proprio a Bisceglie ne ha chiesto di cambiare il nome del suo teatro omonimo. Come mai?

R:«Garibaldi era un MERCENARIO pagato dalla MASSONERIA: persino suo figlio si indignò di ciò che fece... ma quale “Eroe dei due mondi”! Non è mai stato generale né politico e non ha mai incontrato Vittorio Emanuele a Teano e non è mai salito su un cavallo poiché soffriva di prostata. Dovremmo abbattere tutte le statue e tutte le vie a lui intestate e credimi non è terrorismo come quel massacratore del Generale Cialdini, è vergognoso che ancora non si sono cambiate certe vie».

D:Signor Spina ci parli un po’ del suo impegno all’interno del Comitato delle due Sicilie, delle attività, ma soprattutto degli obiettivi che si pone.

R:« Insieme a Fiore Marro a Caserta 4 anni fa creammo il CDS - Comitati Due Sicilie - per diffondere nelle scuole ai giovani racconti ed episodi degli invasori piemontesi e oggi siamo presenti in tutte le regioni anche al Nord. Tra le ricerche effettuate ho trovato due giovani barlettani di anni 24 calati nella calce viva a Fenestrelle (Torino) in un lager, solo per essersi rifiutati di arruolarsi nell'esercito piemontese, uno era Piazzolla e l’altro Ruggiero Spadaio, eroi Borbonici fedeli al Re Francesco II».

D:La sua missione in occasione della sua candidatura al consiglio provinciale nelle elezioni del 2009 fu quella di combattere contro le lobby, i partiti che comprano i voti, e i mercenari. Signor Spina come e perché la politica è diventato tutto ciò? Quanto è difficile oggi far politica?

R:«Oggi non si fa politica ma sono tutti politicanti improvvisati e interessati ai soldi e al potere la politica è ben altro: è bene comune».

D:Signor Spina, qual è il profilo dell’ elettore tipo del partito “Insorgenza Civile”, e a quale elettorato vi rivolgerete?

R:«i miei eventuali elettori sopratutto giovani e molti compatrioti, non nostalgici ne appartenenti alla Re Savoiardo, vorremmo stabilire la dignità che ci hanno tolto costringendoci ad emigrare 6.000.000 in meno di un anno nel 1861».

D:Si stanno concludendo questi cinque anni di amministrazione Maffei. Dal suo punto di vista quanto Barletta è cambiata in questi cinque anni, se è cambiata, e cosa ci lascia in eredità questa amministrazione nel bene e nel male? In caso di elezione al Palazzo di città, quali saranno gli interventi primari da adottare per far ripartire Barletta?

R:«Di Maffei non vorrei parlarne, ci vorrebbe un vocabolario, basti pensare che la sua scorsa campagna elettorale la impostò su Barletta CAPITALE: di che? Con questa giunta siamo tornati indietro di 20anni altro che tangentopoli. I Barlettani con Francesco Salerno stavano crescendo politicamente, abbiamo perso anche il primato della Provincia della Valle dell'Ofanto dopo 30 anni di lotte fatte insieme al sen. Domenico Borraccino e le Battaglie di popolo fatte a Roma. Ma la gente e avida e ingrata perciò Barletta era e rimane litigiosa: vedi la discordia e le tante candidature a sindaco.

D: Cosa si aspetta da questa campagna elettorale, viste le tante forze pronte a scendere in campo?

R: «Tra tanti solo in Giuseppe Dipaola mi riconosco come esperto politico e combattivo gli altri potete buttarli nella Ba.r.sa. e mi raccomando fate la differenziata».

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