Caso ATI Lecce: giudici, no a risarcimento Comune 5,8 mln euro

LECCE. Il presunto credito di circa 5 milioni 800mila euro rivendicato dall’ATI, il raggruppamento d’imprese che ha realizzato il filobus (capofila la ditta Sirti) non è esigibile. Lo hanno stabilito i giudici della seconda sezione civile del Tribunale di Lecce che hanno rigettato la relativa istanza di concessione della provvisorietà (in allegato il provvedimento).
Un punto a favore per l’Amministrazione Comunale di Lecce, controparte in questa vicenda. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Lecce, Paolo Perrone, il quale ha assicurato da parte sua che verranno rispettati tutti i tempi di consegna per l’avvio del sistema filoviario: “Entro il mese di luglio, il termine fissato dal Ministero per i Trasporti, entrerà in funzione a regime il filobus cittadino”. Prima, entro la fine di questo mese, verrà eseguita la manutenzione del sistema, mentre a maggio è previsto l’avvio del pre-esercizio”.
“Resta l’amarezza – aggiunge il sindaco Perrone – che in questa vicenda, per mera e bieca speculazione spolitica, siamo stati lasciati soli. Mi auguro ora lo stesso compiacimento, alla luce del giudizio dei giudici, da parte dei menagrami che gioivano quando questa Amministrazione comunale era in difficoltà”.
“Proseguiamo – ha concluso il sindaco Perrone – sulla strada del risanamento e dello sviluppo economico”.

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