A Cavallino corsa a due: Michele Lombardi con Lista Gorgoni" e Daniele Gigante con "La città che cresce"

di Daniele Martini. Ormai è ufficiale: nella città di Cavallino e Castromediano la corsa sarà a due. La competizione elettorale dunque vedrà protagonisti il sindaco uscente Michele Lombardi con la sua "Lista Gorgoni" e Daniele Gigante con "La città che cresce". La quinta sezione del Consiglio di Stato ha infatti accolto l'istanza presentata dall'avvocato Ernesto Sticchi Damiani per conto di Michele Lombardi e Gaetano Gorgoni che avevano impugnato la sentenza del Tar in seguito alla quale le due liste di Rugge e Stanca venivano riammesse.
Non tardano ad arrivare i commenti in merito. Carla Rugge ha parlato di un "funerale della democrazia" e, secondo lei, "è grave che un sindaco e un vicesindaco siano ricorsi al Consiglio di Stato per togliere di mezzo l'avversario politico". Francesco Stanca ha affermato che "al di là del comprensibile rammarico, quello che si vuole porre in rilievo è il fatto di voler portare avanti comunque un progetto finalizzato a creare una reale alternativa alla preoccupante situazione politica in cui versa Cavallino" e questo pomeriggio terrà un’assemblea pubblica presso il Comitato di Castromediano in cui discuterà di una costituzione formale di un’associazione e di iniziative da adottare in modo particolare sugli organi di informazione. Il sindaco uscente Michele Lombardi ha evidenziato come "anche 5 anni fa erano i due a concorrere per la carica di primo cittadino": a lui sarebbe piaciuta la lotta a 4 però le carenze delle liste erano macroscopiche da volere la parità di condizioni tra le liste dei candidati: la gravità degli errori non poteva dunque passare sotto silenzio. Per Daniele Gigante, infine, "non era un problema la presenza di più liste ma sarebbe stato auspicabile che la competizione elettorale avvenisse con tutte le forze che si sono proposte anche se la stessa richiede comunque il rispetto delle regole": lui ha voluto presentare al paese una lista unita che si colloca nel centrosinistra come valida alternativa all’attuale maggioranza.

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