di Nicola Zuccaro. La presentazione delle nuove attività fieristiche descritta nel precedente resoconto ha rappresentato l'occasione per cogliere il pensiero della Provincia, del Comune e della Camera di Commercio di Bari, ovvero gli Enti Fondatori della Fiera del Levante. La mattinata di Mercoledì 13 Aprile 2011 è stata l'occasione per conoscere, in merito all'idea di Fiera, il pensiero dei rispettivi esponenti istituzionali. Per il presidente della Provincia di Bari Francesco Schittulli, questa iniziativa è un invito al mondo imprenditoriale pugliese affinchè colga l'opportunità di contribuire alla crescita del territorio con delle iniziative che tendano a destagionalizzare la Fiera. Essa per il Comune di Bari - rappresentato dal vice sindaco Alfonso Pisicchio - deve superare la sua dimensione di quartiere per diventare, nel tempo, "una città nella città ". Pisicchio, a nome dell'Amministrazione Comunale, condivide il metodo dell'evidenza pubblica.
Dulcis in fundo, quale altra espressione della levantinità e della vocazione commerciale di Bari, la Camera di Commercio e dell'Artigianato di Bari rappresentata da Alessandro Ambrosi. Molto duro si è rivelato l'intervento del neo presidente, che ha rilevato la paralisi dell'ente fieristico e per il cui rilancio è necessario il consorziamento con l'imprenditoria locale mediante una task force già operativa presso l'ente di Corso Cavour. La Fiera - concludeva Ambrosi - deve saziare la fame di eventi culturali che domina Bari e la Puglia. Dalle parole e dalle buone intenzioni bisognerà passare ai fatti, dimostrando concretamente che gli enti fondatori della Fiera del Levante collaborino sistematicamente mettendo definitivamente da parte le diversità politiche.
Dulcis in fundo, quale altra espressione della levantinità e della vocazione commerciale di Bari, la Camera di Commercio e dell'Artigianato di Bari rappresentata da Alessandro Ambrosi. Molto duro si è rivelato l'intervento del neo presidente, che ha rilevato la paralisi dell'ente fieristico e per il cui rilancio è necessario il consorziamento con l'imprenditoria locale mediante una task force già operativa presso l'ente di Corso Cavour. La Fiera - concludeva Ambrosi - deve saziare la fame di eventi culturali che domina Bari e la Puglia. Dalle parole e dalle buone intenzioni bisognerà passare ai fatti, dimostrando concretamente che gli enti fondatori della Fiera del Levante collaborino sistematicamente mettendo definitivamente da parte le diversità politiche.