BARI. La Polizia di Bari ha messo in atto in queste settimane un'azione preventiva di vigilanza e controllo del territorio che si e' concentrata soprattutto nei quartieri interessati dagli ultimi episodi di sangue: Japigia, Carbonara, Murat, San Nicola e Liberta'. Gli agenti della sezione Volanti, della Squadra Mobile e della Divisione Polizia Amministrativa della Questura di Bari, nell'ultimo mese hanno controllato oltre 50 locali (bar, pub, circoli privati, agenzie di giochi e scommesse) frequentati abitualmente da pregiudicati e ormai divenuti punti di ritrovo della criminalita' barese.
LE PERQUISIZIONI - Al termine delle perquisizioni, gli investigatori hanno avuto riscontri tali da indurre il Questore ad adottare un provvedimento di sospensione di attivita' per 16 locali (ai sensi dell'art. 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) perche' ritenuti ''abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituiscono un pericolo per l'ordine pubblico''.
75 ARRESTI - Altri sei provvedimenti di sospensione hanno riguardato altrettanti circoli privati dove l'accesso sarebbe dovuto essere esclusivamente riservato ai soci, ai quali e' possibile, in presenza di autorizzazione, somministrare anche bevande e alimenti. I controlli preventivi disposti dalla Questura di Bari hanno portato, dall'8 marzo ad oggi, all'arresto di 75 persone, per reati vari, 42 denunce e 81 perquisizioni domiciliari nei quartieri a rischio della citta'.
Dalle perquisizioni eseguite nei circoli privati, gli agenti non solo non hanno rinvenuto nessun ''registro dei soci'', ma neanche nessun tipo di autorizzazione per la somministrazione di cibi e bevande. Due di questi circoli privati, poi, erano dichiarati come sede di partiti politici: nelle passate elezioni erano stati adibiti a comitati elettorali di qualche candidato e in seguito i responsabili aveva lasciato le insegne del partito pensando di poter sviare eventuali controlli e continuare a svolgere la propria attivita'.
LE PERQUISIZIONI - Al termine delle perquisizioni, gli investigatori hanno avuto riscontri tali da indurre il Questore ad adottare un provvedimento di sospensione di attivita' per 16 locali (ai sensi dell'art. 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) perche' ritenuti ''abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituiscono un pericolo per l'ordine pubblico''.
75 ARRESTI - Altri sei provvedimenti di sospensione hanno riguardato altrettanti circoli privati dove l'accesso sarebbe dovuto essere esclusivamente riservato ai soci, ai quali e' possibile, in presenza di autorizzazione, somministrare anche bevande e alimenti. I controlli preventivi disposti dalla Questura di Bari hanno portato, dall'8 marzo ad oggi, all'arresto di 75 persone, per reati vari, 42 denunce e 81 perquisizioni domiciliari nei quartieri a rischio della citta'.
Dalle perquisizioni eseguite nei circoli privati, gli agenti non solo non hanno rinvenuto nessun ''registro dei soci'', ma neanche nessun tipo di autorizzazione per la somministrazione di cibi e bevande. Due di questi circoli privati, poi, erano dichiarati come sede di partiti politici: nelle passate elezioni erano stati adibiti a comitati elettorali di qualche candidato e in seguito i responsabili aveva lasciato le insegne del partito pensando di poter sviare eventuali controlli e continuare a svolgere la propria attivita'.