''Difendiamo le Terre Joniche'': gli alluvionati pugliesi chiedono aiuto

BARI. Poco piu' di un mese dopo l'alluvione che ha colpito le zone joniche della Basilicata e della Puglia il territorio si mobilita per reclamare aiuti economici dal Governo. Ieri i manifestanti hanno occupato la strada statale 106 Jonica all'altezza delle Tavole Palatine di Metaponto, creando dei rallentamenti con qualche trattore e con un presidio.
Giovedi' scorso il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza in Puglia per le eccezionali avversita' atmosferiche di marzo. In questo modo ha parificato la situazione con la Basilicata dove l'emergenza era stata dichiarata subito dopo l'alluvione. Tra l'1 ed il 2 marzo piogge molto abbondanti hanno fatto esondare i fiumi, gia' ingrossati dalle piogge delle settimane precedenti.
L'acqua ha invaso le campagne, interrotto strade, allagato l'area archeologica di Metaponto, danneggiato alcuni insediamenti turistici. Le zone piu' colpite sono state tutta la fascia Metapontina materana e la marina di Ginosa (Taranto), anch'essa allagata dalle piene del Bradano, ulteriormente ingrossato dall'apertura delle paratoie della diga di San Giuliano, e dello Ienne. Danni ingenti, soprattutto all'agricoltura e agli allevamenti.
Per queste ragioni si e' costituito un Comitato, denominato ''Difendiamo le Terre Joniche'', un patto tra i due versanti dell'arco jonico. Una mobilitazione culminata con l'occupazione della statale 106 e preceduta da una fitta rete di contatti con i politici e gli amministratori per rivendicare l'urgenza di provvedimenti concreti.
In Basilicata i danni dell'alluvione sono stati stimati in circa 200 milioni di euro, di cui 31 all'agricoltura, vale a dire ai frutteti, agli orti ed alle serre della zona di Metaponto. Per Ginosa e per la provincia di Taranto la richiesta e' di 50 milioni di euro. ''Alle dichiarazioni di emergenza ora ci aspettiamo gli aiuti veri e propri perche' famiglie e aziende sono in ginocchio ed il territorio e' sempre piu' esposto'', sostengono dal Comitato che insieme a Gianni Fabris di ''Altragricoltura' ed al ''Tavolo verde'' della Puglia stanno conducendo la mobilitazione.
Le richieste sono chiare. Oltre ad un'ordinanza governativa con lo stanziamento di fondi, si vogliono ''misure straordinarie come la sospensione dei pagamenti e delle scadenze per quanti hanno perso reddito''. La mobilitazione e' nata dalla delusione. ''Ci aspettavamo per il territorio materano e tarantino - affermano dal Comitato - che si realizzasse il ''modello Veneto'' alludendo alla celerita' ed all'importanza delle misure messe in campo per l'alluvione del Veneto di novembre scorso; invece niente''.

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