TARANTO. Una marcia organizzata dal Fondo Antidiossina si svolge oggi nelle vie centrali di Taranto aperta da mamme e bambini per richiamare l'attenzione sui problemi causati dall'inquinamento e per tutelare in modo particolare gli abitanti del rione Tamburi, costretti a vivere a pochi metri dai camini delle industrie, che producono diossina. Spiega il presidente della Onlus, Fabio Matacchiera: “Gli sforamenti dei limiti di legge dei cancerogeni immessi nell’ambiente sembrano non arrestarsi mai, coinvolgendo specialmente i quartieri limitrofi all’area industriale. Ed è proprio per questo motivo che il Fondo Antidiossina Taranto Onlus ha chiesto alla Questura di Taranto di poter manifestare in strada, per il prossimo 2 aprile”. Nel comunicato diffuso dal Fondo Antidiossina si legge: “Solo per avere un’idea, nella più grande acciaieria d’Europa coesistono oltre 200 camini, a cui si devono aggiungere altre decine di fumaioli presenti nella raffineria Eni, nella Cementir e nelle altre industrie limitrofe. Tutto questo sta causando un costante pericolo per la salute pubblica ed una condizione di vita molto disagiata, sia dal punto di vista sanitario che ambientale. In particolar modo, i più penalizzati sono coloro che, non avendo la possibilità di acquistare altrove nuove case, sono costretti a vivere più a stretto contatto con i fumi e con le polveri diffuse specialmente dall’Ilva”.