BARI. “La conferma delle dimissioni del sottosegretario Mantovano e del Sindaco Tommasino in conseguenza degli imbrogli e delle bugie di Maroni fanno pulizia delle chiacchiere dei tanti servitori del Governo pronti solo a lucidare le maniglie alla Lega. Questa vicenda, comunque finirà , è di per sè significativa della dignità degli esponenti delle cd “classi dirigenti” e del rapporto fra la politica e i cittadini". Lo sostiene in una nota il Presidente Gruppo Sel, Michele Losappio.
"Non c’è dubbio - prosegue Maroni - che le scelte di Maroni e di Bossi sono rivolte anche in questa circostanza a penalizzare il Mezzogiorno. Se qualcuno resiste e si ribella mettendo a rischio anche temporaneamente la sua “carriera” glie ne va dato atto.
Il dato più significativo e la domanda che circola nel “Palazzo” è però un’altra: Fitto, che fa?
Il Ministro è anche il “capo” di gran parte del Pdl pugliese; possibile che assista inerte a tale porcheria?"
"E perché non ha avuto anche lui un sussulto di dignità e di amore verso la sua terra seguendo l’esempio di Mantovano? In altre parole: quando si dimette il Ministro?”.
"Non c’è dubbio - prosegue Maroni - che le scelte di Maroni e di Bossi sono rivolte anche in questa circostanza a penalizzare il Mezzogiorno. Se qualcuno resiste e si ribella mettendo a rischio anche temporaneamente la sua “carriera” glie ne va dato atto.
Il dato più significativo e la domanda che circola nel “Palazzo” è però un’altra: Fitto, che fa?
Il Ministro è anche il “capo” di gran parte del Pdl pugliese; possibile che assista inerte a tale porcheria?"
"E perché non ha avuto anche lui un sussulto di dignità e di amore verso la sua terra seguendo l’esempio di Mantovano? In altre parole: quando si dimette il Ministro?”.
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