BARI. L'assessore alle Politiche della Salute della Regione Puglia, Tommaso Fiore, ha inviato una nota ai direttori generali di Asl e Aziende ospedaliere in merito al piano di accoglienza degli immigrati. Fiore, in questo periodo di arrivi di migranti nei centri di accoglienza, ricorda che ''esiste l'iscrizione obbligatoria al servizio sanitario e che lo straniero assicurato al servizio sanitario va iscritto, unitamente ai familiari, negli elenchi degli assistibili Asl del territorio in cui dichiara la dimora, anche se non ha effettiva fissa dimora''.
Gli stranieri possono iscriversi temporaneamente per un anno alla Asl in cui dichiarano di domiciliare. Fiore sottolinea quanto previsto dalla legge regionale del 4 dicembre 2009: ''Agli stranieri non in regola con le norme relative all'ingresso e al soggiorno sono assicurate nei presidi pubblici ed accreditati le cure ambulatoriali e ospedaliere urgenti o comunque essenziali ancorche' continuative, per malattia ed infortunio e sono estesi i programmi di medicina preventiva a salvaguardia della salute individuale e collettiva''.
Ai migranti ''deve essere attribuito il medico di medicina generale e/o il pediatra di libera scelta per sei mesi rinnovabile''. I costi delle cure, secondo la legge, sono a carico del Ministero dell'Interno e della Regione. ''Si raccomanda - scrive Fiore in conclusione - che l'accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme del soggiorno non deve comportare alcun tipo di segnalazione all'Autorita'''.
Gli stranieri possono iscriversi temporaneamente per un anno alla Asl in cui dichiarano di domiciliare. Fiore sottolinea quanto previsto dalla legge regionale del 4 dicembre 2009: ''Agli stranieri non in regola con le norme relative all'ingresso e al soggiorno sono assicurate nei presidi pubblici ed accreditati le cure ambulatoriali e ospedaliere urgenti o comunque essenziali ancorche' continuative, per malattia ed infortunio e sono estesi i programmi di medicina preventiva a salvaguardia della salute individuale e collettiva''.
Ai migranti ''deve essere attribuito il medico di medicina generale e/o il pediatra di libera scelta per sei mesi rinnovabile''. I costi delle cure, secondo la legge, sono a carico del Ministero dell'Interno e della Regione. ''Si raccomanda - scrive Fiore in conclusione - che l'accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme del soggiorno non deve comportare alcun tipo di segnalazione all'Autorita'''.