BARI. Il Comune di Bari accoglie la sfida lanciata dall’Unione Europea e punta sulla sostenibilità energetica ed ambientale entro il 2020. Per ridurre di oltre il 20% le emissioni di gas serra, secondo gli obiettivi europei, è necessario predisporre un piano di azione che contempli il ricorso alle fonti rinnovabili, il miglioramento dell’efficienza energetica e un uso razionale, programmi ad hoc sul risparmio energetico.
Questa mattina il sindaco Michele Emiliano e l’assessore ai Lavori pubblici Marco Lacarra, alla presenza del responsabile del procedimento ing. Pasquale Capezzuto e del direttore di struttura dei Lavori pubblici ing. Maurizio Montalto, hanno incontrato gli assessori della giunta comunale e i capigruppo consiliari di maggioranza per discutere del Piano di azione per l’energia sostenibile (PAES) della città di Bari e, soprattutto, concordare l’anticipazione del dibattito in Consiglio Comunale che aprirà ufficialmente la strada a questa iniziativa.
Solo con l’approvazione della delibera da parte del Consiglio Comunale, con la quale Bari aderirà al cosiddetto “Patto dei Sindaci”, si potrà procedere alla redazione del PAES e candidare la nostra città alle “Calls europee”, ovvero alle “chiamate per ottenere finanziamenti sui progetti di promozione dello sviluppo energetico in termini di riduzione dei livelli di Co2, del miglioramento dell’efficienza energetica e dell’uso di fonti rinnovabili nel territorio comunale.
Il 20 aprile, alle ore 16, nella sala consiliare del Comune di Bari è fissato un incontro pubblico, aperto alla cittadinanza, quale ulteriore momento di concertazione e condivisione.
“Si tratta di un momento storico per la città - hanno dichiarato il sindaco Emiliano e l’assessore Lacarra - infatti per la prima volta approda in Consiglio comunale l’approvazione di un documento programmatico sullo sviluppo energetico della città per i prossimi dieci anni. Bari sarà tra le città virtuose del Sud e dell’Italia e potrà quindi avviare una radicale trasformazione diretta al miglioramento della qualità dell’ambiente attraverso un uso razionale dell’energia. Una sfida che la porterà a breve a candidarsi per essere in Europa una delle trenta Smart Cities e, quindi, ad intercettare importanti risorse (per centinaia di milioni di euro) dall’Unione Europea da utilizzare per attuare le linee programmatiche del Piano e dei progetti in esso contenuti.
Ciò potrà avvenire con il contributo delle Istituzioni, del tessuto economico e sociale del territorio e di coloro che vorranno sostenere Bari in questo percorso. Tutti devono sentirsi parte integrante del progetto: a tal fine nei prossimi giorni saranno pubblicate sul sito del Comune le linee di azione del piano in modo da poter fornire integrazioni, idee e progetti per la definitiva stesura del Piano. Il coinvolgimento della cittadinanza proseguirà il 20 aprile nel corso di un’assemblea pubblica a Palazzo di città ”.
SCHEDA TECNICA
L’Unione Europa assegna alle Amministrazioni locali importanti compiti per il raggiungimento degli obiettivi di protezione del clima. Gli Enti locali, da sempre vicini ai cittadini, possono orientarne i comportamenti anche regolamentando i consumi di energia e sono chiamati a gestire il proprio territorio con criteri di sostenibilità nei settori della mobilità , della tutela e valorizzazione del patrimonio paesaggistico, dell’innovazione tecnologica.
In tale ambito, il Comune di Bari ha una tradizione di governance energetica nel territorio comunale per il raggiungimento degli obiettivi generali di carattere nazionale e internazionale di efficienza energetica e riduzione dei gas climalteranti confermata dalla presenza del Piano Energetico Comunale Ambientale già redatto nel 2006.
Nell’ambito delle iniziative di attuazione del Piano Energetico Ambientale Comunale, l’Amministrazione comunale ha rivisitato il regolamento edilizio comunale con disposizioni che orientano verso una migliore efficienza energetica dei processi edilizi. Si è improntato il regolamento anche a criteri di sostenibilità ambientale e di recepimento delle indicazioni regionali in materia (legge n. 13/2008) con la previsione di forme di incentivi di carattere urbanistico volumetrico e economici (riduzione dei costi di urbanizzazione e oneri di costruzione e tasse), incentivazione per i costruttori edilizi che realizzino edifici efficienti e sostenibili dal punto di vista ambientale.
L’Amministrazione comunale di Bari ha affrontato sin dal 18/6/2008 la problematica della mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici: con deliberazione n. 560 la Giunta municipale ha adottato l’atto di indirizzo per “realizzare interventi concreti per la riduzione delle emissioni di Co2, il miglioramento dell’efficienza energetica e l’uso di fonti rinnovabili nel territorio comunale”. Tale atto di indirizzo ha impegnato ulteriormente l’Amministrazione ad adottare strumenti di governo del territorio in direzione del miglioramento dell’efficienza energetica anche nel settore delle costruzioni edilizie.
Il Patto dei Sindaci
Tra le iniziative che possono consentire di realizzare nel territorio comunale uno sviluppo sostenibile della città vi è quella proposta dall’Unione Europea chiamata Covenant of Majors (Patto dei Sindaci). In linea con la metodologia di coinvolgimento dei cittadini e concertazione con gli stakeholders nelle politiche comunali energetiche ed ambientali l’Amministrazione, con deliberazione di G.M. n. 528 del 30/7/2010, ha approvato l’Adesione al patto dei sindaci dell’Unione Europea per la riduzione delle immissioni di Co2.
L’adesione rientra, dunque, negli obiettivi strategici assunti dall’Amministrazione nella pianificazione energetica ambientale comunale (Piano Energetico Comunale Ambientale).
Il Patto dei Sindaci, lanciato dall’UE nel 2008 nell’ambito del piano SEE (Sustainable Energy Europe) per coinvolgere attivamente le città europee nel percorso verso la sostenibilità energetica ed ambientale entro il 2020, è una iniziativa coordinata dal Ministero dell’Ambiente che sta riscuotendo successo presso gli Enti locali: partendo dalle 28 città italiane presenti alla cerimonia del Patto (Bruxelles, 10 febbraio 2009) a tutt’oggi hanno già aderito 545 comuni. Questi comuni, sia pure senza dotazione finanziaria diretta, raccolgono su base volontaria la sfida lanciata dal patto: predisporre un piano di azione con l’obiettivo di ridurre di oltre il 20% le proprie emissioni di gas serra attraverso politiche e misure locali che aumentino il ricorso alle fonti di energia rinnovabile, che migliorino l’efficienza energetica e attuino programmi ad hoc sul risparmio energetico e l'uso razionale dell’energia.
A livello europeo sono ben 2396 le città che hanno aderito sino ad oggi.
La procedura prevede la formalizzazione in Consiglio comunale del mandato al Sindaco per la sottoscrizione del Patto presso l’Unione Europea, la redazione del P.A.E.S. o Piano di Azione per l’Energia Sostenibile sulla base dell’inventario delle emissioni di base dei gas serra, l’approvazione in Consiglio e l’aggiornamento e il monitoraggio continuo dello stesso.
Le linee di azione candidabili nell’ambito del PAES sono:
interventi di efficientamento del patrimonio comunale;
pianificazione energetica dello sviluppo urbano del territorio;
miglioramento dell’efficienza energetica nel settore residenziale;
mobilità sostenibile e uso di veicoli a basso impatto;
promozione delle fonti rinnovabili nel territorio comunale;
sviluppo delle infrastrutture smart della città ;
crescita della cultura per la sostenibilità ambientale nei cittadini
La redazione del P.A.E.S. deve scaturire da un momento di concertazione tra le strutture Comunali interessate alle suddette aree tematiche al fine di determinare una pianificazione comune strategica al 2020 dello sviluppo urbano della Città con la massima condivisione.
Questa mattina il sindaco Michele Emiliano e l’assessore ai Lavori pubblici Marco Lacarra, alla presenza del responsabile del procedimento ing. Pasquale Capezzuto e del direttore di struttura dei Lavori pubblici ing. Maurizio Montalto, hanno incontrato gli assessori della giunta comunale e i capigruppo consiliari di maggioranza per discutere del Piano di azione per l’energia sostenibile (PAES) della città di Bari e, soprattutto, concordare l’anticipazione del dibattito in Consiglio Comunale che aprirà ufficialmente la strada a questa iniziativa.
Solo con l’approvazione della delibera da parte del Consiglio Comunale, con la quale Bari aderirà al cosiddetto “Patto dei Sindaci”, si potrà procedere alla redazione del PAES e candidare la nostra città alle “Calls europee”, ovvero alle “chiamate per ottenere finanziamenti sui progetti di promozione dello sviluppo energetico in termini di riduzione dei livelli di Co2, del miglioramento dell’efficienza energetica e dell’uso di fonti rinnovabili nel territorio comunale.
Il 20 aprile, alle ore 16, nella sala consiliare del Comune di Bari è fissato un incontro pubblico, aperto alla cittadinanza, quale ulteriore momento di concertazione e condivisione.
“Si tratta di un momento storico per la città - hanno dichiarato il sindaco Emiliano e l’assessore Lacarra - infatti per la prima volta approda in Consiglio comunale l’approvazione di un documento programmatico sullo sviluppo energetico della città per i prossimi dieci anni. Bari sarà tra le città virtuose del Sud e dell’Italia e potrà quindi avviare una radicale trasformazione diretta al miglioramento della qualità dell’ambiente attraverso un uso razionale dell’energia. Una sfida che la porterà a breve a candidarsi per essere in Europa una delle trenta Smart Cities e, quindi, ad intercettare importanti risorse (per centinaia di milioni di euro) dall’Unione Europea da utilizzare per attuare le linee programmatiche del Piano e dei progetti in esso contenuti.
Ciò potrà avvenire con il contributo delle Istituzioni, del tessuto economico e sociale del territorio e di coloro che vorranno sostenere Bari in questo percorso. Tutti devono sentirsi parte integrante del progetto: a tal fine nei prossimi giorni saranno pubblicate sul sito del Comune le linee di azione del piano in modo da poter fornire integrazioni, idee e progetti per la definitiva stesura del Piano. Il coinvolgimento della cittadinanza proseguirà il 20 aprile nel corso di un’assemblea pubblica a Palazzo di città ”.
SCHEDA TECNICA
L’Unione Europa assegna alle Amministrazioni locali importanti compiti per il raggiungimento degli obiettivi di protezione del clima. Gli Enti locali, da sempre vicini ai cittadini, possono orientarne i comportamenti anche regolamentando i consumi di energia e sono chiamati a gestire il proprio territorio con criteri di sostenibilità nei settori della mobilità , della tutela e valorizzazione del patrimonio paesaggistico, dell’innovazione tecnologica.
In tale ambito, il Comune di Bari ha una tradizione di governance energetica nel territorio comunale per il raggiungimento degli obiettivi generali di carattere nazionale e internazionale di efficienza energetica e riduzione dei gas climalteranti confermata dalla presenza del Piano Energetico Comunale Ambientale già redatto nel 2006.
Nell’ambito delle iniziative di attuazione del Piano Energetico Ambientale Comunale, l’Amministrazione comunale ha rivisitato il regolamento edilizio comunale con disposizioni che orientano verso una migliore efficienza energetica dei processi edilizi. Si è improntato il regolamento anche a criteri di sostenibilità ambientale e di recepimento delle indicazioni regionali in materia (legge n. 13/2008) con la previsione di forme di incentivi di carattere urbanistico volumetrico e economici (riduzione dei costi di urbanizzazione e oneri di costruzione e tasse), incentivazione per i costruttori edilizi che realizzino edifici efficienti e sostenibili dal punto di vista ambientale.
L’Amministrazione comunale di Bari ha affrontato sin dal 18/6/2008 la problematica della mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici: con deliberazione n. 560 la Giunta municipale ha adottato l’atto di indirizzo per “realizzare interventi concreti per la riduzione delle emissioni di Co2, il miglioramento dell’efficienza energetica e l’uso di fonti rinnovabili nel territorio comunale”. Tale atto di indirizzo ha impegnato ulteriormente l’Amministrazione ad adottare strumenti di governo del territorio in direzione del miglioramento dell’efficienza energetica anche nel settore delle costruzioni edilizie.
Il Patto dei Sindaci
Tra le iniziative che possono consentire di realizzare nel territorio comunale uno sviluppo sostenibile della città vi è quella proposta dall’Unione Europea chiamata Covenant of Majors (Patto dei Sindaci). In linea con la metodologia di coinvolgimento dei cittadini e concertazione con gli stakeholders nelle politiche comunali energetiche ed ambientali l’Amministrazione, con deliberazione di G.M. n. 528 del 30/7/2010, ha approvato l’Adesione al patto dei sindaci dell’Unione Europea per la riduzione delle immissioni di Co2.
L’adesione rientra, dunque, negli obiettivi strategici assunti dall’Amministrazione nella pianificazione energetica ambientale comunale (Piano Energetico Comunale Ambientale).
Il Patto dei Sindaci, lanciato dall’UE nel 2008 nell’ambito del piano SEE (Sustainable Energy Europe) per coinvolgere attivamente le città europee nel percorso verso la sostenibilità energetica ed ambientale entro il 2020, è una iniziativa coordinata dal Ministero dell’Ambiente che sta riscuotendo successo presso gli Enti locali: partendo dalle 28 città italiane presenti alla cerimonia del Patto (Bruxelles, 10 febbraio 2009) a tutt’oggi hanno già aderito 545 comuni. Questi comuni, sia pure senza dotazione finanziaria diretta, raccolgono su base volontaria la sfida lanciata dal patto: predisporre un piano di azione con l’obiettivo di ridurre di oltre il 20% le proprie emissioni di gas serra attraverso politiche e misure locali che aumentino il ricorso alle fonti di energia rinnovabile, che migliorino l’efficienza energetica e attuino programmi ad hoc sul risparmio energetico e l'uso razionale dell’energia.
A livello europeo sono ben 2396 le città che hanno aderito sino ad oggi.
La procedura prevede la formalizzazione in Consiglio comunale del mandato al Sindaco per la sottoscrizione del Patto presso l’Unione Europea, la redazione del P.A.E.S. o Piano di Azione per l’Energia Sostenibile sulla base dell’inventario delle emissioni di base dei gas serra, l’approvazione in Consiglio e l’aggiornamento e il monitoraggio continuo dello stesso.
Le linee di azione candidabili nell’ambito del PAES sono:
interventi di efficientamento del patrimonio comunale;
pianificazione energetica dello sviluppo urbano del territorio;
miglioramento dell’efficienza energetica nel settore residenziale;
mobilità sostenibile e uso di veicoli a basso impatto;
promozione delle fonti rinnovabili nel territorio comunale;
sviluppo delle infrastrutture smart della città ;
crescita della cultura per la sostenibilità ambientale nei cittadini
La redazione del P.A.E.S. deve scaturire da un momento di concertazione tra le strutture Comunali interessate alle suddette aree tematiche al fine di determinare una pianificazione comune strategica al 2020 dello sviluppo urbano della Città con la massima condivisione.