"Feste né hard né trash: da Berlusconi al massimo abbracci e carezze"
di Roberta Calò. "Dal punto di vista penale nel caso Ruby non c'è alcun tipo di ipotesi di reato. Non c'è la concussione né la prostituzione minorile, perché mancano i presupposti dell'una e dell'altra. Basta leggere la deposizione testimoniale del funzionario della questura che ha ricevuto la telefonata interloquendo con il presidente Berlusconi e vedere quali sono state le sue risposte, per rendersi perfettamente conto che la concussione è ben altra cosa. Questo tipo di reato, infatti, richiede l'esercizio della violenza o di una minaccia, di una pressione nei confronti della vittima che qui non c'è stata. Del resto gli stessi funzionari non si sono costituiti parte civilenel processo, cosa che avviene con notevole frequenza nell'ipotesi della concussione". Queste le dichiarazioni rilasciate da Maurizio Paniz, avvocato e deputato del Popolo delle Libertà, al Diritto di Critica.
Paniz ha chiarito che "la risposta l'ha già data la stessa Kharima el Marough quando ha dichiarato che non ci sono mai stati rapporti sessuali né interventi a questo fine del presidente Berlusconi. Anche per questa seconda ipotesi di reato manca del tutto la parte offesa. Assistiamo spesso a processi di questo tipo e c'è sempre una persona che si ritiene vittima: non è questo il caso". "Kharima el Marough - ha spiegato l'avvocato - è stata sentita moltissime volte dai magistrati e questa circostanza è di per sé è un'anomalia. La ragazza ha comunque escluso di aver avuto rapporti sessuali con il premier e dal momento che questo è il cuore del processo, se si esclude il reato, la risposta in termini processuali è presto data. Queste affermazioni sono state poi confermate da molte interviste rilasciate da Kharima el Marough che hanno evidenziato come la ragazza si ritenga parte offesa non rispetto all'imputato Berlusconi bensì nei riguardi dei pubblici ministeri. Non mi permetto comunque di dire che questa sia una trasposizione matematica di verità ma è certo un messaggio abbastanza chiaro per cui l'ipotesi di reato è stata forzata".
"Normalmente - ha concluso l'avvocato - il testimone chiamato a confermare un'accusa è il teste invocato soltanto dai magistrati. Il fatto che la ragazza venga convocata anche dalla difesa vuol dire che gli avvocati sono perfettamente consapevoli dell'utilità a fini difensivi della maggior parte delle dichiarazioni (per non dire tutte) di Kharima el Marough. Guardando quello che è stato proposto all'esame dibattimentale noto quindi una debolezza assoluta dal punto di vista accusatorio. Il processo chiarirà comunque se l'ipotesi di reato sia fondata o meno".
Dal canto suo la giovane marocchina non manca di seguire le orme del suo "protettore" e si scaglia contro le toghe: "Non mi sento parte lesa. Anzi, mi sento parte lesa. Parte lesa dai pm", senza perdere occasione di far luce sui misteriosi introiti di denaro giunti nelle sue tasche: "E' il mio sogno e sto creando le basi economiche per realizzarlo". Non si fa mancare nemmeno lei di gettar fango sull'opposizione, l'ex coinquilina Michelle Conçeicao Oliveira: "Non sa quel che dice. Continua a gettarmi fango addosso perché è invidiosa e gelosa. Non mi sono mai prostituita e nessuno ha cercato di costruirmi 'false identità'. La denuncerò per calunnia e falsa testimonianza".
Fa sentire anche la sua Barbara Faggioli, una delle ragazze assidue frequentatrici di Arcore: "Le feste non sono né hard né trash e da Berlusconi al massimo abbracci e carezze. A Berlusconi ho detto: 'Sono arrabbiata con la giustizia, ma non vedo l'ora di testimoniare. Sono stata inserita dai magistrati in una lista di ragazze definite prostitute. Dicono che saremmo state 'favoreggiate' o indotte alla prostituzione da Fede, Mora e Minetti. Ma il presidente io lo conosco da molto prima di loro tre. Berlusconi ha carisma, fascino: gli ho chiesto piccoli aiuti economici per gli studi e l'affitto per non pesare sui miei. E lui mi ha regalato anche una Mini. Lui regala auto come io regalo una Louis Vuitton". "Quando ci ha raccontato la sua storia -conclude la giovane alludendo a Ruby- ci ha intenerito. Ma ora, da questa vicenda, sta uscendo male: ha detto troppe bugie. Se la incontro non la saluto".
Paniz ha chiarito che "la risposta l'ha già data la stessa Kharima el Marough quando ha dichiarato che non ci sono mai stati rapporti sessuali né interventi a questo fine del presidente Berlusconi. Anche per questa seconda ipotesi di reato manca del tutto la parte offesa. Assistiamo spesso a processi di questo tipo e c'è sempre una persona che si ritiene vittima: non è questo il caso". "Kharima el Marough - ha spiegato l'avvocato - è stata sentita moltissime volte dai magistrati e questa circostanza è di per sé è un'anomalia. La ragazza ha comunque escluso di aver avuto rapporti sessuali con il premier e dal momento che questo è il cuore del processo, se si esclude il reato, la risposta in termini processuali è presto data. Queste affermazioni sono state poi confermate da molte interviste rilasciate da Kharima el Marough che hanno evidenziato come la ragazza si ritenga parte offesa non rispetto all'imputato Berlusconi bensì nei riguardi dei pubblici ministeri. Non mi permetto comunque di dire che questa sia una trasposizione matematica di verità ma è certo un messaggio abbastanza chiaro per cui l'ipotesi di reato è stata forzata".
"Normalmente - ha concluso l'avvocato - il testimone chiamato a confermare un'accusa è il teste invocato soltanto dai magistrati. Il fatto che la ragazza venga convocata anche dalla difesa vuol dire che gli avvocati sono perfettamente consapevoli dell'utilità a fini difensivi della maggior parte delle dichiarazioni (per non dire tutte) di Kharima el Marough. Guardando quello che è stato proposto all'esame dibattimentale noto quindi una debolezza assoluta dal punto di vista accusatorio. Il processo chiarirà comunque se l'ipotesi di reato sia fondata o meno".
Dal canto suo la giovane marocchina non manca di seguire le orme del suo "protettore" e si scaglia contro le toghe: "Non mi sento parte lesa. Anzi, mi sento parte lesa. Parte lesa dai pm", senza perdere occasione di far luce sui misteriosi introiti di denaro giunti nelle sue tasche: "E' il mio sogno e sto creando le basi economiche per realizzarlo". Non si fa mancare nemmeno lei di gettar fango sull'opposizione, l'ex coinquilina Michelle Conçeicao Oliveira: "Non sa quel che dice. Continua a gettarmi fango addosso perché è invidiosa e gelosa. Non mi sono mai prostituita e nessuno ha cercato di costruirmi 'false identità'. La denuncerò per calunnia e falsa testimonianza".
Fa sentire anche la sua Barbara Faggioli, una delle ragazze assidue frequentatrici di Arcore: "Le feste non sono né hard né trash e da Berlusconi al massimo abbracci e carezze. A Berlusconi ho detto: 'Sono arrabbiata con la giustizia, ma non vedo l'ora di testimoniare. Sono stata inserita dai magistrati in una lista di ragazze definite prostitute. Dicono che saremmo state 'favoreggiate' o indotte alla prostituzione da Fede, Mora e Minetti. Ma il presidente io lo conosco da molto prima di loro tre. Berlusconi ha carisma, fascino: gli ho chiesto piccoli aiuti economici per gli studi e l'affitto per non pesare sui miei. E lui mi ha regalato anche una Mini. Lui regala auto come io regalo una Louis Vuitton". "Quando ci ha raccontato la sua storia -conclude la giovane alludendo a Ruby- ci ha intenerito. Ma ora, da questa vicenda, sta uscendo male: ha detto troppe bugie. Se la incontro non la saluto".
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CRONACA