BARI. "A Milano fummo facili e buoni profeti. E' stata una camminata difficile, lunga, faticosa, per certi aspetti in salita, contraddistinta, e forse non poteva essere altrimenti, da qualche titubanza. Qualcuno, ovviamente, all'interno del Parlamento, e' tornato da dove era partito. Qualcuno che a Milano c'era, adesso e' tornato nel gregge, belante". E' questo in sintesi il messaggio che il presidente della Camera Gianfranco Fini ha lanciato ai suoi detrattori nella maggioranza di Governo, intervenendo a Bari alla prima conferenza nazionale di 'Generazione Futuro', i giovani di Futuro e Liberta'. Il politico bolognese ha parlato durante il suo intervento degli abbandoni di alcuni parlamentari del suo partito verificatisi nei mesi scorsi, ma ha trattato anche altri temi, come la politica estera e la difficile situazione immigratoria che sta vivendo l'Italia in queste ore.
"Probabilmente qualcuno e' cosi' impaurito - ha aggiunto - dall'idea di non essere domani nuovamente deputato, da essere persino pronto a dire che il governo Berlusconi-Scilipoti e' un governo che va sostenuto. Oppure qualche altro collega deputato e' sempre macerato dal dubbio, in perenne mal di pancia".
"Da' quasi l'impressione - ha sottolineato Fini - di andare avanti pero' con la testa rivolta indietro. E' un dato di realta', non lo nego ma e' un dato che non deve in alcun modo preoccuparci perche' si dimostra, e voi lo dimostrate con la vostra voglia di una politica pulita, che per davvero fa molto piu' rumore un albero che cade che una foresta che cresce. C'e' qualche albero o qualche e ramo in Parlamento che cade ma c'e' nel Paese una foresta di partecipazione e di consensi che cresce".
Secondo il leader di Fli, inoltre, il premier "con tutti i problemi che ha sul tavolo e che deve affrontare in quanto presidente del Consiglio, non perde occasione per dare prova dell'autentica ossessione che ha nei nostri confronti".
Inoltre per Fini occorre "smetterla con certe improvvisazioni che abbiamo verificato anche qualche giorno fa e continuiamo a verificare in ordine alla sfida enorme derivante dai flussi migratori".
Per Fini "c'e' sempre una ragione se si e' poco credibili nei momenti importanti e difficili. E l'Italia ha dimostrato in questo momento difficile di essere poco credibile agli occhi dei maggiori partner europei. Sono stato anche qui buon profeta, non perche' abbia la sfera di cristallo na unicamente perche' ho letto le carte e conosco alcune cose della politica europea, quando qualche giorno fa ho detto che quel permesso di soggiorno temporaneo per motivi umanitari, previsto dall'art. 20 della legge (Bossi-Fini, ndr) non sara' valido in Europa, cosa che - ha sottolineato Fini - e' puntualmente avvenuta".
NAPOLI (PDL): FINI CONSIDERA DEPUTATI COME GREGGE - "Si puo' dire cio' che si vuole, ma un presidente della Camera che considera la maggioranza che sostiene il governo 'un gregge belante' e' un fuor d'opera, una definizione insana neppure mai passata per la mente di uno dei soliti dittatorelli africani''. Lo dice il vicepresidente dei deputati Pdl, Osvaldo Napoli, replicando alle parole di Gianfranco Fini a Bari.
''Fini si propone di essere un loro emulo. E' questo - si domanda Napoli - l'amore per la Costituzione che ha insegnato ai giovani convenuti a Bari? E' questo il patriottismo costituzionale con cui Fini e Bocchino fanno gargarismi da mattina a sera? Non ci sono parole per definire un personaggio simile. Fini fa strame delle istituzioni in misura direttamente proporzionale alla percezione del suo fallimento politico. Di questo passo c'e' da aspettarsi qualche clamoroso gesto marinettiano''.
"C'e' solo da sperare - conclude Napoli - che Fini non immagini il sorvolo dannunziano della Camera con lancio di escrementi''.
"Probabilmente qualcuno e' cosi' impaurito - ha aggiunto - dall'idea di non essere domani nuovamente deputato, da essere persino pronto a dire che il governo Berlusconi-Scilipoti e' un governo che va sostenuto. Oppure qualche altro collega deputato e' sempre macerato dal dubbio, in perenne mal di pancia".
"Da' quasi l'impressione - ha sottolineato Fini - di andare avanti pero' con la testa rivolta indietro. E' un dato di realta', non lo nego ma e' un dato che non deve in alcun modo preoccuparci perche' si dimostra, e voi lo dimostrate con la vostra voglia di una politica pulita, che per davvero fa molto piu' rumore un albero che cade che una foresta che cresce. C'e' qualche albero o qualche e ramo in Parlamento che cade ma c'e' nel Paese una foresta di partecipazione e di consensi che cresce".
Secondo il leader di Fli, inoltre, il premier "con tutti i problemi che ha sul tavolo e che deve affrontare in quanto presidente del Consiglio, non perde occasione per dare prova dell'autentica ossessione che ha nei nostri confronti".
Inoltre per Fini occorre "smetterla con certe improvvisazioni che abbiamo verificato anche qualche giorno fa e continuiamo a verificare in ordine alla sfida enorme derivante dai flussi migratori".
Per Fini "c'e' sempre una ragione se si e' poco credibili nei momenti importanti e difficili. E l'Italia ha dimostrato in questo momento difficile di essere poco credibile agli occhi dei maggiori partner europei. Sono stato anche qui buon profeta, non perche' abbia la sfera di cristallo na unicamente perche' ho letto le carte e conosco alcune cose della politica europea, quando qualche giorno fa ho detto che quel permesso di soggiorno temporaneo per motivi umanitari, previsto dall'art. 20 della legge (Bossi-Fini, ndr) non sara' valido in Europa, cosa che - ha sottolineato Fini - e' puntualmente avvenuta".
NAPOLI (PDL): FINI CONSIDERA DEPUTATI COME GREGGE - "Si puo' dire cio' che si vuole, ma un presidente della Camera che considera la maggioranza che sostiene il governo 'un gregge belante' e' un fuor d'opera, una definizione insana neppure mai passata per la mente di uno dei soliti dittatorelli africani''. Lo dice il vicepresidente dei deputati Pdl, Osvaldo Napoli, replicando alle parole di Gianfranco Fini a Bari.
''Fini si propone di essere un loro emulo. E' questo - si domanda Napoli - l'amore per la Costituzione che ha insegnato ai giovani convenuti a Bari? E' questo il patriottismo costituzionale con cui Fini e Bocchino fanno gargarismi da mattina a sera? Non ci sono parole per definire un personaggio simile. Fini fa strame delle istituzioni in misura direttamente proporzionale alla percezione del suo fallimento politico. Di questo passo c'e' da aspettarsi qualche clamoroso gesto marinettiano''.
"C'e' solo da sperare - conclude Napoli - che Fini non immagini il sorvolo dannunziano della Camera con lancio di escrementi''.