BARI. Con il voto favorevole di 38 consiglieri (centro sinistra e UDC) e 20 astensioni ( PdL) è stata approvata in Consiglio regionale la proposta di legge su “Norme in materia di residenze sanitarie assistenziali, riabilitazione e hospice”. Dopo l’approvazione in precedenza dell’art. 1, è stato approvato un altro articolo aggiuntivo costituito da due emendamenti proposti dal centro destra.
Entrambi gli emendamenti sono stati approvati all’unanimità con modifiche. Il primo fa riferimento all’introduzione del “divieto assoluto dell’utilizzo del conto depositato e/o listino depositato per acquisti di beni e servizi durevoli, farmaci, dispositivi medici o altro materiale sanitario” da parte delle Aziende sanitarie.
Il secondo vincola i direttori generali a riparametrare la fornitura di beni e servizi al nuovo assetto determinato dal Piano di rientro.
Nelle prime ore della mattinata era pervenuta la valutazione resa dal servizio Affari e Studi giuridici e Legislativi del Consiglio regionale pugliese in merito ad eventuali aspetti di incostituzionalita' della proposta di legge sullo snellimento delle procedure di accreditamento degli hospice, e' stata comunicata all'intero Consiglio. Le valutazioni, spiega una nota del Consiglio, erano state richieste dall'opposizione che aveva ravvisato elementi in conflitto con la legislazione nazionale vigente.
Entrando nel merito della valutazione della proposta di legge, gli studi sostengono che ''si deve osservare che la disposizione recata dal comma 3, prevedendo la disapplicazione sine die di principi fondamentali, dettati dal d.igs. 502/1992 e recepiti nella legislazione regionale, appare passibile di censura da parte della Corte Costituzionale non ritenendosi sufficiente il generico rinvio al completamento del processo di autorizzazione e accreditamento di cui all'art.24, comma I della l.r. 8/2004 e .s.m. e i''.
''La nostra struttura ritiene di essere al di dentro della legittimita' costituzionale conferitaci dal titolo V della Costituzione''. Lo ha sostenuto l'assessore alle politiche della salute della Puglia, Tommaso Fiore, replicando all'intervento del consigliere Leonardo Di Gioia (Pdl) che aveva suggerito una sospensione dei lavori per poter svolgere una riflessione sul parere di costituzionalita' reso stamani dagli uffici sul testo della proposta di legge.
Per l'assessore Fiore il testo e' ''rispettoso dei principi costituzionali ed anche le perplessita' di ordine finanziario sono superabili con il ricorso ai Fondi Fesr riguardanti il potenziamento delle attivita' territoriali''.
''Ci sono situazioni - ha concluso - in cui gli interventi sono assolutamente marginali perche' le strutture soppresse erano gia' state avviate alla loro riconversione''.
Entrambi gli emendamenti sono stati approvati all’unanimità con modifiche. Il primo fa riferimento all’introduzione del “divieto assoluto dell’utilizzo del conto depositato e/o listino depositato per acquisti di beni e servizi durevoli, farmaci, dispositivi medici o altro materiale sanitario” da parte delle Aziende sanitarie.
Il secondo vincola i direttori generali a riparametrare la fornitura di beni e servizi al nuovo assetto determinato dal Piano di rientro.
Nelle prime ore della mattinata era pervenuta la valutazione resa dal servizio Affari e Studi giuridici e Legislativi del Consiglio regionale pugliese in merito ad eventuali aspetti di incostituzionalita' della proposta di legge sullo snellimento delle procedure di accreditamento degli hospice, e' stata comunicata all'intero Consiglio. Le valutazioni, spiega una nota del Consiglio, erano state richieste dall'opposizione che aveva ravvisato elementi in conflitto con la legislazione nazionale vigente.
Entrando nel merito della valutazione della proposta di legge, gli studi sostengono che ''si deve osservare che la disposizione recata dal comma 3, prevedendo la disapplicazione sine die di principi fondamentali, dettati dal d.igs. 502/1992 e recepiti nella legislazione regionale, appare passibile di censura da parte della Corte Costituzionale non ritenendosi sufficiente il generico rinvio al completamento del processo di autorizzazione e accreditamento di cui all'art.24, comma I della l.r. 8/2004 e .s.m. e i''.
''La nostra struttura ritiene di essere al di dentro della legittimita' costituzionale conferitaci dal titolo V della Costituzione''. Lo ha sostenuto l'assessore alle politiche della salute della Puglia, Tommaso Fiore, replicando all'intervento del consigliere Leonardo Di Gioia (Pdl) che aveva suggerito una sospensione dei lavori per poter svolgere una riflessione sul parere di costituzionalita' reso stamani dagli uffici sul testo della proposta di legge.
Per l'assessore Fiore il testo e' ''rispettoso dei principi costituzionali ed anche le perplessita' di ordine finanziario sono superabili con il ricorso ai Fondi Fesr riguardanti il potenziamento delle attivita' territoriali''.
''Ci sono situazioni - ha concluso - in cui gli interventi sono assolutamente marginali perche' le strutture soppresse erano gia' state avviate alla loro riconversione''.
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