LECCE. Comincia domani la settimana di educazione ambientale denominata Porta la sporta”. Si tratta di una campagna lanciata a livello nazionale che punta alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla necessità di adottare una borsa riutilizzabile in ogni situazione di acquisto e trasporto, così da ridurre drasticamente il ricorso a sacchetti di plastica monouso che possiedono un notevole impatto negativo sull’ambiente.
Questa seconda edizione della settimana nazionale – in programma dal 16 al 23 aprile - acquista particolare significato nell'anno in cui è entrato in vigore il divieto di commercializzazione per i sacchetti di plastica ed è stata recepita l'ultima direttiva europea in materia di gestione dei rifiuti che, per la prima volta, mette la prevenzione del rifiuto tra le azioni prioritarie da intraprendere.
La Campagna Porta la Sporta è l'unica realtà che dal marzo 2009 ha lavorato intensamente a livello nazionale e in modo mirato per preparare l'opinione pubblica al divieto dei sacchetti di plastica di cui si parlava dal 2007. Attraverso un'attività di comunicazione capillare ha promosso presso enti locali, associazioni di varia natura e aziende, tra cui la grande distribuzione, un pacchetto mirato alla riduzione del sacchetto monouso. Con il supporto del suo sito ha fatto informazione sul danno ambientale derivato dalla plastica ma anche sulla necessità di andare oltre ad un consumo “usa e getta” per evitare che, con l'entrata in vigore del divieto si passasse, a parità di consumo, ad un altro materiale monouso, seppur biodegradabile ma non per questo privo di impatto ambientale.
L'obiettivo primario della campagna è quello di eliminare progressivamente le soluzioni “usa e getta” quando si hanno a disposizione per lo stesso utilizzo della soluzioni a più basso impatto ambientale. Il sacchetto, che non è certamente il peggior nemico dell'ambiente, rappresenta però l'emblema del nostro consumismo e l'oggetto più presente del nostro quotidiano che riveste tutti i nostri acquisti.
Allo stesso tempo è l'oggetto di cui possiamo fare più facilmente a meno dotandoci di una serie di borse riutilizzabili.
La campagna, a partire dal racconto sul sacchetto di plastica, vuole far ragionare sull'uso improprio della plastica nell'usa e getta e sull'assurdità di sprecare energia e risorse preziose per soddisfare comodità momentanee e compromettere il futuro delle generazioni a venire.
L’adesione del Comune di Lecce all’iniziativa si concretizzerà attraverso la produzione di borse riutilizzabili in tela sulle quali stampare il logo del Comune ed uno slogan che inviti a far uso della borsa piuttosto che dei sacchetti di plastica. Ma non solo. Le borse verranno distribuite, durante la settimana dal 16 al 23 aprile, a tutti gli alunni delle scuole primarie delle città , in modo da raggiungere un elevato numero di famiglie, sollecitandole a modificare i propri comportamenti in ogni situazione di acquisto e di trasporto.
L’altro messaggio che Porta la sporta vuole trasmettere è che tutti possiamo prendere parte alla lotta ai cambiamenti climatici in atto, riducendo l'impronta ecologica determinata dai nostri stili di vita e che dobbiamo farlo formando un fronte di opinione unico capace di ottenere l'attenzione della politica e dell'industria stimolandoli a intraprendere scelte improntate alla sostenibilità invece che allo sfruttamento e al saccheggio delle risorse naturali in diminuzione: acqua potabile, foreste, terreni fertili, eccetera.
Questa seconda edizione della settimana nazionale – in programma dal 16 al 23 aprile - acquista particolare significato nell'anno in cui è entrato in vigore il divieto di commercializzazione per i sacchetti di plastica ed è stata recepita l'ultima direttiva europea in materia di gestione dei rifiuti che, per la prima volta, mette la prevenzione del rifiuto tra le azioni prioritarie da intraprendere.
La Campagna Porta la Sporta è l'unica realtà che dal marzo 2009 ha lavorato intensamente a livello nazionale e in modo mirato per preparare l'opinione pubblica al divieto dei sacchetti di plastica di cui si parlava dal 2007. Attraverso un'attività di comunicazione capillare ha promosso presso enti locali, associazioni di varia natura e aziende, tra cui la grande distribuzione, un pacchetto mirato alla riduzione del sacchetto monouso. Con il supporto del suo sito ha fatto informazione sul danno ambientale derivato dalla plastica ma anche sulla necessità di andare oltre ad un consumo “usa e getta” per evitare che, con l'entrata in vigore del divieto si passasse, a parità di consumo, ad un altro materiale monouso, seppur biodegradabile ma non per questo privo di impatto ambientale.
L'obiettivo primario della campagna è quello di eliminare progressivamente le soluzioni “usa e getta” quando si hanno a disposizione per lo stesso utilizzo della soluzioni a più basso impatto ambientale. Il sacchetto, che non è certamente il peggior nemico dell'ambiente, rappresenta però l'emblema del nostro consumismo e l'oggetto più presente del nostro quotidiano che riveste tutti i nostri acquisti.
Allo stesso tempo è l'oggetto di cui possiamo fare più facilmente a meno dotandoci di una serie di borse riutilizzabili.
La campagna, a partire dal racconto sul sacchetto di plastica, vuole far ragionare sull'uso improprio della plastica nell'usa e getta e sull'assurdità di sprecare energia e risorse preziose per soddisfare comodità momentanee e compromettere il futuro delle generazioni a venire.
L’adesione del Comune di Lecce all’iniziativa si concretizzerà attraverso la produzione di borse riutilizzabili in tela sulle quali stampare il logo del Comune ed uno slogan che inviti a far uso della borsa piuttosto che dei sacchetti di plastica. Ma non solo. Le borse verranno distribuite, durante la settimana dal 16 al 23 aprile, a tutti gli alunni delle scuole primarie delle città , in modo da raggiungere un elevato numero di famiglie, sollecitandole a modificare i propri comportamenti in ogni situazione di acquisto e di trasporto.
L’altro messaggio che Porta la sporta vuole trasmettere è che tutti possiamo prendere parte alla lotta ai cambiamenti climatici in atto, riducendo l'impronta ecologica determinata dai nostri stili di vita e che dobbiamo farlo formando un fronte di opinione unico capace di ottenere l'attenzione della politica e dell'industria stimolandoli a intraprendere scelte improntate alla sostenibilità invece che allo sfruttamento e al saccheggio delle risorse naturali in diminuzione: acqua potabile, foreste, terreni fertili, eccetera.