(AGI) - Roma, 26 apr. - L'Italia partecipera' ai bombardamenti Nato sulla Libia. Lo ha annunciato il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in una telefonata al Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama.
Immediato, il "no" della Lega espresso dal ministro Roberto Calderoli e dal viceministro Roberto Castelli.
L'Italia "ha deciso di aumentare la flessibilita' operativa dei propri velivoli con azioni mirate contro specifici obiettivi militari selezionati sul territorio libico, nell'intento di contribuire a proteggere la popolazione civile libica. Con cio', nel partecipare su un piano di parita' alle operazioni alleate, l'Italia si mantiene sempre nei limiti previsti dal mandato dell'operazione e dalle Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite".
IL NO DELLA LEGA - La Lega "e' contraria a qualsiasi intervento con l'uso della forza in Libia che possa coinvolgere dei civili. L'Italia ha gia' fatto quello che doveva fare, senza avere nulla in cambio sul fronte della immigrazione", ha detto il ministro Roberto Calderoli, escludendo che su questa vicenda possa aprirsi una crisi di governo, cosi' come chiesto dal vicepresidente di Fli, Italo Bocchino: "Nessuna crisi - ha detto Calderoli - noi facciamo la nostra battaglia convinti di essere nel giusto. Quando un governo decide - ha concluso - deve decidere in maniera collegiale". Anche il vice ministro Roberto Castelli ha dichiarato che un'azione militare da parte dell'Italia in Libia non avra' il voto della Lega.
Immediato, il "no" della Lega espresso dal ministro Roberto Calderoli e dal viceministro Roberto Castelli.
L'Italia "ha deciso di aumentare la flessibilita' operativa dei propri velivoli con azioni mirate contro specifici obiettivi militari selezionati sul territorio libico, nell'intento di contribuire a proteggere la popolazione civile libica. Con cio', nel partecipare su un piano di parita' alle operazioni alleate, l'Italia si mantiene sempre nei limiti previsti dal mandato dell'operazione e dalle Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite".
IL NO DELLA LEGA - La Lega "e' contraria a qualsiasi intervento con l'uso della forza in Libia che possa coinvolgere dei civili. L'Italia ha gia' fatto quello che doveva fare, senza avere nulla in cambio sul fronte della immigrazione", ha detto il ministro Roberto Calderoli, escludendo che su questa vicenda possa aprirsi una crisi di governo, cosi' come chiesto dal vicepresidente di Fli, Italo Bocchino: "Nessuna crisi - ha detto Calderoli - noi facciamo la nostra battaglia convinti di essere nel giusto. Quando un governo decide - ha concluso - deve decidere in maniera collegiale". Anche il vice ministro Roberto Castelli ha dichiarato che un'azione militare da parte dell'Italia in Libia non avra' il voto della Lega.
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