ROMA. Una soldatessa di 24 anni in servizio presso una pattuglia dell’esercito in servizio davanti all’Ambasciata di Algeria a Roma si è sparata un colpo di fucile alla pancia. E’ successo intorno alle 12.30. Alla base del gesto ci sarebbe una lite telefonica con il fidanzato. La ragazza è stata ricoverata in codice rosso al policlinco Umberto I, dove è stata sottoposta a intervento chirurgico.
«Le condizioni della militare sono rassicuranti, a quanto ci riferiscono i medici, possiamo dire che è fuori pericolo». A riferirlo è il capitano Matteo Tuzi, ufficiale delle pubbliche relazioni del Sesto reggimento Genio che è arrivato di fronte all’ambasciata algerina di via Bertoloni a Roma. A quanto riferito dall’ufficiale, la giovane originaria di Bari e di 24 anni, è una volontaria del Secondo reggimento Alpini per il progetto Strade sicure.
«Tutti i nostri volontari – ha spiegato ancora – sono molto bene addestrati e stanno contribuendo ai controlli in città». Riguardo alle cause del suo ferimento non ha voluto sbilanciarsi: «È presto per fare ipotesi – ha spiegato – le forze dell’ordine stanno indagando e stanno ascoltando tutte le persone informate, anche il militare che era di sentinella con lei. Abbiamo avvertito tutti i familiari che stanno arrivando a Roma, stiamo cercando di farla sentire circondata da tutto il nostro affetto».
«Le condizioni della militare sono rassicuranti, a quanto ci riferiscono i medici, possiamo dire che è fuori pericolo». A riferirlo è il capitano Matteo Tuzi, ufficiale delle pubbliche relazioni del Sesto reggimento Genio che è arrivato di fronte all’ambasciata algerina di via Bertoloni a Roma. A quanto riferito dall’ufficiale, la giovane originaria di Bari e di 24 anni, è una volontaria del Secondo reggimento Alpini per il progetto Strade sicure.
«Tutti i nostri volontari – ha spiegato ancora – sono molto bene addestrati e stanno contribuendo ai controlli in città». Riguardo alle cause del suo ferimento non ha voluto sbilanciarsi: «È presto per fare ipotesi – ha spiegato – le forze dell’ordine stanno indagando e stanno ascoltando tutte le persone informate, anche il militare che era di sentinella con lei. Abbiamo avvertito tutti i familiari che stanno arrivando a Roma, stiamo cercando di farla sentire circondata da tutto il nostro affetto».