"Melania non era a conoscenza di nessun segreto"

di Roberta Calò. Gli inquirenti smentiscono l'ipotesi che la donna potrebbe essere stata uccisa perchè a conoscenza di un segreto che avrebbe potuto svelare. Intanto le pagine dell'anatomopatologo Andrea Tagliabracci perlano chiaro: "La vittima ha riportato numerose ferite su mani e braccia. Tutti non letali e inferti con una lama piuttosto corta incapace di arrivare in profondità".
Continuano intanto le ricerche lungo una strada alternativa a quella principale che collega i due luoghi salendo a Colle San Giacomo per poi ridiscendere verso l’Abruzzo. Si tratta di una strada che attraversa la frazione di Colle e dove i cani molecolari avevano fiutato delle tracce.
Resta da spiegare una valigia nera presente nel bagagliaio dell'auto del marito nei giorni vicini alla scomparsa.
L'unica certezza che sembrano al momento fornire le tracce investigative è che, vista l'arma del delitto non ancora ritrovata ma che secondo alcune ipotesi si tratterebbe di un coltellino o simile, non si tratterebbe di omicidio preterintenzionale. Anche in questo caso come nei delitti passati, si assiste probabilmente a quello che Stoppa ha definito "interesse parossistico ed eccessivo, imbarbarimento dell'informazione che innesca un interesse morboso della popolazione"; nei giorni successivi all'omicidio infatti si assistette a flussi degli ormai noti turisti dell'orrore. Lo stesso Stoppa ha concluso: "Ognuno è un ottimo investigatore, in poltrona. Ma a che serve? Intralcia solo il lavoro".

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