Moda: noi che... senza fiori e pizzo non si usciva di casa!

di Manuela Merico. Sono passati ormai 40 anni dall’epoca della brillantina e della Febbre del Sabato Sera, eppure fiori e pizzi non tramontano mai... A far da cavia questa volta, sono le calze o meglio i collant che donano colore ad un semplicissimo abito nero e si abbinano senza una regola a scarpe, scialle e bracciali.
Nate nel 1959 a cura della Du Pont, azienda chimica che tutt’ora fattura miliardi, le calze lunghe (dette volgarmente) sono un must della nuova stagione primaverile.
Lo scienziato W.H. Carothers, che già vent’anni prima aveva scoperto il nylon, mai avrebbe immaginato che la fibra da lui studiata e ristudiata in laboratorio sarebbe diventata un intramontabile accessorio per rendere le donne più sexy. Dopo tale scoperta, fece il suo ingresso la calza in lycra: calda, contenitiva e meno delicata della precedente.
Tra taglie uniche e denari (peso in grammi di 9.000 metri di filo) c’era da impazzire nella scelta della calza più adatta, ma una cosa era certa: la trasparenza era sacrificata. Infatti, a più di 50 anni dalla loro prima apparizione, i collant, destano ancora qualche riluttanza nel mondo maschile, accusati di essere meno affascinanti e provocanti rispetto a guepiere e reggicalze. Forse gli uomini non hanno tutti i torti!
E’ consuetudine vedere donne in collant molto scuri o addirittura leggings indossati sotto bellissime minigonne. La primavera 2011 così, ci riporta una ventata di freschezza grazie a fantasie colorate e velate per rendere la donna sensuale e divertente e per accontentare il sesso maschile nell’apprezzare l’eleganza delle proprie compagne.

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