"O mia o di nessuno", e le spara al petto: grave a Bari 25enne

BARI. E' stato Giacomo Stea, "faccia d'angelo", 27 anni, di Bari, gia' noto alle forze dell'ordine, a sparare ieri sera ferendo gravemente una 25enne di Bari. L'uomo, identificato e bloccato dagli agenti della Squadra Mobile del capoluogo, nella notte ha confessato ed e' stato arrestato con le accuse di tentato omicidio e porto, detenzione di arma clandestina e violazione delle prescrizioni imposte dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale imposta con l'obbligo di soggiorno. All'origine del ferimento ci sarebbe stato il rapporto tra i due sin da ragazzini, ritenuto vicino al clan Capriati del Borgo Antico, nel 2006 il giovane viene arrestato e finisce in carcere per associazione per delinquere, rimanendo recluso sino al 2010. Nel frattempo la ragazza decide di andare avanti con la sua vita, sposandosi. All'uscita dal carcere l'ex la rintraccia e cerca di farla tornare insiieme, la minaccia assieme al marito ed ai suoi genitori. Telefonate ed sms del tipo "O mia o di nessuno". La donna decide di incontralo, con la speranza di convincerlo a lasciare in pace lei e la sua famiglia. Ieri sera, poco dopo le 20, lo raggiunge a casa sua, al quartiere Liberta', qui in auto i due si allontanano ma nonostante le proteste della giovane, il 27enne estrae una pistola, un revolver, e se lo punta alla testa: "se non torni con me mi ammazzo". Poi, improvvisamente ci ripensa: "Se non puoi essere mia prima ammazzo te e poi mi sparo". Le punta la pistola al petto e spara. Subito la lascia al Policlinico dove in rianimazione la giovane riesce a scrivere il nome del responsabile dell'accaduto.

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