di Daniele Martini. Si torna a parlare di sanità e quindi della costruzione dell’Ospedale di Cisternino-Fasano-Ostuni. A tal proposito oggi, presso la sede dell’assessorato regionale alle Opere pubbliche (via delle Magnolie, 8 - Zona Industriale - Modugno - BA), si è svolto un incontro tecnico, convocato dall’Assessore regionale alle Opere Pubbliche Fabiano Amati, per l’analisi del nuovo studio di fattibilità della costruzione della nuova struttura ospedaliera.
La Asl di Brindisi aveva assunto l’impegno di presentare il nuovo studio nel febbraio scorso durante uno degli incontri convocati da Amati con i rappresentanti delle Asl regionali che avevano già presentato uno studio di prefattibilità per la realizzazione di nuove strutture ospedaliere nei rispettivi ambiti provinciali, così come richiesto da parte dell’assessorato alla Sanità.
Alla riunione hanno partecipato il Dirigente del Servizio Lavori pubblici Francesco Bitetto, il Direttore dell’ Area Politiche per la programmazione della salute, delle persone e delle pari opportunità Mario Aulenta, il Dirigente del Servizio Programmazione e Gestione sanitaria Lucia Buonamico, il Dirigente del servizio Affari generali Nicola Lopane, il Direttore generale dell’Agenzia regionale sanitaria pugliese Francesco Bux, il Segretario Generale dell’Autorità di Bacino della Puglia Antonio di Santo, la coordinatrice della Cabina di regia Anna Maria Candela e il Direttore generale della Asl di Brindisi Rodolfo Rollo.
L'incontro ha risposto ad una serie di requisiti ed è stato funzionale sia all’ipotesi di avvio della finanza di progetto che, eventualmente, a quella della locazione finanziaria (entrambi strumenti previsti dal Codice dei contratti). Si è infine tenuto conto della necessità di individuare un’area da subito idonea alla costruzione di un ospedale, che non presenti particolari problematiche idrogeologiche e che tenga conto del potenziale bacino d’utenza, sforzandosi di abbattere al massimo il contributo pubblico e la valorizzazione del patrimonio immobiliare dismesso. Dunque lo studio della Asl di Brindisi, così come quelli delle Asl di Lecce, Taranto e Bat, che secondo crono programma sono state convocate per i prossimi 20 maggio e 10 giugno, è chiamato a descrivere l’intervento da realizzare e a dimostrarne la coerenza, la fattibilità, la sostenibilità finanziaria e gestionale, nonché a tener conto dei vincoli fissati al dimensionamento della rete ospedaliera dal Piano di Rientro 2010-2012 e dai conseguenti adempimenti attuativi.
La Asl di Brindisi aveva assunto l’impegno di presentare il nuovo studio nel febbraio scorso durante uno degli incontri convocati da Amati con i rappresentanti delle Asl regionali che avevano già presentato uno studio di prefattibilità per la realizzazione di nuove strutture ospedaliere nei rispettivi ambiti provinciali, così come richiesto da parte dell’assessorato alla Sanità.
Alla riunione hanno partecipato il Dirigente del Servizio Lavori pubblici Francesco Bitetto, il Direttore dell’ Area Politiche per la programmazione della salute, delle persone e delle pari opportunità Mario Aulenta, il Dirigente del Servizio Programmazione e Gestione sanitaria Lucia Buonamico, il Dirigente del servizio Affari generali Nicola Lopane, il Direttore generale dell’Agenzia regionale sanitaria pugliese Francesco Bux, il Segretario Generale dell’Autorità di Bacino della Puglia Antonio di Santo, la coordinatrice della Cabina di regia Anna Maria Candela e il Direttore generale della Asl di Brindisi Rodolfo Rollo.
L'incontro ha risposto ad una serie di requisiti ed è stato funzionale sia all’ipotesi di avvio della finanza di progetto che, eventualmente, a quella della locazione finanziaria (entrambi strumenti previsti dal Codice dei contratti). Si è infine tenuto conto della necessità di individuare un’area da subito idonea alla costruzione di un ospedale, che non presenti particolari problematiche idrogeologiche e che tenga conto del potenziale bacino d’utenza, sforzandosi di abbattere al massimo il contributo pubblico e la valorizzazione del patrimonio immobiliare dismesso. Dunque lo studio della Asl di Brindisi, così come quelli delle Asl di Lecce, Taranto e Bat, che secondo crono programma sono state convocate per i prossimi 20 maggio e 10 giugno, è chiamato a descrivere l’intervento da realizzare e a dimostrarne la coerenza, la fattibilità, la sostenibilità finanziaria e gestionale, nonché a tener conto dei vincoli fissati al dimensionamento della rete ospedaliera dal Piano di Rientro 2010-2012 e dai conseguenti adempimenti attuativi.