Pasqua: Santa Chiara e l'ottavo centenario della fondazione delle Clarisse

di Vittorio Polito. Ricorre nell’anno 2012 l’ottavo Centenario della Fondazione delle Sorelle Povere di Santa Chiara. La ricorrenza non è la commemorazione di un passato glorioso, ma un evento che si fa memoria, al fine di promuovere uno slancio finalizzato a rinnovare la volontà di servire la chiesa.
La sera della domenica delle Palme (1211 o 1212) una bella ragazza diciottenne fugge dalla sua casa in Assisi e corre alla Porziuncola, dove l’attendono Francesco e il gruppo dei suoi frati minori. Le fanno indossare un saio da penitente, le tagliano i capelli e poi la ricoverano in due successivi monasteri benedettini, a Bastia e a Sant’Angelo.
Chiara Offreducci, meglio conosciuta come Chiara d’Assisi, aveva solo dodici anni quando Francesco d’Assisi compì nella pubblica piazza il gesto di spogliarsi dei vestiti per restituirli al padre. Sette anni dopo Chiara lo raggiunse alla Porziuncola, la Cappella di antica costruzione e venerata per le apparizioni angeliche in essa avvenute. Chiara fu anche fondatrice dell’Ordine femminile delle “povere recluse di San Damiano”, chiamato in seguito “delle Clarisse”, in cui Chiara fu nominata Badessa, mentre Francesco d’Assisi dettò la prima regola. In seguito Chiara scrisse la Regola definitiva chiedendo ed ottenendo da Gregorio IX il “privilegio della povertà”.
La Porziuncola, rimasta per lungo tempo in abbandono, fu restaurata da S. Francesco, il quale comprese qui chiaramente la sua vocazione e fondò l’Ordine dei Frati Minori (1209), “fissando qui la sua dimora - dice San Bonaventura - per la riverenza che aveva verso gli Angeli e per il grande amore alla Madre di Cristo”. Dai Benedettini ottenne in dono il luogo e la cappella per farne il centro della sua nuova istituzione. Il 28 marzo 1211 Chiara vi ricevette dal Santo l’abito religioso, dando così vita all’Ordine delle Clarisse.
La fondazione del primo monastero delle clarisse risale all’agosto del 1225 per opera di SantaChiara, come attesta una preziosa cronaca conservata nell’archivio della biblioteca Jacobilli: “Il 27 Agosto 1225 certo Angeluccio di Foligno vendette 4 staia di terra alle Consorelle Chiara di Assisi e due delle sue prime compagne”. Gli inizi furono gloriosi e certamente le Sorelle continuarono sulla traccia lasciata dalla Santa Fondatrice. Il complesso di S. Caterina del monte Sinai, vergine e martire, in via Alunno a Foligno, ha preso inizio da un primo nucleo oratoriale intitolato alla SS. Trinità agli inizi del secolo XIII.Le prime notizie sulla fondazione risalgono al 1374: sotto questa data nelle Cronache di Foligno si legge che fu dato inizio a un ospedale per ‘I poveri infermi’. Nel 1476, in seguito alla peste, fu costruita la Chiesa di S. Sebastiano, affiancata alla confraternita che assisteva l’ospedale. Le Clarisse del Monastero di S. Caterina del monte Sinai, avendo subito la soppressione del loro antico monastero nel rione del Campo (con la Chiesa di S. Maria Infraportas), nel 1869 furono accolte dalle sorelle del monastero S. Lucia di Foligno, ove stettero 19 anni. Quando la Provvidenza di Dio lo permise, l’Abbadessa Madre Matilde Bracci e le sue sorelle, nel luglio del 1887 acquistarono i locali del Conservatorio della Madre Paola e vi si trasferirono. Per aver contemplato, in una Notte di Natale, sulle pareti della sua cella il presepe e i riti delle funzioni solenni che si svolgevano a Santa Maria degli Angeli, è scelta da Pio XII quale protettrice della televisione. Erede dello spirito francescano, si preoccupa di diffonderlo, distinguendosi per il culto verso il SS. Sacramento che salva il convento dai Saraceni nel 1243. (Avvenire).
In Bari, nei pressi del porto, è presente la Chiesa dedicata a Santa Chiara. Anticamente era chiamata S. Maria degli Alemanni, perché apparteneva all’Ordine Teutonico, fatta erigere dai cavalieri per il loro passaggio da Bari per recarsi in Palestina. Nel secolo XVI il monastero delle Clarisse comprendeva 26 monache, 14 professe e tre novizie. Nel 1594 per disposizione dell’arcivescovo Ricciardi, a causa delle insufficienze delle rendite furono ridotte a 31. Oggi il convento non esiste più, ma rimane la Chiesa dedicata alla Santa anche per la presenza di una tela raffigurante Santa Chiara, opera di Nicola Gliri. In provincia di Bari sono presenti i monasteri delle Clarisse, con annessi Conventi, a Bisceglie ed a Mola di Bari.

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