di Roberta Calò. Bari nel suo immenso splendore di città di mare vanta uno dei più bei lungomari d'Italia, in particolare a seguito dei lavori di rifacimento che hanno interessato tutto il centro storico.
Il programma di recupero ha perfino visto sorgere stabilimenti balneari e aree verdi attrezzate. I baresi, che da sempre godono e usufruiscono delle non recentissime migliorie, hanno anche messo in conto una atavica e pacifica convivenza con realtà urbane "calde" come ad esempio la prostituzione. Sul tratto, infatti, del lungomare Traiano sono ben visibili e facilmente raggiungibili ville o piccole case o spiazzi open space dove donne italiane e straniere esercitano la loro professione sotto gli occhi dei cittadini e dei vigili urbani che superano indifferentemente questi traffici notturni e diurni, ma si fermano diligentemente a multare le macchine parcheggiate abusivamente in prossimità della vicina discoteca Cafè del Mar.
Nell'ultimo periodo gli "affittuari" di questa zona sarebbero aumentati; su questo tratto di strada direzione San Giorgio infatti ci sono villette e piccoli palazzi disabitati, le cui costruzioni non sono mai state portate a compimento. Quelle che si vedono sono solo le mura esterne, gli scheletri di strutture abbandonate a se stesse e a quanti passano e trovano rifugio lì accampandosi abusivamente.
Numerosi sono infatti gli extracomunitari che con le rispettive famiglie hanno trovato dimora in loco; dalla strada infatti è possibile intravedere traffico di persone, di macchine, panni stesi, bambini che giocano nel campo incolto che circonda le strutture, via vai di materassi e reti. Nelle vicinanze si trova peraltro una fermata di bus che consente agli extracomunitari di raggiungere facilmente il posto. Si tratta di una vera e propria zona residenziale in piena regola dove tornare dopo aver affollato gli angoli ai semafori delle strade cercando di impietosire gli automobilisti trascinandosi dietro i bambini o sfruttando stampelle per mostrarsi portatori di un deficit fisico palesemente falso. Lo sconforto dei baresi viene aggravato dalle recenti decisioni governative che hanno previsto l'accoglienza forzata di uno spropositato numero di profughi provenienti dalla Libia.
In questa zona governata dall' anarchia, in cui l'intervento delle forze dell'ordine più volte sollecitate anche dai residenti nelle zone limitrofe non appare risolutivo, c'è da sperare che il premier acquisti una villa anche qui...
Il programma di recupero ha perfino visto sorgere stabilimenti balneari e aree verdi attrezzate. I baresi, che da sempre godono e usufruiscono delle non recentissime migliorie, hanno anche messo in conto una atavica e pacifica convivenza con realtà urbane "calde" come ad esempio la prostituzione. Sul tratto, infatti, del lungomare Traiano sono ben visibili e facilmente raggiungibili ville o piccole case o spiazzi open space dove donne italiane e straniere esercitano la loro professione sotto gli occhi dei cittadini e dei vigili urbani che superano indifferentemente questi traffici notturni e diurni, ma si fermano diligentemente a multare le macchine parcheggiate abusivamente in prossimità della vicina discoteca Cafè del Mar.
Nell'ultimo periodo gli "affittuari" di questa zona sarebbero aumentati; su questo tratto di strada direzione San Giorgio infatti ci sono villette e piccoli palazzi disabitati, le cui costruzioni non sono mai state portate a compimento. Quelle che si vedono sono solo le mura esterne, gli scheletri di strutture abbandonate a se stesse e a quanti passano e trovano rifugio lì accampandosi abusivamente.
Numerosi sono infatti gli extracomunitari che con le rispettive famiglie hanno trovato dimora in loco; dalla strada infatti è possibile intravedere traffico di persone, di macchine, panni stesi, bambini che giocano nel campo incolto che circonda le strutture, via vai di materassi e reti. Nelle vicinanze si trova peraltro una fermata di bus che consente agli extracomunitari di raggiungere facilmente il posto. Si tratta di una vera e propria zona residenziale in piena regola dove tornare dopo aver affollato gli angoli ai semafori delle strade cercando di impietosire gli automobilisti trascinandosi dietro i bambini o sfruttando stampelle per mostrarsi portatori di un deficit fisico palesemente falso. Lo sconforto dei baresi viene aggravato dalle recenti decisioni governative che hanno previsto l'accoglienza forzata di uno spropositato numero di profughi provenienti dalla Libia.
In questa zona governata dall' anarchia, in cui l'intervento delle forze dell'ordine più volte sollecitate anche dai residenti nelle zone limitrofe non appare risolutivo, c'è da sperare che il premier acquisti una villa anche qui...