Racket a Brindisi: tangenti sino a 50mila euro, 3 arresti

BRINDISI. Gli agenti della Squadra Mobile di Brindisi e del commissariato di Mesagne (Brindisi) stanno eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre persone accusate di tentata estorsione e di minacce con metodi mafiosi. Il provvedimento e' stato firmato dal gip del Tribunale di Lecce su richiesta della Procura distrettuale antimafia.

LE INDAGINI - Le indagini sono scaturite dalla denuncia del titolare di una nota attività commerciale a Brindisi, dal quale i malfattori avrebbero preteso il versamento di una tangente di 50 mila euro, poi ridotta a 30 mila euro, e quindi a 10 mila euro a titolo di acconto. Gli estorsori avrebbero minacciato di far saltare in aria il locale, e avrebbero cercato di intimidire il commerciante evocando i nomi di esponenti di spicco, latitanti o detenuti, della Sacra Corona Unita.
"Fondamentale – ha sottolineato il capo della squadra mobile Francesco Barnaba – si rivela per questo tipo di reati la collaborazione tra le vittime e le forze dell'ordine. Quando la vittima ha il coraggio di denunciare una estorsione la risposta nei confronti di questo odioso reato è sempre concreto ed efficace. Nel caso in questione si evidenzia un fatto importante, la saldatura tra alcuni esponenti della mala mesagnese con quella brindisina".

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