Recensione: The Next Three Days

di Gianfabio Pellino. Passati tre anni dall’irruzione della polizia in casa sua, John Brennan non intende rassegnarsi all’idea che la moglie Laura abbia assassinato con un colpo di estintore alla testa la sua datrice di lavoro. Certo la vita deve continuare, non fosse altro che per garantire quanto più possibile la serenità del piccolo Luke, e il lavoro non va trascurato, ma alle parole dell’avvocato circa l’inutilità anche solo di pensare di ricorrere in appello proprio non intende dare seguito, maturando così piano piano la folle idea di progettare l’evasione di Laura.
Rifacimento hollywoodiano del francese “Pour elle”, diretto nel 2008 da Fred Cavayé e interpretato da Vincent Lindon e da Diane Kruger, “The Next Three Days” si mantiene piuttosto fedele all’originale, pur senza appiattirsi a una copia conforme, e offre l’ennesima vigorosa interpretazione di Russell Crowe, non più tonico come ai bei tempi de “Il gladiatore” ma sempre credibile quando si tratta di passare all‘azione, anche se qualche concessione in più alla sospensione dell’incredulità occorre qui farla passare, dal momento che John Brennan è un tranquillo insegnante con una vita familiare più che serena e che mai, fino all’arresto di Laura, avrebbe pensato di poter un giorno sfoderare una pistola e puntarla in faccia a qualcuno.
In cabina di regia, Paul Haggis, autore di fiducia di Clint Eastwood (suoi i copioni di “Million Dollar Baby” e di “Flags of Our Fathers”, oltre che di questo “The Next Three Days”) confeziona un film di buon intrattenimento, cui nuoce tuttavia uno sbilanciamento piuttosto marcato fra una prima parte tutta giocata sui piccoli grandi sconvolgimenti del quotidiano affrontati da John, la cui gestione del figlio mal si concilia con la battaglia per la giustizia nei confronti della moglie prima e nello studio del piano di fuga sulla scorta degli insegnamenti di un plurievaso poi, e una seconda parte più adrenalinica, dove Brennan si trasforma in un Diabolik meno elegante dell’originale ma ugualmente efficace quando si tratta di violare le maglie di una prigione, nel caso specifico un ospedale dove Laura è stata condotta per degli esami.
La strada per la libertà è ora tutta in salita e il ritmo e la suspense si mantengono alte sino alla fine e con decoro, dato che Haggis risparmia a Brennan smargiassate supereroistiche.
Autentico valore aggiunto la prova di Brian Dennehy (lo sceriffo Will Teasle nel primo “Rambo“, ma non solo) nel ruolo del padre di John e menzione anche per una bella scena sotto la pioggia alla ricerca di prove che giustifica qualche minuto di troppo prima dello scorrere dei titoli di coda.

The Next Three Days
Nazione: USA, Francia
Genere: Drammatico
Durata: 122 min. Anno: 2010
Interpreti: Russell Crowe, Elizabeth Banks, Ty Simpkins, Brian Dennehy, Olivia Wilde.
Regia: Paul Haggis

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