di Roberta Calò. "Col premier solo spaghetti e karaoke". Alcune recenti ricostruzioni hanno riportato alla luce la versione che Ambra Battilana, ex Miss Piemonte, aveva fornito il 21 gennaio scorso soffermandosi sul racconto della serata del 22 agosto 2010 trascorsa ad Arcore.
Le versioni della ragazza, ultimamente concorde con l'amica Chiara Danese nell'esaltare i peccanti dettagli dei festini organizzati dal Premier, sembrano alquanto contrastanti.
Il suo legale, Patrizia Bugnano, senatrice dell'Idv, ha dichiarato di non essere a conoscenza delle recenti interviste: "Io mi sono solo fatta raccontare dalle ragazze quel che avevano visto quella sera. Nessuno le ha riconvocate e nessuno ha mai promesso loro o dato loro del denaro". In attesa di venire a capo della verità, almeno nel cercare di stabilire la versione più aderente alla realtà, voci non confermate circolanti negli ambienti della Procura di Milano, parlerebbero di altre ragazze pronte a testimoniare per dire la loro sulle notti di Arcore.
Intanto, rapita dalle vicende giudiziarie dei politici italiani più che dalle tragedie che si susseguono sul fronte libico, la stampa estera trova spazio nei suoi trafiletti per occuparsi degli affari di casa nostra.
Il Times, infatti, parla di "Una performance straordinaria del premier italiano". Il corrispondente del Times James Bone racconta: "La cena si è conclusa con l'invito rivolto da uno smagliante Silvio Berlusconi ai giornalisti presenti, uomini e donne, a una festa bunga-bunga nella sua villa. Il sorprendente invito ha segnato l'apice di una straordinaria performance di tre ore e mezza del premier italiano, che ha spaziato dalle barzellette sconce ai ricordi divertenti sugli altri leader mondiali fino ai violenti attacchi ai giudici di sinistra e a malinconiche riflessioni sul suo futuro politico. Per tre ore e mezza, Berlusconi, il cui volto è permanentemente truccato per le telecamere, ha parlato senza mangiare niente né bere il suo vino. Uno si chiede come faccia a resistere". Sempre secondo Bone, il Premier avrebbe accettato l'invito a cena dalla stampa estera per "cercava un pubblico scettico con cui testare la sua difesa" circa i processi che lo vedono indagato su vari fronti. Non è mancata una precisazione del Cavaliere su quanto accadeva alle sue feste ormai note ovunque: "Le ragazza ballavano, come fanno tutte le ragazze in tutte le discoteche del mondo. Io, che non ho mai ballato, andavo e venivo, parlavo e basta" e poi ha contrastato scadendo in squallide battute le recenti testimonianze che tiravano in causa Emilio Fede nei palpeggiamenti con le ragazze: "Per trovare il pisello di Fede che ha 80 anni, devi fare la caccia al tesoro".
Le sue arringhe pubbliche hanno trovato seguito anche dopo l'udienza del processo Mediaset davanti al Palazzo di Giustizia; il Premier ha precisato circa il caso Ruby: "non esiste alcuna concussione. Sono sempre cortesissimo e ho chiesto un'informazione preoccupato per una situazione che poteva dar luogo ad un incidente diplomatico. Ho dato dei soldi a Ruby perché non si prostituisse. Non c'è questa accusa infamante e non c'è nulla di reale perché la stessa ragazza che avrebbe dovuto essere la vittima ha dichiarato sempre, ha giurato, ha sottoscritto, il fatto di non aver avuto avance da parte mia. La ragazza ha raccontato davanti a me e a tutti una storia dolorosa che ci ha persino commosso. L'avevo aiutata - ha spiegato il premier - e le avevo persino dato la possibilità di entrare in un centro estetico con un'amica che lei avrebbe potuto realizzare se portava il laser antidepilazione per un importo che a me sembrava di 45 mila euro. Invece lei ha dichiarato di 60 mila e io ho dato l'incarico di darle questi soldi per sottrarla a qualunque necessità, per non costringerla a fare la prostituta, per portarla anzi nella direzione contraria". Sempre ridondante appare in materia di intercettazioni: "in un paese civile le intercettazioni non possono essere portate a processo perché manipolabili". Secondo il Presidente del Consiglio la riforma della magistratura serve per: "portare la magistratura ad essere quello che deve essere, non quello che è oggi come arma di lotta politica".
Le versioni della ragazza, ultimamente concorde con l'amica Chiara Danese nell'esaltare i peccanti dettagli dei festini organizzati dal Premier, sembrano alquanto contrastanti.
Il suo legale, Patrizia Bugnano, senatrice dell'Idv, ha dichiarato di non essere a conoscenza delle recenti interviste: "Io mi sono solo fatta raccontare dalle ragazze quel che avevano visto quella sera. Nessuno le ha riconvocate e nessuno ha mai promesso loro o dato loro del denaro". In attesa di venire a capo della verità, almeno nel cercare di stabilire la versione più aderente alla realtà, voci non confermate circolanti negli ambienti della Procura di Milano, parlerebbero di altre ragazze pronte a testimoniare per dire la loro sulle notti di Arcore.
Intanto, rapita dalle vicende giudiziarie dei politici italiani più che dalle tragedie che si susseguono sul fronte libico, la stampa estera trova spazio nei suoi trafiletti per occuparsi degli affari di casa nostra.
Il Times, infatti, parla di "Una performance straordinaria del premier italiano". Il corrispondente del Times James Bone racconta: "La cena si è conclusa con l'invito rivolto da uno smagliante Silvio Berlusconi ai giornalisti presenti, uomini e donne, a una festa bunga-bunga nella sua villa. Il sorprendente invito ha segnato l'apice di una straordinaria performance di tre ore e mezza del premier italiano, che ha spaziato dalle barzellette sconce ai ricordi divertenti sugli altri leader mondiali fino ai violenti attacchi ai giudici di sinistra e a malinconiche riflessioni sul suo futuro politico. Per tre ore e mezza, Berlusconi, il cui volto è permanentemente truccato per le telecamere, ha parlato senza mangiare niente né bere il suo vino. Uno si chiede come faccia a resistere". Sempre secondo Bone, il Premier avrebbe accettato l'invito a cena dalla stampa estera per "cercava un pubblico scettico con cui testare la sua difesa" circa i processi che lo vedono indagato su vari fronti. Non è mancata una precisazione del Cavaliere su quanto accadeva alle sue feste ormai note ovunque: "Le ragazza ballavano, come fanno tutte le ragazze in tutte le discoteche del mondo. Io, che non ho mai ballato, andavo e venivo, parlavo e basta" e poi ha contrastato scadendo in squallide battute le recenti testimonianze che tiravano in causa Emilio Fede nei palpeggiamenti con le ragazze: "Per trovare il pisello di Fede che ha 80 anni, devi fare la caccia al tesoro".
Le sue arringhe pubbliche hanno trovato seguito anche dopo l'udienza del processo Mediaset davanti al Palazzo di Giustizia; il Premier ha precisato circa il caso Ruby: "non esiste alcuna concussione. Sono sempre cortesissimo e ho chiesto un'informazione preoccupato per una situazione che poteva dar luogo ad un incidente diplomatico. Ho dato dei soldi a Ruby perché non si prostituisse. Non c'è questa accusa infamante e non c'è nulla di reale perché la stessa ragazza che avrebbe dovuto essere la vittima ha dichiarato sempre, ha giurato, ha sottoscritto, il fatto di non aver avuto avance da parte mia. La ragazza ha raccontato davanti a me e a tutti una storia dolorosa che ci ha persino commosso. L'avevo aiutata - ha spiegato il premier - e le avevo persino dato la possibilità di entrare in un centro estetico con un'amica che lei avrebbe potuto realizzare se portava il laser antidepilazione per un importo che a me sembrava di 45 mila euro. Invece lei ha dichiarato di 60 mila e io ho dato l'incarico di darle questi soldi per sottrarla a qualunque necessità, per non costringerla a fare la prostituta, per portarla anzi nella direzione contraria". Sempre ridondante appare in materia di intercettazioni: "in un paese civile le intercettazioni non possono essere portate a processo perché manipolabili". Secondo il Presidente del Consiglio la riforma della magistratura serve per: "portare la magistratura ad essere quello che deve essere, non quello che è oggi come arma di lotta politica".
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