di Roberta Calò. "Anche lui si deve prendere le responsabilità e quando sbaglia deve dire scusa ho sbagliato e non è successo". Questo è quanto riferisce Cosima Misseri, parlando del rapporto con il marito Michele, raccontando di una loro discussione in campagna in cui lui le rispose: "se continui a parlare ti tiro una pietra".
"Con i figli è stato un bravissimo padre, con me no. - spiega la donna- Per lui contava molto l’apparenza d'essere buono e bravo. Una volta ho litigato con mio marito perché dovevo litigare io con le figlie perché tornavano tardi e lui mi disse se le sgrido poi non mi vogliono più bene. Qualcuno in famiglia deve essere forte, e mi sono dovuta prendere io le responsabilità ".
Cosima Misseri, durante l'intervista rilasciata a Massimo Giletti, conduttore della trasmissione domenicale l'Arena, ha anche fornito spiegazioni in merito all'ormai noto episodio televisivo in cui la moglie spingeva nel garage di casa il marito indagato per l'omicidio della nipote Sarah Scazzi per sottrarlo all'attenzione dei mass media: "Per non farlo parlare con i giornalisti per non farlo uscire se magari avesse deto qualcosa ai carabinieri". L'avvocato De Iaco, legale della moglie, ha chiarito: "Il gesto fu spiegato anche dalla figlia perché i carabinieri avevano sollecitato a non parlare con i carabinieri". In un periodo di disaccordo in cui l'armonia familiare era alterata da questi screzi tra coniugi iniziati con la minaccia della pietra, Michele Misseri, secondo quanto riferito dalla moglie, dormiva sulla sedia sdraio e non in camera da letto non per consuetudine ma per questioni circostanziali di un piccolo arco temporale. Lo stesso avvocato della donna ha chiarito: "Ero a conoscenza di questo gesto.Io suggerivo di raccontare come era la vita familiare e la signora mi diceva che sono cose che succedono solo da noi e che se no sembrava che volesse accreditare la versione contro il marito. La signora Cosima ha rappresentato la caratteristica del marito e ha voluto spiegare perché il marito dormiva sulla sdraio".
Alle domande dell'intervistatore sui rapporti che intercorrono al momento tra Cosima e Concetta Serrano, madre della vittima, la donna ha risposto: "Come faccio ad andare da mia sorella se ci ha presi tutti per colpevoli. Anche per rispetto. Secondo me si sta facendo plagiare adesso. Se fosse stata veramente Sabrina non l'avrei coperta". "Prima se n'è andata Sarah, poi mio marito, poi Sabrina, poi mia sorella. Si sono persi in troppi".
Al momento restano ancora estremamente sospette le recenti versioni di Michele Misseri in merito alla paternità del delitto; lo stesso Daniele Galoppa, ex legale dell'uomo, ha commentato: "Ci sono delle questioni che prima non conoscevo perché ero al corrente di una certa normalità di rapporti tra i familiari. Quando ho sentito i più stretti familiari dopo aver sentito l' interrogatorio in cui lui si assumeva la piena responsabilità sembravano cadere dalle nuvole". La moglie di Michele, invece, sempre più convinta dell'innocenza della figlia Sabrina inizialmente chiamata in correità dal padre e poi scagionata dallo stesso, ha fornito la sua versione dei fatti: "Da quando gli hanno dato la televisione sta decidendo tutto da solo".
"Con i figli è stato un bravissimo padre, con me no. - spiega la donna- Per lui contava molto l’apparenza d'essere buono e bravo. Una volta ho litigato con mio marito perché dovevo litigare io con le figlie perché tornavano tardi e lui mi disse se le sgrido poi non mi vogliono più bene. Qualcuno in famiglia deve essere forte, e mi sono dovuta prendere io le responsabilità ".
Cosima Misseri, durante l'intervista rilasciata a Massimo Giletti, conduttore della trasmissione domenicale l'Arena, ha anche fornito spiegazioni in merito all'ormai noto episodio televisivo in cui la moglie spingeva nel garage di casa il marito indagato per l'omicidio della nipote Sarah Scazzi per sottrarlo all'attenzione dei mass media: "Per non farlo parlare con i giornalisti per non farlo uscire se magari avesse deto qualcosa ai carabinieri". L'avvocato De Iaco, legale della moglie, ha chiarito: "Il gesto fu spiegato anche dalla figlia perché i carabinieri avevano sollecitato a non parlare con i carabinieri". In un periodo di disaccordo in cui l'armonia familiare era alterata da questi screzi tra coniugi iniziati con la minaccia della pietra, Michele Misseri, secondo quanto riferito dalla moglie, dormiva sulla sedia sdraio e non in camera da letto non per consuetudine ma per questioni circostanziali di un piccolo arco temporale. Lo stesso avvocato della donna ha chiarito: "Ero a conoscenza di questo gesto.Io suggerivo di raccontare come era la vita familiare e la signora mi diceva che sono cose che succedono solo da noi e che se no sembrava che volesse accreditare la versione contro il marito. La signora Cosima ha rappresentato la caratteristica del marito e ha voluto spiegare perché il marito dormiva sulla sdraio".
Alle domande dell'intervistatore sui rapporti che intercorrono al momento tra Cosima e Concetta Serrano, madre della vittima, la donna ha risposto: "Come faccio ad andare da mia sorella se ci ha presi tutti per colpevoli. Anche per rispetto. Secondo me si sta facendo plagiare adesso. Se fosse stata veramente Sabrina non l'avrei coperta". "Prima se n'è andata Sarah, poi mio marito, poi Sabrina, poi mia sorella. Si sono persi in troppi".
Al momento restano ancora estremamente sospette le recenti versioni di Michele Misseri in merito alla paternità del delitto; lo stesso Daniele Galoppa, ex legale dell'uomo, ha commentato: "Ci sono delle questioni che prima non conoscevo perché ero al corrente di una certa normalità di rapporti tra i familiari. Quando ho sentito i più stretti familiari dopo aver sentito l' interrogatorio in cui lui si assumeva la piena responsabilità sembravano cadere dalle nuvole". La moglie di Michele, invece, sempre più convinta dell'innocenza della figlia Sabrina inizialmente chiamata in correità dal padre e poi scagionata dallo stesso, ha fornito la sua versione dei fatti: "Da quando gli hanno dato la televisione sta decidendo tutto da solo".