di Roberta Calò. Il Gip Martino Rosati, impegnato sul fronte investigative nell'ambito del caso Scazzi, aveva disposto la sospensione per due mesi per l'ex avvocato di Sabrina Misseri, Vito Russo. I giudici dell'appello hanno riconfermato la stessa decisione rifiutando la richiesta di istanza da parte del suo rappresentante legale Gianluca Pierotti. Questo periodo di transizione avrà fine il 2 maggio ma nei giorni scorsi l'Ordine degli avvocati di Taranto aveva già stabilito una sospensione a tempo indeterminato a carico Russo. Il legale, infatti, si sarebbe reso colpevole di diversi reati: tentato favoreggiamento personale, intralcio alla giustizia e soppressione di atti.
Il provvedimento non lascia sorpresa l'opinione di pubblica che in questa storia ha visto sfilare numerosi attori, ciascuno dal canto suo detentore di verità parziali, soggettive o omesse. Al momento in carcere sono detenuti Michele Misseri, indagato per omicidio e occultamento di cadavere, e la figlia Sabrina chiamata in correità dal padre. Si attendono i risultati dei tamponi di dna prelevati dagli indagati e da altri parenti della ragazza per confrontarli con le tracce rilevate sul corpo di Sarah.
Agli investigatori resta sa chiarire anche il ruolo della matriarca di casa Misseri, Cosima Serrano, la quale nei giorni scorsi aveva dichiarato di vivere con la valigia pronta perchè è convinta che dopo la figlia e il marito, lei sarà la prossima ad essere arrestata. Una strategia di impietosimento mediatico che non svia l'opinione pubblica dall'idea che la donna, da sempre, sappia molto di più che ciò ha confessato fino ad ora agli organi inquirenti.
Il provvedimento non lascia sorpresa l'opinione di pubblica che in questa storia ha visto sfilare numerosi attori, ciascuno dal canto suo detentore di verità parziali, soggettive o omesse. Al momento in carcere sono detenuti Michele Misseri, indagato per omicidio e occultamento di cadavere, e la figlia Sabrina chiamata in correità dal padre. Si attendono i risultati dei tamponi di dna prelevati dagli indagati e da altri parenti della ragazza per confrontarli con le tracce rilevate sul corpo di Sarah.
Agli investigatori resta sa chiarire anche il ruolo della matriarca di casa Misseri, Cosima Serrano, la quale nei giorni scorsi aveva dichiarato di vivere con la valigia pronta perchè è convinta che dopo la figlia e il marito, lei sarà la prossima ad essere arrestata. Una strategia di impietosimento mediatico che non svia l'opinione pubblica dall'idea che la donna, da sempre, sappia molto di più che ciò ha confessato fino ad ora agli organi inquirenti.