ORIA (BR). A margine dell’incontro interprovinciale sulla sicurezza, tenuto in Oria nei giorni scorsi alla presenza del sottosegretario di Stato Alfredo Mantovano, Confartigianato ha convocato una riunione straordinaria nella cittadina brindisina con i titolari di aziende commerciali e bar per discutere dei disagi provocati dalla vicinanza della tendopoli.
“Alcune misure adottate nell’incontro sulla sicurezza, come l’attivazione del servizio di bus navetta, non hanno fatto altro che alimentare una presenza più massiccia di migranti nelle piazze e nei bar del paese” ha dichiarato Alfonso Panzetta, direttore della locale Confartigianato. Panzetta afferma che “atti di inciviltà , molestie, violenza verbale e fisica si verificano all’ordine del giorno. Gli esercenti convivono con un problema più grande di loro e non possono da soli sovraccaricarsi dell’ordine e della sicurezza all’interno dei loro esercizi ed all’esterno nelle vie cittadine, perché nonostante l’aumento delle forze dell’ordine, il paese rimane totalmente insicuro”.
I commercianti, stanchi di aspettare una radicale soluzione al problema, considerato l’evolversi della situazione, si sono organizzati in un comitato spontaneo per avviare una serie di azioni orientate alla prevenzione di ulteriori problemi di sicurezza e ordine pubblico oltre che a manifestare apertamente l’entità del problema agli organi competenti.
Il Comitato per la sicurezza e la tutela della Quieto Vivere promosso da Confartigianato, in attesa di eventuali ordinanze commissariali, nel rispetto delle leggi e del buon senso, ha già redatto e diffuso tra gli esercenti un codice di autoregolamentazione per la convivenza con la massiccia presenza di immigrati anche con l’ausilio di alcune indicazioni tradotte in lingua agli stessi interessati. Vista inoltre la carente informazione e la mancanza di un adeguato commissariato di zona che possa raccogliere le istanze di tutti, il Comitato si è reso disponibile a raccogliere tutte le segnalazioni provenienti dai cittadini e dai commercianti sugli atti di inciviltà , violenza, molestie e quant’altro possa essere causato dalla presenza degli immigrati irrispettosi dell’accoglienza degli oritani, in modo da poter organizzare una adeguata denuncia dei fatti e della situazione in corso, anche con l’ausilio di video amatoriali e/o fotografie degli accadimenti.
“E’ il momento di impegni concreti in favore della tutela della popolazione locale e delle attività produttive della cittadina brindisina e dei comuni limitrofi – dichiara il presidente provinciale di Confartigianato Antonio Ignone. Si faccia presto prima che l’esasperazione sia causa di situazioni non più governabili”.
Per il direttore provinciale di Confartigianto Antonio Solidoro “non è possibile tenere in considerazione soltanto i problemi evidenziati sino ad oggi dai migranti in quanto almeno altrettanto rispetto meritano i cittadini dei territori confinanti con la tendopoli che, invece, ad oggi, risultano putroppo inascoltati dalle Istituzioni”.
“Alcune misure adottate nell’incontro sulla sicurezza, come l’attivazione del servizio di bus navetta, non hanno fatto altro che alimentare una presenza più massiccia di migranti nelle piazze e nei bar del paese” ha dichiarato Alfonso Panzetta, direttore della locale Confartigianato. Panzetta afferma che “atti di inciviltà , molestie, violenza verbale e fisica si verificano all’ordine del giorno. Gli esercenti convivono con un problema più grande di loro e non possono da soli sovraccaricarsi dell’ordine e della sicurezza all’interno dei loro esercizi ed all’esterno nelle vie cittadine, perché nonostante l’aumento delle forze dell’ordine, il paese rimane totalmente insicuro”.
I commercianti, stanchi di aspettare una radicale soluzione al problema, considerato l’evolversi della situazione, si sono organizzati in un comitato spontaneo per avviare una serie di azioni orientate alla prevenzione di ulteriori problemi di sicurezza e ordine pubblico oltre che a manifestare apertamente l’entità del problema agli organi competenti.
Il Comitato per la sicurezza e la tutela della Quieto Vivere promosso da Confartigianato, in attesa di eventuali ordinanze commissariali, nel rispetto delle leggi e del buon senso, ha già redatto e diffuso tra gli esercenti un codice di autoregolamentazione per la convivenza con la massiccia presenza di immigrati anche con l’ausilio di alcune indicazioni tradotte in lingua agli stessi interessati. Vista inoltre la carente informazione e la mancanza di un adeguato commissariato di zona che possa raccogliere le istanze di tutti, il Comitato si è reso disponibile a raccogliere tutte le segnalazioni provenienti dai cittadini e dai commercianti sugli atti di inciviltà , violenza, molestie e quant’altro possa essere causato dalla presenza degli immigrati irrispettosi dell’accoglienza degli oritani, in modo da poter organizzare una adeguata denuncia dei fatti e della situazione in corso, anche con l’ausilio di video amatoriali e/o fotografie degli accadimenti.
“E’ il momento di impegni concreti in favore della tutela della popolazione locale e delle attività produttive della cittadina brindisina e dei comuni limitrofi – dichiara il presidente provinciale di Confartigianato Antonio Ignone. Si faccia presto prima che l’esasperazione sia causa di situazioni non più governabili”.
Per il direttore provinciale di Confartigianto Antonio Solidoro “non è possibile tenere in considerazione soltanto i problemi evidenziati sino ad oggi dai migranti in quanto almeno altrettanto rispetto meritano i cittadini dei territori confinanti con la tendopoli che, invece, ad oggi, risultano putroppo inascoltati dalle Istituzioni”.