BARI. Dopo la fine della loro relazione e' arrivato a telefonarle anche 100 volte al giorno. E' successo a Monopoli, in provincia di Bari, dove i carabinieri hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal gip del Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo, a carico di un uomo di 31 anni con l'accusa di stalking. La vittima aveva solo 19 anni quando inizio' il rapporto con un ragazzo di Monopoli di soli cinque anni piu' grande. Una relazione che con il tempo si e' deteriorata.
A maggio dello scorso anno, dopo sette anni insieme, la donna ha deciso di mettere la parola fine al rapporto che d'amore non aveva piu' nulla. Da quel momento la persona che per sette anni aveva amato si e' rivelato il suo peggior aguzzino. Infatti, non avendo accettato la scelta, ha iniziato a perseguitarla arrivando a telefonarle anche 100 volte al giorno.
In questi mesi e' stata inseguita a piedi e in auto, offesa in privato e in pubblico, e persino aggredita e picchiata, nel luglio scorso, in una discoteca di Monopoli alla presenza di decine di persone solo perche' quella sera aveva indossato un abbigliamento che il giovane non riteneva consono a quella che ''per forza'' doveva restare la sua fidanzata. Un mese dopo l'aggressione, in un bar della cittadina a sud di Bari e' passato alle minacce: ''Devi essere solo mia'', avrebbe detto e ancora ''se mi denunci io vado in carcere, ma quando esco ti vengo di nuovo a cercare''.
La vittima ha cambiato numeri di telefono, abitudini di vita. Ha iniziato a non girare piu' da sola per strada e a limitare le uscite serali. Ma non e' servito a nulla: l'ex fidanzato trovava il modo di rintracciarla e perseguitarla. A quel punto ha chiesto aiuto prima agli amici, a quelli in comune con l'ex, che hanno cercato di far ragionare il 31enne e di farlo desistere con un corteggiamento per riconquistarla. Poi ha chiesto anche l'intervento dei familiari, ma nulla.
Alla fine la ragazza ha preso la decisione piu' difficile, quella di denunciarlo. I carabinieri hanno accertato che i fatti denuncianti corrispondevano alla realta'. Decine di testimoni hanno confermato il calvario vissuto dalla 26enne in questi ultimi tempi. Da oggi l'aguzzino e' agli arresti domiciliari. Per la ragazza, forse, e' l'inizio di una nuova vita.
A maggio dello scorso anno, dopo sette anni insieme, la donna ha deciso di mettere la parola fine al rapporto che d'amore non aveva piu' nulla. Da quel momento la persona che per sette anni aveva amato si e' rivelato il suo peggior aguzzino. Infatti, non avendo accettato la scelta, ha iniziato a perseguitarla arrivando a telefonarle anche 100 volte al giorno.
In questi mesi e' stata inseguita a piedi e in auto, offesa in privato e in pubblico, e persino aggredita e picchiata, nel luglio scorso, in una discoteca di Monopoli alla presenza di decine di persone solo perche' quella sera aveva indossato un abbigliamento che il giovane non riteneva consono a quella che ''per forza'' doveva restare la sua fidanzata. Un mese dopo l'aggressione, in un bar della cittadina a sud di Bari e' passato alle minacce: ''Devi essere solo mia'', avrebbe detto e ancora ''se mi denunci io vado in carcere, ma quando esco ti vengo di nuovo a cercare''.
La vittima ha cambiato numeri di telefono, abitudini di vita. Ha iniziato a non girare piu' da sola per strada e a limitare le uscite serali. Ma non e' servito a nulla: l'ex fidanzato trovava il modo di rintracciarla e perseguitarla. A quel punto ha chiesto aiuto prima agli amici, a quelli in comune con l'ex, che hanno cercato di far ragionare il 31enne e di farlo desistere con un corteggiamento per riconquistarla. Poi ha chiesto anche l'intervento dei familiari, ma nulla.
Alla fine la ragazza ha preso la decisione piu' difficile, quella di denunciarlo. I carabinieri hanno accertato che i fatti denuncianti corrispondevano alla realta'. Decine di testimoni hanno confermato il calvario vissuto dalla 26enne in questi ultimi tempi. Da oggi l'aguzzino e' agli arresti domiciliari. Per la ragazza, forse, e' l'inizio di una nuova vita.