Yara: gli investigatori cercano un elettricista 37enne polacco

di Roberta Calò. "Non sono un mostro. Sono un povero che arriva dal Marocco e sono in Italia per lavorare, sistemare la mia vita e aiutare i miei genitori. Non sono venuto qui a fare del male". Mohamed Fikri, ospite di Domenica Cinque, spiega la sua posizione nel caso della piccola Yara Gambirasio.
Il ragazzo era stato fermato mentre faceva ritorno con una nave in Marocco a causa di un'intercettazione telefonica erroneamente tradotta dagli investigatori. Il giovane ha ricostruito l'intera vicenda: "Quando mi hanno fermato a Genova, in mezzo al mare, mentre stavo andando a casa dalla mia famiglia, mi sono sentito scoppiare il cuore. Poi, durante l'interrogatorio, mi hanno messo sul cuore una foto di Yara facendo appello alla mia coscienza per farmi confessare. Io ho risposto che non conoscevo Yara e non l'avevo mai vista. Ho lavorato nel cantiere di Mapello, ma soltanto per un giorno; non conosco quelle zone. Come potevo - ha chiarito - compiere un gesto del genere essendo stato là un solo giorno? Sono tornato in Marocco dalla mia famiglia e mia mamma è stata male, si è ammalata di depressione". Ora che numerosi giorni sono trascorsi, il giovane dichiara di essere "più tranquillo" e di condurre una vita normale vivendo e risiedendo a Padova.
Nuovi dettagli giungono invece da indiscrezioni televisive della rete Mediaset. Gli inquirenti, infatti, sarebbero alla ricerca di un 37enne di origini polacche, P.R., che avrebbe lavorato come elettricista presso il cantiere di Mappello e che il 27 Novembre, giorno seguente alla scomparsa della giovane ginnasta, avrebbe lasciato l'albergo dove alloggiava con gli altri colleghi scomparendo nel nulla senza lasciare alcuna traccia.
L'uomo, per il tipo di lavoro che svolgeva, si recava spesso nella zona interrata piena di cavi elettrici, proprio dove i cani molecolari avevano dimostrato di fiutare qualcosa.
Intanto nulla è cambiato a livello decisionale e programmatico, rispetto a quanto aveva già anticipato il pm incaricato delle indagini Letizia Ruggeri: "Temo che per il nulla osta, e quindi per i funerali, si andrà a fine maggio".

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