BARI. Nel chiedere la condanna a nove anni per i due presunti terroristi delle rete informatica europea di Al Qaida, il pm ha usato ''elementi di suggestione'' per indurre i giudici popolari a ritenere i due imputati ''cospiratori di una congrega di terroristi''. Lo ha detto nella sua arringa l'avvocato Carlo Corbucci discutendo al processo in corso dinanzi alla corte d'assise di Bari a Bassam Ayachi, ex imam 64enne di una moschea in Belgio, e a Raphael Gendron, ingegnere informatico francese di 35 anni, accusati di essere i promotori della rete informatica europea di Al Qaida. Il 3 giugno la sentenza.