di Francesco Brescia. 1) Mara Cantatore, 33 anni, candidata al Consiglio Comunale di Bisceglie nella lista di “Moderati e Popolari" per Pasquale Musci Sindaco: è la tua prima esperienza? Perché hai deciso di competere in questa tornata elettorale?
E’ questo il mio primo impegno in una competizione elettorale. Ho deciso di competere perché amo la mia terra natia che vedo da tempo grigia e trascurata.
2) Perché hai scelto di scendere in campo in questa formazione politico-culturale quale “Moderati e Popolari”?
Perché faccio parte del popolo umile, quel popolo che sa ragionare e scegliere in piena autonomia.
3) Perché consiglieresti ai biscegliesi di dare fiducia al candidato Sindaco dottor Pasquale Musci? In cosa si differenzia questa vostra coalizione rispetto alle coalizioni guidate da Napoletano e da Spina?
Perché è un’alternativa a chi governa la nostra Bisceglie da oltre quindici anni. Pasquale Musci è un uomo di poche parole, di buon senso e di molta concretezza. La nostra coalizione è diversa perché non è oppressa dai partiti che stanno affossando Bisceglie e l’Italia intera.
4) Mara, elencaci in maniera analitica almeno tre punti salienti dai quali partire per lo sviluppo e la crescita della Città di Bisceglie.
1) Uscire dalla “provincetta” quale è la BAT che ci impoverisce ancora di più e che il popolo non ha scelto.
2) Rilancio dell’economia locale e delle piccole imprese.
3) Fare di Bisceglie una vera città turistica, mettendo in “RETE” tutti i suoi beni ambientali, storici e archeologici.
Bisogna dar vita ad iniziative serie, ad esempio: riprendere il progetto del porto turistico
Internazionale; rilanciare il nostro camping a livello europeo (così come era negli anni d’oro); realizzare il percorso turistico-archeologico di collegamento dei nostri casali, dolmen, grotte e masserie.
5) Qual è la tua personale considerazione in merito al quinquennio di amministrazione targato "Francesco Spina"?
E’ stata una grossa delusione: promesse non mantenute, molte parole, solo apparenza e niente sostanza.
6) Che tu venga eletta o no, cosa ti auguri per il futuro di Bisceglie?
Mi auguro che si riconquisti il diritto alla vera libertà: quella senza padrini né padroni.
E’ questo il mio primo impegno in una competizione elettorale. Ho deciso di competere perché amo la mia terra natia che vedo da tempo grigia e trascurata.
2) Perché hai scelto di scendere in campo in questa formazione politico-culturale quale “Moderati e Popolari”?
Perché faccio parte del popolo umile, quel popolo che sa ragionare e scegliere in piena autonomia.
3) Perché consiglieresti ai biscegliesi di dare fiducia al candidato Sindaco dottor Pasquale Musci? In cosa si differenzia questa vostra coalizione rispetto alle coalizioni guidate da Napoletano e da Spina?
Perché è un’alternativa a chi governa la nostra Bisceglie da oltre quindici anni. Pasquale Musci è un uomo di poche parole, di buon senso e di molta concretezza. La nostra coalizione è diversa perché non è oppressa dai partiti che stanno affossando Bisceglie e l’Italia intera.
4) Mara, elencaci in maniera analitica almeno tre punti salienti dai quali partire per lo sviluppo e la crescita della Città di Bisceglie.
1) Uscire dalla “provincetta” quale è la BAT che ci impoverisce ancora di più e che il popolo non ha scelto.
2) Rilancio dell’economia locale e delle piccole imprese.
3) Fare di Bisceglie una vera città turistica, mettendo in “RETE” tutti i suoi beni ambientali, storici e archeologici.
Bisogna dar vita ad iniziative serie, ad esempio: riprendere il progetto del porto turistico
Internazionale; rilanciare il nostro camping a livello europeo (così come era negli anni d’oro); realizzare il percorso turistico-archeologico di collegamento dei nostri casali, dolmen, grotte e masserie.
5) Qual è la tua personale considerazione in merito al quinquennio di amministrazione targato "Francesco Spina"?
E’ stata una grossa delusione: promesse non mantenute, molte parole, solo apparenza e niente sostanza.
6) Che tu venga eletta o no, cosa ti auguri per il futuro di Bisceglie?
Mi auguro che si riconquisti il diritto alla vera libertà: quella senza padrini né padroni.