di Dany Martini. La beffa della differenziata che invece di portare il risparmio nelle tasche di cittadini, ha portato un aumento delle tasse, ha fatto montare la protesta non solo della popolazione ma anche dei sindaci che chiedono di uscire dall’Ato e l’affidamento della gestione degli appalti di raccolta e smaltimento direttamente ai comuni.
Una situazione che ha interessato a macchia di leopardo tutto il Salento e che sta dando vita a manifestazioni in strada, come è accaduto a Nardò e anche a Galatina, dove hanno preso posizione alcuni imprenditori ed esercenti commerciali che lamentano una tariffa pari al triplo di quella che si paga per un attività analoga a Milano. Dopo l’incontro tra i sindaci dell’ato 6 e il presidente dell’Ato Le/2 Silvano Macculi a Botrugno, dove sono state lamentate le difficoltà delle amministrazioni nei pagamenti delle tasse per lo smaltimento dei rifiuti, il sindaco di Uggiano Piconese adesso attende l’incontro richiesto al prefetto e minaccia di rivolgersi ad un avvocato per tutelare gli interessi dell’amministrazione.
Macculi ha giustificato l’aumento con il potenziamento della raccolta differenziata e ha sottolineato: “non è imputabile alla gestione dell’Ato”, ma tra i sindaci c’è uno scontento sempre maggiore.
Una situazione che ha interessato a macchia di leopardo tutto il Salento e che sta dando vita a manifestazioni in strada, come è accaduto a Nardò e anche a Galatina, dove hanno preso posizione alcuni imprenditori ed esercenti commerciali che lamentano una tariffa pari al triplo di quella che si paga per un attività analoga a Milano. Dopo l’incontro tra i sindaci dell’ato 6 e il presidente dell’Ato Le/2 Silvano Macculi a Botrugno, dove sono state lamentate le difficoltà delle amministrazioni nei pagamenti delle tasse per lo smaltimento dei rifiuti, il sindaco di Uggiano Piconese adesso attende l’incontro richiesto al prefetto e minaccia di rivolgersi ad un avvocato per tutelare gli interessi dell’amministrazione.
Macculi ha giustificato l’aumento con il potenziamento della raccolta differenziata e ha sottolineato: “non è imputabile alla gestione dell’Ato”, ma tra i sindaci c’è uno scontento sempre maggiore.