Bari, quando l'Oltremare subentrò al Sacrario di Tripoli

di Nicola Zuccaro. Il 10 Dicembre 1967 con una solenne cerimonia alla presenza dell'allora capo dello Stato Giuseppe Saragat veniva inaugurato il Sacrario dei Caduti d'Oltremare. Il riferimento alla Struttura
Monumentale, ubicato a Bari-Japigia, è di stretta attualità coi giorni della Guerra di Libia.
Il Sacrario oltre a raccogliere le spoglie di 70.000 caduti italiani in Grecia, Albania,Algeria, Marocco, Tunisia, Somalia, Etiopia, Eritrea, Germania, conserva una lapide che ricorda i 140 ascari eritrei e libici i cui resti furono trasferiti dal Sacrario di Tripoli dismesso nel 1972 per decisione di Gheddafi.
Il legame che unisce il Sacrario D'Oltremare a quello tripolitano è testimoniato non solo dalla presenza dei resti dei militari italiani caduti in Libia durante il secondo conflitto mondiale, ma anche dalla somiglianza architettonica che la struttura barese ha con il cimitero militare italiano presente nella capitale libica disegnato dal tenente Colonello del Genio Guastatori degli Alpini, l'ing. Paolo Caccia Dominoni. Il Sacrario Barese, secondo in Italia, per importanza rappresenta una valida testimonianza utile per riflettere sulla gravità del conflitto libico che vede ancora una volta l'Italia in prima linea.

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