Barletta, speciale amministrative 2011: intervista a Chiara Cafagna (Barletta in Rosa) candidata al consiglio comunale

di Nicola Ricchitelli. Un saluto a… ospite quest’oggi di Giornale di Puglia Chiara Cafagna, candidata nella lista Barletta in Rosa, una delle sette liste a sostegno della candidatura di Mariagrazia Vitobello assieme a quella del Pdl, Nuova Generazione, Fiamma Tricolore, Barletta Vale, Partito Democratico Cristiano e La Puglia prima di Tutto. Madre di tre figli la signora Cafagna scende in campo sposando idee, valori e progettualità della professoressa Vitobello, in una lista quella di “Barletta in Rosa” per l’appunto che ha altresì il compito di - così come dichiarato dalla candidata – riportare in seno all’amministrazione comunale, la Commissione Consiliare Pari Opportunità, presieduta dalla stessa prof.ssa Mariagrazia Virtobello dall’anno 2002 all’anno 2005, quindi non un operazione simpatia, o un modo per attirare consensi ma una lista che nasce dall’esigenza alla scarsa eleggibilità delle donne in consiglio comunale.

D:Un saluto da Giornale di Puglia a Chiara Cafagna candidata nella lista “Barletta in Rosa”. Signora Cafagna quali i motivi della sua candidatura e cosa ha da dare Chiara Cafagna alla città di Barletta?

R:«I motivi che mi hanno convinta a scendere in campo candidandomi a consigliere comunale nella lista civica “Barletta in Rosa”con Mariagrazia Vitobello Sindaco sono diversi, due i più importanti: il primo in assoluto che mi ha portato a decidere, senza se e senza ma, è stata la candidatura a Sindaco di Mariagrazia Vitobello, persona vera, capace, competente, concreta, pulita, nella quale mi rispecchio per i principi morali e i valori, quelli “veri” della vita! Conosco Mariagrazia Vitobello da diversi anni e da subito percepì che avevo di fronte una persona speciale, incarna “l’essenza” dell’essere donna. Il secondo dei motivi l’ho pubblicato sul mio profilo di Facebook, troppe le dolenti e inconcluse realtà di questa amministrazione uscente che poco o nulla ha dato in concretezza alla nostra città e con Mariagrazia Vitobello Sindaco, Barletta potrà riacquistare il giusto valore che essa merita con un programma da “10 e lode”, che non tralascia nulla, nel quale il cittadino ne è il fulcro stesso. Mi chiede cosa avrei da dare alla città di Barletta: il mio contributo pulito di persona onesta, capace di comprendere i bisogni altrui, farmene carico e porli all’attenzione per trovare nell’ambito competente la soluzione giusta, nel pieno rispetto delle regole. Considero l’ascolto del cittadino di vitale importanza in ogni contesto, soprattutto quello sociale».

D:Signora Cafagna, i sondaggi a Roma qualche mese fa vi davano irrimediabilmente sconfitti. Dagli ultimi appena pubblicati sembra emergere un divario comunque consistente ma non abissale come si credeva: il merito è attribuibile al lavoro che state conducendo in campagna elettorale o alla frammentazione dell’elettorato visti i dieci candidati sindaco?

R:«Senza alcun ombra di dubbio, il merito di ciò è dovuto in gran parte al lavoro che stiamo conducendo in campagna elettorale.Camminiamo instancabili tra la gente, raccogliendo suggerimenti e proposte; avviamo contatti telefonici con il cittadino… noi pronti all’ascolto; fissano appuntamenti per essere ascoltati dal candidato Sindaco; ci chiedono incontri per conoscere più a fondo il nostro programma elettorale che mette al centro “L’UOMO” e il bene comune».

D:Quali i punti programmatici cui poggia il suo programma elettorale?

R:« Più che il mio programma, abbraccio quello del candidato Sindaco Mariagrazia Vitobello, sottolineo il punto a cui più tengo: i giovani, ai quali l’amministrazione che ci governa non ha saputo dare risposte, al futuro di essi ancora “senza futuro” situazione che langue da troppo tempo ormai. La via per l’estero o per il Nord Italia deve rappresentare una “scelta di vita” e non una costretta necessità, con il programma elettorale del centro-destra possiamo cambiare le loro sorti investendo i “nostri” Fondi Europei. (Ricordo, alcuni anni fa collaborai al “Progetto Intercultura” con dei giovanissimi, carichi di un entusiasmo incontenibile, alle prese con ambasciate e consolati di tutta Italia ed Europa) in un consiglio comunale amministrato da Mariagrazia Vitobello mi piacerebbe collaborare ad un nuovo progetto, “Progetto inTerra Barlettana” , nel quale i nostri giovanissimi siano il seme di essa affinchè germoglino e crescano in una Barletta cambiata, quella che noi cittadini sogniamo di avere da tempo con degna vivibilità, tutela, lavoro, servizi, parcheggi, sicurezza…“da 10 e lode”».

D: La politica oggi può dirsi ancora una condivisione di idee o prevale più l’opportunismo? Come giudica le undici candidature a sindaco? Sono sintomo di un bipolarismo ormai allo sfascio e che quindi sta smarrendo con il passare dei giorni la propria identità o siamo dinnanzi ad una sorta di politicanti allo sbaraglio in cerca di gloria? Come giudica i tanti cambi di casacca che ha visto protagonisti molti ex militanti della vostra coalizione?

R: «Su questi punti che mi pone non mi soffermo. Desidero andare oltre, pensare ad un futuro fatto di una politica più “PULITA”».

D:Incubi quali manifesto selvaggio e compravendita del voto sembrano affiorare anche in questa campagna elettorale. La compravendita del voto è da considerarsi sintomo di mancanza di fiducia nei confronti della politica? Mancanza di cultura o solo malcostume? Come risolverebbe lei la questione del manifesto selvaggio?

R:«La compravendita del voto penso che sia segno dovuto ad un malcostume diffuso che bisogna combattere a tutti i costi e debellarlo definitivamente. Mi rivolgo ai giovani: il voto è espressione di un sacrosanto diritto-dovere di ogni sano cittadino che non ha prezzo. I manifesti? Forse, sarebbe il caso di eliminarli definitivamente dalla combutta elettorale».

D:Signora Cafagna, i numeri dell’ultimo consiglio comunale dicevano che su sei assessori, e 40 consiglieri comunali, solo in due – Mariagrazia Vitobello e Lucilla Soricaro – erano donne, ad ogni tornata elettorale comunque non manca la presenza della donna nelle candidature, a suo modo di vedere il fatto della scarsa eleggibilità delle donne è una questione di scarsa cultura popolare che vuole la donna impegnata nelle faccende domestiche e ad accudire la prole anziché in politica o cos'altro?

R:« Una scarsa cultura popolare unita a scetticismo che, per fortuna, va via via scemando. Oggi, tra donne, prende corpo una competitività più costruttiva, c’è più complicità, disposte a collaborare nell’interesse comune. Personalmente credo in un contesto sociale dove la meritocrazia rappresenti il principale parametro di valutazione tra uomini e donne alla pari».

D:Signora Cafagna, parlando di donne in politica la vostra coalizione presenta appunto la lista “Barletta in Rosa” un lista formata da solo donne: un'esigenza per sopperire alla scarsa eleggibilità delle donne in consiglio comunale o comunque solo un'idea originale per attirare simpatie e consensi?

R:« La lista “Barletta in Rosa”non è nata per sopperire alcuna esigenza, è ben altro, tutt’altra realtà. Costituisce (include) un progetto desiderato da tempo: mettere insieme un gruppo di donne che nella loro semplicità ma con la massima capacità e competenze professionali, possano essere un volano per l’amministrazione cittadina e nel tessuto sociale della nostra comunità. Le candidate di “Barletta in Rosa” daranno prova di sé, dalle capacità che sapranno esprimere, dimostrando con grande fermezza di non essere “lista cenerentola” a nessuno. “Barletta in Rosa” saprà riportare in seno all’amministrazione comunale, la Commissione Consiliare Pari Opportunità, presieduta dalla prof.ssa Mariagrazia Virtobello dall’anno 2002 all’anno 2005, e del Consiglio delle Donne del Comune di Barletta, presieduto dalla prof.ssa Mariagrazia Vitobello dal febbraio 2003 al giugno 2005, unico organismo istituzionale di partecipazione femminile del centro-sud d’Italia aperto alle non-elette della città. Questi sono alcuni tra i progetti che le candidate di “Barletta in Rosa” vorranno portare a compimento».

D:Si stanno concludendo questi cinque anni di amministrazione Maffei. Dal suo punto di vista quanto Barletta è cambiata in questi cinque anni, se è cambiata, e cosa ci lascia in eredità questa amministrazione nel bene e nel male?

R:«Dopo questi cinque anni di amministrazione Maffei vedo la mia città peggiorata in ogni campo e settore. I cittadini subiscono oggi una crisi economica e sociale senza precedenti. Ci ritroviamo con aziende chiuse, commercianti costretti ad abbassare definitivamente le serrande dei propri negozi perché il Barlettano non ha soldi da poter spendere, ed al turista che viene nella nostra città non abbiamo servizi idonei da offrire. Questa è l’eredità che la nuova amministrazione si troverà a dover fronteggiare».

D: Cosa si aspetta da questa campagna elettorale, viste le tante forze pronte a scendere in campo? Perché un elettore dovrebbe votare Chiara Cafagna al consiglio comunale?

R:«Confido nella maturità del cittadino barlettano che, saprà il 15 e 16 maggio esprimere al meglio il proprio voto, consapevole che l’unica salvezza perché Barletta possa tornare a sorridere è “CAMBIARE”, un sogno che insieme possiamo realizzare…CORAGGIO! Da questa campagna elettorale mi aspetto prima di tutto che sancisca “La Svolta” con Mariagrazia Vitobello nuovo Sindaco di Barletta… un sogno che accarezzo e che sento essere più possibile giorno dopo giorno…una “donna” splendida alla guida della nostra città. Perché l’elettore dovrebbe votare me al consiglio comunale?... se crede in me come persona, se confida nelle mie capacità, nella mia serietà, nei miei sani principi…sono queste le ragioni per cui l’elettore, se lo vorrà, potrà votarmi…infine, ma non meno importane, perché amo la mia città e mi prodigherei con la mia totale onestà per il bene di essa».

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