di Nicola Ricchitelli. Un saluto da Giornale di Puglia a Massimo Mazzarisi – candidato al consiglio comunale con Sinistra Ecologia e Libertà - , signor Mazzarisi quali i motivi di questa sua candidatura? cosa ha da dare alla città di Barletta e alla politica? Quali le sue esperienze politiche che ha da mettere sul piatto a giustificazione della sua candidatura?
R:«Anzitutto saluto la vostra redazione ed i lettori del vostro giornale ringraziandovi per questa opportunità. La mia candidatura è funzionale al progetto di rinnovamento politico che l’amico Nichi Vendola incarna attraverso Sinistra Ecologia Libertà. Sono un professionista, giovane ci tengo a ribadirlo, che da tempo vive ed ha vissuto le problematiche concrete della gente comune. Alla città di Barletta ed alla politica ho da offrire il mio impegno e la mia serietà, che sarà sempre a disposizione della cittadinanza e dei più umili. Per rispondere alla sua seconda domanda, nell’ultimo decennio sono stato al fianco di uomini politici di centro-sinistra che hanno fatto la storia politica di questa città, quali Francesco Salerno e Pino Dicorato, dai quali ho appreso, la passione per la politica, la capacità di amministrare e l’amore per la nostra città. Attualmente ricopro la carica di Tesoriere Provinciale di Sinistra Ecologia Libertà e faccio parte della direzione cittadina dello stesso partito».
D:Signor Mazzarisi, ci riassuma in breve i punti programmatici attraverso il quale Barletta deve cambiare
R:«Intermediario qualificato tra il “palazzo” e i cittadini. Questo è l’obiettivo che io mi pongo, insieme con Sinistra Ecologia Libertà, in caso di elezione al consiglio comunale: nel prossimo quinquennio l’amministrazione dovrà implementare una serie di servizi ai cittadini, soprattutto in quella che sarà la nuova 167, dove con la sua estensione e la realizzazione in corso di ulteriori 2400 alloggi si dovranno creare le migliori condizioni di vivibilità attraverso servizi fino ora promessi e puntualmente disattesi. Inoltre bisognerà cercare di creare occupazione attraverso lo sviluppo delle piccole attività, artigianali e commerciali, e soprattutto favorendo ed incentivando un modello d’impresa scarsamente utilizzato al sud: la cooperazione».
D:Focalizziamoci sulla problematica 167: quali le sue proposte e quali gli interventi da apportare al fine di migliorane la vivibilità?
R:«La quotidianità di una stato civile moderno, ecco cosa propongo per la zona 167 e non solo, ma anche per tutta la periferia di Barletta. Dovranno essere creati servizi per i cittadini, quali un ulteriore ufficio anagrafe, nuove aree di verde pubblico attrezzate con giochi e soprattutto si dovrà realizzare finalmente la rete di fogna bianca. Porrò l’attenzione, inoltre, sul problema della sicurezza perché in un quartiere con circa 20.000 abitanti si dovrà necessariamente creare una sede distaccata del comando di polizia municipale ed infittire il controllo da parte delle forze dell’ordine (polizia e carabinieri), visti i numerosi furti ad appartamenti e attività commerciali, nonché il forte incremento di spaccio di droga; dovranno essere prese in considerazione le esigenze di numerose famiglie e in special modo degli anziani, che hanno la necessità di avere nel proprio quartiere degli studi ambulatoriali visto che l’unico “presidio medico” nell’intero quartiere è rappresentato da una farmacia. Si dovrà, inoltre, focalizzare molto l’attenzione sulle scuole per farle diventare il centro della rinascita culturale e sociale del quartiere, magari attraverso l’avvio di programmi pomeridiani che diventino motivo di attenzioni per i numerosi giovani che popolano la periferia della città. Metterò in campo il massimo impegno per trasformare in realtà ciò che più volte è stato promesso e puntualmente disatteso a chi vive in periferia. Barletta non può permettersi il “lusso” di avere dei quartieri dormitorio».
D: Incubi quali manifesto selvaggio e compravendita del voto sembrano affiorare anche in questa campagna elettorale. La compravendita del voto è da considerarsi sintomo di mancanza di fiducia nei confronti della politica? Mancanza di cultura o solo malcostume? Come risolverebbe lei la questione del manifesto selvaggio?
Penso che siano gli esempi di coloro che aspirano ad essere classe dirigente di questa città a dare la linea ai cittadini che, anche per sconforto oltre che per ignoranza, si lasciano abbandonare a tali pratiche illegali. Ricordo che non solo la compra del voto è illegale, ma anche la vendita, per cui i cittadini “consenzienti” rischiano in prima persona quando accossentono a tale mercimonio. Per quanto .attiene i manifesti affissi fuori spazio io parlo per me, tentando di essere esempio anche in questo, non vedrete mai un mio manifesto, “come anche per la maggior parte dei candidati di SEL”, affisso fuori dai luoghi consentiti.
D:Signor Mazzarisi, qual è la sua opinione in merito alle tante candidature alla carica di sindaco e i circa 700 candidati al consiglio comunale? A suo modo di vedere così tante candidature sono sintomo di un bipolarismo ormai allo sfascio e che quindi sta smarrendo con il passare dei giorni la propria identità o siamo dinnanzi ad una sorta di politicanti allo sbaraglio in cerca di gloria?
R:«Sono il ritorno di una cattiva interpretazione della politica, intesa non come un servizio da offrire alla cittadinanza, ma come lavoro. A ciò si aggiunge un ulteriore fattore: la disoccupazione, che produce l’illusione ed il sogno di una candidatura facile; il ruolo del consigliere non può essere inteso in tal senso, come anche il ruolo del Sindaco. Le molte candidature che ha offerto Barletta in questa competizione elettorale certo non fanno onore ad una democrazia compiuta ma sono lo svilimento di una attività civica nobile come la politica».
D: Dieci candidati sindaci, ma sarà ben più numeroso l’esercito degli aspiranti al consiglio comunale. Vota Massimo Mazzarisi perché?
R:«Le risponderò utilizzando le parole del nostro leader Nichi Vendola: “Per una nuova generazione di buona politica è ora di dare un forte segnale di cambiamento. Agli elettori la possibilità di decidere se continuare a vivere nel lassismo di sempre o se cominciare a credere nella possibilità che attraverso un voto ponderato si può davvero cambiare. È nato un partito che vuole rinnovare la politica rappresentando una nuova sinistra”. Chi vuole una Barletta Migliore la vota».
R:«Anzitutto saluto la vostra redazione ed i lettori del vostro giornale ringraziandovi per questa opportunità. La mia candidatura è funzionale al progetto di rinnovamento politico che l’amico Nichi Vendola incarna attraverso Sinistra Ecologia Libertà. Sono un professionista, giovane ci tengo a ribadirlo, che da tempo vive ed ha vissuto le problematiche concrete della gente comune. Alla città di Barletta ed alla politica ho da offrire il mio impegno e la mia serietà, che sarà sempre a disposizione della cittadinanza e dei più umili. Per rispondere alla sua seconda domanda, nell’ultimo decennio sono stato al fianco di uomini politici di centro-sinistra che hanno fatto la storia politica di questa città, quali Francesco Salerno e Pino Dicorato, dai quali ho appreso, la passione per la politica, la capacità di amministrare e l’amore per la nostra città. Attualmente ricopro la carica di Tesoriere Provinciale di Sinistra Ecologia Libertà e faccio parte della direzione cittadina dello stesso partito».
D:Signor Mazzarisi, ci riassuma in breve i punti programmatici attraverso il quale Barletta deve cambiare
R:«Intermediario qualificato tra il “palazzo” e i cittadini. Questo è l’obiettivo che io mi pongo, insieme con Sinistra Ecologia Libertà, in caso di elezione al consiglio comunale: nel prossimo quinquennio l’amministrazione dovrà implementare una serie di servizi ai cittadini, soprattutto in quella che sarà la nuova 167, dove con la sua estensione e la realizzazione in corso di ulteriori 2400 alloggi si dovranno creare le migliori condizioni di vivibilità attraverso servizi fino ora promessi e puntualmente disattesi. Inoltre bisognerà cercare di creare occupazione attraverso lo sviluppo delle piccole attività, artigianali e commerciali, e soprattutto favorendo ed incentivando un modello d’impresa scarsamente utilizzato al sud: la cooperazione».
D:Focalizziamoci sulla problematica 167: quali le sue proposte e quali gli interventi da apportare al fine di migliorane la vivibilità?
R:«La quotidianità di una stato civile moderno, ecco cosa propongo per la zona 167 e non solo, ma anche per tutta la periferia di Barletta. Dovranno essere creati servizi per i cittadini, quali un ulteriore ufficio anagrafe, nuove aree di verde pubblico attrezzate con giochi e soprattutto si dovrà realizzare finalmente la rete di fogna bianca. Porrò l’attenzione, inoltre, sul problema della sicurezza perché in un quartiere con circa 20.000 abitanti si dovrà necessariamente creare una sede distaccata del comando di polizia municipale ed infittire il controllo da parte delle forze dell’ordine (polizia e carabinieri), visti i numerosi furti ad appartamenti e attività commerciali, nonché il forte incremento di spaccio di droga; dovranno essere prese in considerazione le esigenze di numerose famiglie e in special modo degli anziani, che hanno la necessità di avere nel proprio quartiere degli studi ambulatoriali visto che l’unico “presidio medico” nell’intero quartiere è rappresentato da una farmacia. Si dovrà, inoltre, focalizzare molto l’attenzione sulle scuole per farle diventare il centro della rinascita culturale e sociale del quartiere, magari attraverso l’avvio di programmi pomeridiani che diventino motivo di attenzioni per i numerosi giovani che popolano la periferia della città. Metterò in campo il massimo impegno per trasformare in realtà ciò che più volte è stato promesso e puntualmente disatteso a chi vive in periferia. Barletta non può permettersi il “lusso” di avere dei quartieri dormitorio».
D: Incubi quali manifesto selvaggio e compravendita del voto sembrano affiorare anche in questa campagna elettorale. La compravendita del voto è da considerarsi sintomo di mancanza di fiducia nei confronti della politica? Mancanza di cultura o solo malcostume? Come risolverebbe lei la questione del manifesto selvaggio?
Penso che siano gli esempi di coloro che aspirano ad essere classe dirigente di questa città a dare la linea ai cittadini che, anche per sconforto oltre che per ignoranza, si lasciano abbandonare a tali pratiche illegali. Ricordo che non solo la compra del voto è illegale, ma anche la vendita, per cui i cittadini “consenzienti” rischiano in prima persona quando accossentono a tale mercimonio. Per quanto .attiene i manifesti affissi fuori spazio io parlo per me, tentando di essere esempio anche in questo, non vedrete mai un mio manifesto, “come anche per la maggior parte dei candidati di SEL”, affisso fuori dai luoghi consentiti.
D:Signor Mazzarisi, qual è la sua opinione in merito alle tante candidature alla carica di sindaco e i circa 700 candidati al consiglio comunale? A suo modo di vedere così tante candidature sono sintomo di un bipolarismo ormai allo sfascio e che quindi sta smarrendo con il passare dei giorni la propria identità o siamo dinnanzi ad una sorta di politicanti allo sbaraglio in cerca di gloria?
R:«Sono il ritorno di una cattiva interpretazione della politica, intesa non come un servizio da offrire alla cittadinanza, ma come lavoro. A ciò si aggiunge un ulteriore fattore: la disoccupazione, che produce l’illusione ed il sogno di una candidatura facile; il ruolo del consigliere non può essere inteso in tal senso, come anche il ruolo del Sindaco. Le molte candidature che ha offerto Barletta in questa competizione elettorale certo non fanno onore ad una democrazia compiuta ma sono lo svilimento di una attività civica nobile come la politica».
D: Dieci candidati sindaci, ma sarà ben più numeroso l’esercito degli aspiranti al consiglio comunale. Vota Massimo Mazzarisi perché?
R:«Le risponderò utilizzando le parole del nostro leader Nichi Vendola: “Per una nuova generazione di buona politica è ora di dare un forte segnale di cambiamento. Agli elettori la possibilità di decidere se continuare a vivere nel lassismo di sempre o se cominciare a credere nella possibilità che attraverso un voto ponderato si può davvero cambiare. È nato un partito che vuole rinnovare la politica rappresentando una nuova sinistra”. Chi vuole una Barletta Migliore la vota».