Barletta, speciale amministrative 2011: intervista ad Antonia Strippoli (Verdi)

di Nicola Ricchitelli. Un saluto a… ospite quest’oggi di Giornale di Puglia, Antonia Strippoli – candidata al consiglio comunale con la lista dei “Verdi” a sostegno della candidatura a sindaco di Sabrina Salerno.

D:Un saluto da Giornale di Puglia ad Antonia Strippoli – candidata al consiglio comunale con la lista dei “Verdi”. Signora Strippoli, quali i motivi della sua candidatura e cosa ha da dare Antonella Strippoli alla politica?
R:«Quanto alle motivazioni riguardanti la mia candidatura, esse sono da annoverarsi prima di tutto nella persona del nostro candidato sindaco:''Salerno Sabrina'', persona davvero unica nel poter dare un'espressione e una nuova vitalità alla città di Barletta; poi, e qui vengo anche alla seconda domanda ritengo che con il mio lavoro, quello di ''amministratore condominiale'' e la mia esperienza a diretto contatto con la gente e con i loro problemi di natura sempre diversa e in progressione negli ultimi tempi di realizzare insieme al gruppo dei Verdi gli strumenti e le attività necessarie alla loro evolutiva soluzione».

D:Quali i punti programmatici su cui poggerà il suo impegno amministrativo?

R:«Il mio impegno amministrativo poggerà soprattutto sul recupero della gestione delle periferie rimaste abbandonate nell'ultima gestione amministrativa. ‘’Abbandonate’’, mi ripeto, ad uno stato di incivile noncuranza, creando disagi di non poco rilievo sotto ogni punto di vista; sociale, per la mancanza di una verde e strutturale vivibilità; economico, per la mancata opportunità di sviluppare attività anche commerciali che avrebbero potuto permettere la crescita finanziaria e l’atmosfera di accoglienza di queste zone».

D: In occasione della presentazione della lista dei “Verdi” il suo intervento si è basato su temi quali politiche femminili. Vuole farci una sintesi del suo intervento?

R:« Per quanto concerne il mio intervento sulle politiche ''al femminile'' riassumendo molto in breve, esso ruota sull'importanza delle istituzioni di creare dei soggetti chiave detti anche ''stake holder'' che possano individuare gli strumenti o le azioni per promuovere ed incentivare il subentro della donna nel sistema lavorativo soprattutto a livelli ''apicali'' di gestione delle imprese o di ruoli istituzionali importanti; necessario per poter esprimere a pieno la capacità del ruolo femminile e della sua importante collaborazione.La base culturale , infatti, non è ancora del tutto pronta per poter accogliere e sviluppare con piena coscienza tale sistema; dunque, a tal punto di riferimento ritengo doveroso da parte della politica creari i mezzi necessari allo sviluppo di tutto ciò».

D: Politiche femminili, appunto: quanto è difficile per una donna qui a Barletta assolvere il doppio compito di mamma e quindi il lavoro? Quanto fatto dall’amministrazione uscente può dirsi soddisfacente?

R:«Per una donna assolvere il ruolo di madre e lavoratrice non è assolutamente semplice. Esso comporta l'utilizzo di risorse e forze di non poco conto con un controllo ed organizzazione del proprio tempo non sempre di facile e soprattutto prevedibile gestione. Quanto all'attuale amministrazione ha assolutamente fatto deviazione di rotta in tal senso; non promovendo lo sviluppo di strutture pubbliche che potessero svolgere un ruolo di ausilio alla donna e qui mi riferisco alle ore pomeridiane e serali durante le quali questa resta impegnata, ma, difficilmente gestisce le sue ore di lavoro con serenità a causa di un mancato supporto naturalmente senza ulteriore dispendio economico privato nella gestione della prole».

D: Mamma, imprenditrice, e ora l’impegno in questa campagna elettorale. Quanto è difficile coniugare i tre ruoli?

R:«Mamma, lo metto sempre al primo posto, imprenditrice e adesso anche espressione di un ruolo politico...si, devo dire che non è assolutamente semplice!!!ma, le donne sanno sempre stupire in risorse e gestione...ed aggiungo programmazione...non tralasciando nessun dettaglio e curando a dovere ogni cosa...».

D: La campagna elettorale oramai sta volgendo al termine: come ha vissuto questa esperienza? Che campagna elettorale è stata?

R:«Questa è la mia prima esperienza politica e come tale è stata intensamente vissuta sotto ogni profilo che mi si poneva, non lasciando nulla al caso, ma, curando e approfondendo con curiosità ogni aspetto,discernendolo con l'oggettività che la mia esperienza di vita mi ha offerto...ponendo l'attenzione con la curiosità e l'entusiasmo oserei dire di un bambino e poi sviluppandolo con la maturità dovuta e necessaria».

D: Concludiamo con la fatidica domanda: tra tanti candidati al consiglio comunale, perché un elettore dovrebbe scrivere il suo nome accanto al simbolo del Sole che ride?

R:«Quanto all'ultima domanda…è quella che più non mi piace...tra le righe di un testo scritto, poi, è ancora meno espressiva,ma, proverò comunque ad avvolgere il tema, consigliando la mia persona a questo ruolo politico confidando nel massimo impegno personale, con l'unico interesse....la nostra città e la sua vivibilità».

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