BARI. Per monitorare e valutare l’impatto che ha sviluppato sul territorio pugliese l’edizione 2011 del Bif&st -Bari International Film&Tv Festival-, l’Apulia Film Commission ha voluto realizzare uno studio approfondito.
L’attività di ricerca, realizzata dall’ARTI Puglia (Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione), è nata dall’esigenza di analizzare due temi ben distinti: il profilo demografico, socio-economico, motivazionale e comportamentale dei partecipanti e l’impatto che il Festival ha prodotto sul territorio regionale sia sotto il profilo dell’offerta culturale sia sotto il profilo turistico.
Non ultimo l’Apulia Film Commission, ancora una volta, ha voluto garantire la trasparenza e il costante monitoraggio dei fondi spesi per lo sviluppo locale, tenendo conto che i risultati dell’indagine possano stimolare a migliorare ogni anno di più la formula artistica e organizzativa del Bif&st.
In questa direzione vanno le parole del direttore Silvio Maselli -responsabile del procedimento amministrativo- che precisa: “Ringrazio il direttore artistico Felice Laudadio e tutto lo staff del Bif&st per la straordinaria professionalità espressa e mi compiaccio per i risultati dell’indagine che racconta di una comunità larga di appassionati e curiosi cittadini che desiderano frequentare il festival quale occasione di crescita culturale e umana”.
I risultati dell’indagine svolta sulla seconda edizione del Bif&st (festival finanziato con i fondi P.O. FESR Puglia 2007‐2013 ‐ Asse IV ‐ Linea d’intervento 4.3 azione 4.3.1 e linea d’intervento 4.1 azione 4.1.2 dell’Unione Europea), hanno confermato il valore e l’importanza della presenza di una manifestazione dedicata al cinema nella città di Bari. Il pubblico ha, infatti, espresso un giudizio nel complesso positivo, giudicando il Festival un evento importante per la città e le persone, da replicare nel corso del tempo. Una conferma dell’importanza di un evento come il Bif&st per il territorio regionale, arriva anche dai risultati emersi dall’analisi che ha evidenziato la capacità dell’evento di generare un impatto sul territorio pari al doppio del valore iniziale: un dato assolutamente soddisfacente se si considerano manifestazioni analoghe presenti sul territorio nazionale. Sommando infatti le voci relative ai partecipanti e alle spese degli organizzatori, si ottiene che l’impatto economico totale del Bif&st nell’edizione 2011 è stato pari a 2,658 milioni di euro, per un investimento di risorse pubbliche inferiore a 1,3 milioni di euro, della cui somma il 75% è andato a favore di operatori economici presenti sul territorio.
Dai risultati dei questionari forniti ai partecipanti, è stato possibile delineare il profilo del pubblico partecipante al festival in cui si evincono una serie di informazioni interessanti da cui poter trarre utili spunti per le edizioni future. Il pubblico del festival si caratterizza per una prevalenza femminile, è un pubblico mediamente colto, che si informa prevalentemente sul web. Altro dato interessante, è rappresentato dalla forte presenza di giovani tra il pubblico della manifestazione (alta la partecipazione di studenti): a riguardo in moltissimi hanno espresso desiderio di potenziare la loro partecipazione diretta al festival anche con riferimento al contenuto culturale dello stesso. Un esempio di partecipazione attiva sarebbe la possibilità di selezionare i film in concorso e di scrivere recensioni.
Con riferimento alla qualità artistica del Festival, i giudizi appaiono più che positivi, così come i giudizi sulle scelte cinematografiche delle specifiche sezioni sono decisamente alti. La macchina organizzativa riceve giudizi complessivamente positivi: tuttavia permangono alcune criticità legate al sistema di vendita dei biglietti e alla gestione dei parcheggi e della mobilità nella città di Bari.
In merito ai miglioramenti possibili per le edizioni future del Festival, il pubblico si è rivelato propenso a estendere o ad altre zone della città o anche all’intero territorio regionale i luoghi delle proiezioni cinematografiche. Circa la programmazione invece, il pubblico ha suggerito di dare maggiore spazio alle anteprime tra le proiezioni cinematografiche migliorando anche l’organizzazione della tempistica delle stesse.
L’attività di ricerca, realizzata dall’ARTI Puglia (Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione), è nata dall’esigenza di analizzare due temi ben distinti: il profilo demografico, socio-economico, motivazionale e comportamentale dei partecipanti e l’impatto che il Festival ha prodotto sul territorio regionale sia sotto il profilo dell’offerta culturale sia sotto il profilo turistico.
Non ultimo l’Apulia Film Commission, ancora una volta, ha voluto garantire la trasparenza e il costante monitoraggio dei fondi spesi per lo sviluppo locale, tenendo conto che i risultati dell’indagine possano stimolare a migliorare ogni anno di più la formula artistica e organizzativa del Bif&st.
In questa direzione vanno le parole del direttore Silvio Maselli -responsabile del procedimento amministrativo- che precisa: “Ringrazio il direttore artistico Felice Laudadio e tutto lo staff del Bif&st per la straordinaria professionalità espressa e mi compiaccio per i risultati dell’indagine che racconta di una comunità larga di appassionati e curiosi cittadini che desiderano frequentare il festival quale occasione di crescita culturale e umana”.
I risultati dell’indagine svolta sulla seconda edizione del Bif&st (festival finanziato con i fondi P.O. FESR Puglia 2007‐2013 ‐ Asse IV ‐ Linea d’intervento 4.3 azione 4.3.1 e linea d’intervento 4.1 azione 4.1.2 dell’Unione Europea), hanno confermato il valore e l’importanza della presenza di una manifestazione dedicata al cinema nella città di Bari. Il pubblico ha, infatti, espresso un giudizio nel complesso positivo, giudicando il Festival un evento importante per la città e le persone, da replicare nel corso del tempo. Una conferma dell’importanza di un evento come il Bif&st per il territorio regionale, arriva anche dai risultati emersi dall’analisi che ha evidenziato la capacità dell’evento di generare un impatto sul territorio pari al doppio del valore iniziale: un dato assolutamente soddisfacente se si considerano manifestazioni analoghe presenti sul territorio nazionale. Sommando infatti le voci relative ai partecipanti e alle spese degli organizzatori, si ottiene che l’impatto economico totale del Bif&st nell’edizione 2011 è stato pari a 2,658 milioni di euro, per un investimento di risorse pubbliche inferiore a 1,3 milioni di euro, della cui somma il 75% è andato a favore di operatori economici presenti sul territorio.
Dai risultati dei questionari forniti ai partecipanti, è stato possibile delineare il profilo del pubblico partecipante al festival in cui si evincono una serie di informazioni interessanti da cui poter trarre utili spunti per le edizioni future. Il pubblico del festival si caratterizza per una prevalenza femminile, è un pubblico mediamente colto, che si informa prevalentemente sul web. Altro dato interessante, è rappresentato dalla forte presenza di giovani tra il pubblico della manifestazione (alta la partecipazione di studenti): a riguardo in moltissimi hanno espresso desiderio di potenziare la loro partecipazione diretta al festival anche con riferimento al contenuto culturale dello stesso. Un esempio di partecipazione attiva sarebbe la possibilità di selezionare i film in concorso e di scrivere recensioni.
Con riferimento alla qualità artistica del Festival, i giudizi appaiono più che positivi, così come i giudizi sulle scelte cinematografiche delle specifiche sezioni sono decisamente alti. La macchina organizzativa riceve giudizi complessivamente positivi: tuttavia permangono alcune criticità legate al sistema di vendita dei biglietti e alla gestione dei parcheggi e della mobilità nella città di Bari.
In merito ai miglioramenti possibili per le edizioni future del Festival, il pubblico si è rivelato propenso a estendere o ad altre zone della città o anche all’intero territorio regionale i luoghi delle proiezioni cinematografiche. Circa la programmazione invece, il pubblico ha suggerito di dare maggiore spazio alle anteprime tra le proiezioni cinematografiche migliorando anche l’organizzazione della tempistica delle stesse.