di Dario Durante. Dieci milioni di euro per finanziare il risanamento e il riutilizzo ecosostenibile di undici cave pubbliche abbandonate e degradate che saranno trasformate in spazi naturalistici e culturali.
È questo l’obiettivo del progetto regionale denominato “Il mondo che vorrei” presentato dal governatore Vendola e dall’assessore alle Opere pubbliche Fabiano Amati che sottolineano, oltre all’innovazione dell’idea, anche «l’azione di bonifica, di messa in sicurezza e di trasformazione delle cavità in luoghi naturali attrattivi e turisticamente intelligenti».
Il recupero e il riuso delle cave riguarderanno i comuni di San Marco in Lamis, Vieste, Monte Sant’Angelo, San Ferdinando di Puglia, Minervino Murge, Cassano Murge, Sanarica, Scorrano, Ugento, Ginosa e Grottaglie.
In particolare, in quest’ultimo comune del tarantino, l’intervento è indirizzato sulle cave di Fantiano, suggestiva location già utilizzata in questi anni per importanti spettacoli estivi, dove si andranno a realizzare ulteriori spazi per attività cinematografiche e un giardino mediterraneo.
È questo l’obiettivo del progetto regionale denominato “Il mondo che vorrei” presentato dal governatore Vendola e dall’assessore alle Opere pubbliche Fabiano Amati che sottolineano, oltre all’innovazione dell’idea, anche «l’azione di bonifica, di messa in sicurezza e di trasformazione delle cavità in luoghi naturali attrattivi e turisticamente intelligenti».
Il recupero e il riuso delle cave riguarderanno i comuni di San Marco in Lamis, Vieste, Monte Sant’Angelo, San Ferdinando di Puglia, Minervino Murge, Cassano Murge, Sanarica, Scorrano, Ugento, Ginosa e Grottaglie.
In particolare, in quest’ultimo comune del tarantino, l’intervento è indirizzato sulle cave di Fantiano, suggestiva location già utilizzata in questi anni per importanti spettacoli estivi, dove si andranno a realizzare ulteriori spazi per attività cinematografiche e un giardino mediterraneo.