LECCE. Scacco al favoreggiamento della prostituzione nel Leccese. Numerosi beni immobili, intestati a Giuseppe Calabrese, pregiudicato di 55 anni, sono stati confiscati nel capoluogo salentino da agenti della Squadra Mobile della Questura. L'uomo fu arrestato il 3 dicembre 2007 nell'ambito dell'operazione denominata 'Passaparola 2' per favoreggiamento della prostituzione. L'arresto fu eseguito su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Patrizia Ciccarese. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere fu emessa dal gip Maurizio Saso.
La Corte di Appello di Lecce, nell'aprile 2010, aveva emesso una sentenza che aveva confermato il provvedimento di confisca dei beni sequestrati a Calabrese gia' disposta dal Gup del Tribunale il 30 maggio 2008. Essendo divenuto definitivo il provvedimento della Corte di Appello, i poliziotti hanno proceduto all'esecuzione della confisca. Nel dicembre del 2007, insieme alla misura restrittiva, i poliziotti sequestrarono 11 appartamenti di proprieta' di Calabrese nei quali da diversi mesi veniva esercitata in modo continuo la prostituzione, ed il cui valore sul mercato immobiliare e' di circa due milioni di euro.
LE INDAGINI - L'operazione scaturi' dal secondo filone di una indagine avviata nel luglio del 2006, che nell'aprile del 2007 aveva portato a sei ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di persone coinvolte, a vario titolo, nell'attivita' di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, tra i quali Fabrizio Elia, 52 anni, anch'egli proprietario di numerosi immobili sequestrati ad aprile. Otto degli appartamenti sottoposti a confisca, tutti concessi in locazione a cittadine extracomunitarie provenienti dall'America latina (ecuadoregne, colombiane e dominicane), si trovano in una zona del centro storico di Lecce e del Quartierre San Pio.
La Corte di Appello di Lecce, nell'aprile 2010, aveva emesso una sentenza che aveva confermato il provvedimento di confisca dei beni sequestrati a Calabrese gia' disposta dal Gup del Tribunale il 30 maggio 2008. Essendo divenuto definitivo il provvedimento della Corte di Appello, i poliziotti hanno proceduto all'esecuzione della confisca. Nel dicembre del 2007, insieme alla misura restrittiva, i poliziotti sequestrarono 11 appartamenti di proprieta' di Calabrese nei quali da diversi mesi veniva esercitata in modo continuo la prostituzione, ed il cui valore sul mercato immobiliare e' di circa due milioni di euro.
LE INDAGINI - L'operazione scaturi' dal secondo filone di una indagine avviata nel luglio del 2006, che nell'aprile del 2007 aveva portato a sei ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di persone coinvolte, a vario titolo, nell'attivita' di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, tra i quali Fabrizio Elia, 52 anni, anch'egli proprietario di numerosi immobili sequestrati ad aprile. Otto degli appartamenti sottoposti a confisca, tutti concessi in locazione a cittadine extracomunitarie provenienti dall'America latina (ecuadoregne, colombiane e dominicane), si trovano in una zona del centro storico di Lecce e del Quartierre San Pio.