FASANO (BR). Migliorare la qualità della spesa sanitaria significa sostanzialmente determinare un risparmio economico e rendere più efficiente i servizi erogati. Il quesito che i medici di famiglia hanno posto alla politica nel congresso provinciale FIMMG celebrato a Fasano è sostanzialmente questo: il federalismo può aiutare la Puglia a migliorare la sanità regionale?
Nicola Latorre, vice presidente del gruppo PD al Senato, ha dichiarato che “il fine di una maggiore responsabilizzazione anche nella gestione della spesa sanitaria potrebbe mettere d’accordo sanità e federalismo se però la riforma federalista fosse accompagnata da una politica nazionale tesa a superare un dato strutturale del nostro paese che è il dualismo tra Nord e Sud. Se il Mezzogiorno non diventa strategico nelle politiche nazionali statali noi rischiamo invece di accentuare la divisione e di rendere problematica anche la stessa tenuta unitaria del sistema paese”.
Michele Saccomanno, componente sia della Commissione Igiene e Sanità del Senato che della Commissione parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del servizio sanitario nazionale, ha parlato di esigenza rafforzata dal bisogno di stimolare le Regioni ad un virtuosismo di efficienza economico e sociale per garantire meglio i servizi ai cittadini. “Visitando gli ospedali pugliesi e in particolare quelli della provincia di Brindisi non credo proprio – ha affermato Saccomanno - che la Regione Puglia sia riuscita in questi anni a soddisfare le richieste dei cittadini.”
Per Donato Monopoli, segretario generale FIMMG Brindisdi, “la figura del medico di famiglia è senza dubbio fondamentale in questo momento in cui si parla di piani di rientro, di chiusura dei piccoli ospedali e di riconversione di alcune strutture. Il governo clinico non può assolutamente prescindere dal pieno coinvolgimento della nostra figura professionale. Si tenga conto che i cambiamenti annunciati non possono essere in alcun modo essere attuati se non si dimostra concretamente la convinzione di dover allocare sul territorio ulteriori risorse umane ed economiche”.
Alla tavola rotonda moderata dal giornalista Sabino Porro hanno partecipato anche il presidente dell’Ordine dei medici di Brindisi, Emanuele Vinci, il segretario generale FIMMG Puglia, Filippo Anelli, la responsabile di Cittadinanza attiva e Tribunale Diritti del Malato Brindisi, Marcella Mancini, e il direttore Area Politiche per la Salute della Regione Puglia, Vincenzo Pomo.
Nicola Latorre, vice presidente del gruppo PD al Senato, ha dichiarato che “il fine di una maggiore responsabilizzazione anche nella gestione della spesa sanitaria potrebbe mettere d’accordo sanità e federalismo se però la riforma federalista fosse accompagnata da una politica nazionale tesa a superare un dato strutturale del nostro paese che è il dualismo tra Nord e Sud. Se il Mezzogiorno non diventa strategico nelle politiche nazionali statali noi rischiamo invece di accentuare la divisione e di rendere problematica anche la stessa tenuta unitaria del sistema paese”.
Michele Saccomanno, componente sia della Commissione Igiene e Sanità del Senato che della Commissione parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del servizio sanitario nazionale, ha parlato di esigenza rafforzata dal bisogno di stimolare le Regioni ad un virtuosismo di efficienza economico e sociale per garantire meglio i servizi ai cittadini. “Visitando gli ospedali pugliesi e in particolare quelli della provincia di Brindisi non credo proprio – ha affermato Saccomanno - che la Regione Puglia sia riuscita in questi anni a soddisfare le richieste dei cittadini.”
Per Donato Monopoli, segretario generale FIMMG Brindisdi, “la figura del medico di famiglia è senza dubbio fondamentale in questo momento in cui si parla di piani di rientro, di chiusura dei piccoli ospedali e di riconversione di alcune strutture. Il governo clinico non può assolutamente prescindere dal pieno coinvolgimento della nostra figura professionale. Si tenga conto che i cambiamenti annunciati non possono essere in alcun modo essere attuati se non si dimostra concretamente la convinzione di dover allocare sul territorio ulteriori risorse umane ed economiche”.
Alla tavola rotonda moderata dal giornalista Sabino Porro hanno partecipato anche il presidente dell’Ordine dei medici di Brindisi, Emanuele Vinci, il segretario generale FIMMG Puglia, Filippo Anelli, la responsabile di Cittadinanza attiva e Tribunale Diritti del Malato Brindisi, Marcella Mancini, e il direttore Area Politiche per la Salute della Regione Puglia, Vincenzo Pomo.