LECCE. Il Comune assumerà 36 vigili urbani part time entro il 2013. Lo ha stabilito la Giunta municipale approvando, venerdì scorso, la delibera per la rideterminazione della dotazione organica ed il piano di fabbisogno 2011-2013.
Il provvedimento prevede anche l’assunzione di altre tre unità. Vale a dire: un funzionario tecnico e due istruttori socio-educativi per la scuola materna, tutti attraverso concorso da bandire. E’ da dire che, entro l’anno prossimo, saranno assunte pure sei unità di profilo amministrativo e tre di profilo tecnico, ma sono tutte rivenienti da concorsi già banditi, in fase di espletamento o già espletati.
«Nella revisione del fabbisogno del personale - spiega l’assessore Michele Giordano - abbiamo dovuto tener conto delle novità introdotte dalla cosiddetta legge Brunetta, che comprimono la capacità di spesa. In sostanza, siamo vincolati al mantenimento della spesa consolidata. Qualche possibilità ci viene consentita nel settore dei vigili urbani. Questo non è un progetto del fabbisogno del personale «da vacche grasse», insiste Giordano, «è il massimo che abbiamo potuto fare nel minimo delle risorse disponibili, a causa di un sistema depresso previsto dalla normativa nazionale. Non possiamo gravare, infatti, sul Bilancio dell’Ente»
Il provvedimento prevede anche l’assunzione di altre tre unità. Vale a dire: un funzionario tecnico e due istruttori socio-educativi per la scuola materna, tutti attraverso concorso da bandire. E’ da dire che, entro l’anno prossimo, saranno assunte pure sei unità di profilo amministrativo e tre di profilo tecnico, ma sono tutte rivenienti da concorsi già banditi, in fase di espletamento o già espletati.
«Nella revisione del fabbisogno del personale - spiega l’assessore Michele Giordano - abbiamo dovuto tener conto delle novità introdotte dalla cosiddetta legge Brunetta, che comprimono la capacità di spesa. In sostanza, siamo vincolati al mantenimento della spesa consolidata. Qualche possibilità ci viene consentita nel settore dei vigili urbani. Questo non è un progetto del fabbisogno del personale «da vacche grasse», insiste Giordano, «è il massimo che abbiamo potuto fare nel minimo delle risorse disponibili, a causa di un sistema depresso previsto dalla normativa nazionale. Non possiamo gravare, infatti, sul Bilancio dell’Ente»