di Dany Martini. E’ stato firmato questa mattina a Palazzo Carafa il protocollo d’intesa tra il Comune di Lecce e la Comunità Emmanuel per dar vita ad un nuovo progetto intitolato “Piccoli passi”. Il comune ha recuperato una struttura sita in via Ungaro del valore di 700mila euro e questo nuovo progetto avrà un finanziamento di 240mila euro.
Il progetto riguarda in modo particolare 8 donne maggiorenni che hanno un disagio psichico. Le donne faranno un percorso riabilitativo-psichico e condivideranno la scelta dell’accoglienza residenziale. L’Amministrazione comunale si occuperà delle utenze relative al consumo dell’energia elettrica, ascensore, acqua, gas e telefono; mentre la Comunità Emmanuel si occuperà delle spese della gestione della casa ovvero pulizia, vitto per gli ospiti e personale.
“Dobbiamo affrontare una crescita di ambito esponenziale ed anche risorse che vengono sempre più ridotte e meno destinate a finalità sociali” ha dichiarato Daniele Ferocino, responsabile della Comunità Emmanuel “La comunità sarà collegata alle strutture pubbliche. Se guardiamo al federalismo questa sarà una delle strade cruciali più importanti. Si apre quindi un nuovo servizio e si suggelli una nuova collaborazione valutando anche altri settori”.
“La salute mentale è qualcosa che ci riguarda e riguarda tutte le fasce di età. Se non c’è salute mentale non c’è salute. La normativa ci invita a vedere la complessità della persona umana” ha evidenziato la psicologa Valeria Calò “Noi stiamo dando una casa a 8 persone e diventerà un motore nuovo per tutta la problematica. Ci sarà nella casa una gestione diversa, più collettiva, eliminando i pregiudizi. Dobbiamo far riferimento alla persona ed identificare i percorsi”.
“E’ importante avere dei rapporti sul territorio” ha sottolineato la dottoressa Ilaria Borsetti “Le persone non saranno chiuse lì. La casa sarà aperta, avrà momenti di scambio con la realtà ed interagirà col quartiere. Saranno in seguito attivate una biblioteca e dei laboratori di arte anche in altri comuni”.
Il progetto riguarda in modo particolare 8 donne maggiorenni che hanno un disagio psichico. Le donne faranno un percorso riabilitativo-psichico e condivideranno la scelta dell’accoglienza residenziale. L’Amministrazione comunale si occuperà delle utenze relative al consumo dell’energia elettrica, ascensore, acqua, gas e telefono; mentre la Comunità Emmanuel si occuperà delle spese della gestione della casa ovvero pulizia, vitto per gli ospiti e personale.
“Dobbiamo affrontare una crescita di ambito esponenziale ed anche risorse che vengono sempre più ridotte e meno destinate a finalità sociali” ha dichiarato Daniele Ferocino, responsabile della Comunità Emmanuel “La comunità sarà collegata alle strutture pubbliche. Se guardiamo al federalismo questa sarà una delle strade cruciali più importanti. Si apre quindi un nuovo servizio e si suggelli una nuova collaborazione valutando anche altri settori”.
“La salute mentale è qualcosa che ci riguarda e riguarda tutte le fasce di età. Se non c’è salute mentale non c’è salute. La normativa ci invita a vedere la complessità della persona umana” ha evidenziato la psicologa Valeria Calò “Noi stiamo dando una casa a 8 persone e diventerà un motore nuovo per tutta la problematica. Ci sarà nella casa una gestione diversa, più collettiva, eliminando i pregiudizi. Dobbiamo far riferimento alla persona ed identificare i percorsi”.
“E’ importante avere dei rapporti sul territorio” ha sottolineato la dottoressa Ilaria Borsetti “Le persone non saranno chiuse lì. La casa sarà aperta, avrà momenti di scambio con la realtà ed interagirà col quartiere. Saranno in seguito attivate una biblioteca e dei laboratori di arte anche in altri comuni”.